Sono stupefatta!
Uomini forti e armati come voi che si accaniscono contro un ferito disarmato, che non ha alcuna possibilità di difendersi. È questo forse un comportamento onorevole? O non è forse un agire da vigliacchi, da assassini, che colpiscono alle spalle un povero inerme?
Un nemico... significa poco questa parola, se attribuita ad un ferito incapace di combattere. Ho rispetto dei miei nemici, e ritengo che meritino una morte in battaglia, non una esecuzione a sangue freddo.
La pietà non è mai segno di debolezza, ma di coraggio. Spero che i nemici a cui oggi ho salvato la vita possano scegliere di attaccarmi nuovamente, a viso aperto, e quando combatterò con loro non ci saranno riguardi. Ma quando cadrà loro la spada di mano io non infierirò, come non ho infierito oggi.
Aspetterò che raccolgano la loro arma per poter combattere alla pari. Da uomini.