quante cose devo raccontarti!
Nella mia scorsa lettera ti ho parlato della ricerca che stavamo conducendo, sulle tracce di un misterioso paladino di nome Rey; ebbene, lo abbiamo trovato: è qualcosa di incredibile, non saprei come descrivertelo! Sembra a tutti gli effetti un corpo inanimato racchiuso da una pesante armatura d'oro, con il volto coperto da una maschera... Solo che è vivo! O meglio, si muove, come se lo fosse... I responsabili di questa creatura, un mago e un druido completamente fuori di testa, ci hanno spiegato che al suo interno si trova l'anima del defunto paladino, che ha accettato di offrire il suo spirito per poter continuare la sua lotta contro il male!
Lo so, è una storia assurda, e io stessa ammetto di non aver capito bene tutti i passaggi... Fatto sta, che quando ho guardato negli "occhi" quella creatura, non ho potuto fare a meno di provare un senso di infinita tristezza... Chiunque si celi sotto quelle spoglie, non merita un tipo di vita come quello, ne sono sicura: spero tanto che quando questa storia sarà finita riesca a trovare la pace che sicuramente si è guadagnato in vita.
Se quello che ti ho raccontato finora ti sembra incredibile, non crederai ai tuoi occhi quando leggerai il seguito: una volta convinti i due "creatori" di questo Rey ad aiutarci contro i nostri nemici, siamo partiti per un paesino di Feith alla ricerca di un potente mago: quest'ultimo possedeva infatti una specie di prisma, necessario per far "addormentare" Rey in attesa del momento adatto per colpire. Ci siamo così messi in marcia alla volta di Deretown (ehm... Non e' colpa mia! Si chiama cosi'!), pensando che sarebbe stato facile... Niente di più sbagliato, purtroppo. Nonostante le precauzioni adottate, ci siamo ritrovati "ospiti forzati" di un individuo abominevole di nome Lord Volgar, un Paladino malvagio che si era installato nella torre del mago e ne aveva usurpato il ruolo: non appena abbiamo cercato di andarcene, quest'esaltato ha fatto arrestare dai suoi uomini parte del nostro gruppo, per poi costringere l'altra ad andare a finire il lavoro da lui iniziato, trovando ed uccidendo il mago fuggiasco. Ovviamente, una volta fuori abbiamo utilizzato tutte le nostre energie per trovare un modo per liberare i nostri compagni senza dover cedere allo sporco ricatto: abbiamo trovato il mago, al quale Volgar aveva fatto strappare la lingua, che ci ha fornito preziose informazioni sull'interno della torre. In seguito, abbiamo organizzato un attacco alla torre con l'obiettivo di portare fuori i nostri amici; proprio alla vigilia dell'attacco, nei pressi della torre, abbiamo fatto un importante incontro: un predicatore di Pyros, un giovane chiamato Elendil... e un paladino, di nome Kay.
L'attacco alla torre è stato molto più difficile del previsto: le armature che avevamo ci impedivano di muoverci con sufficiente furtività, e presto siamo stati scoperti e costretti a dare battaglia. Nonostante questo, siamo riusciti ad aprirci la strada e ad arrivare nella zona delle prigioni: poco dopo, però, abbiamo dovuto fare i conti con Lord Volgar in persona, che è stato affrontato prima da Porter e poi da me...
Conservo di quella battaglia un vivo ricordo, nonostante siano passate molte settimane: ricordo la forza incredibile di quell'uomo, unita ad una tecnica che raramente ho visto in un avversario; ma sopra ogni altra cosa, ricordo il suo sguardo malvagio su di me, e l'aura di terrore e di crudeltà che sprigionava. A causa della sua armatura non riuscivo a colpirlo, e parare i suoi colpi diventava via via più difficile... quando a un certo punto successe l'imprevedibile. Nel tentativo disperato di parare un suo fendente sicuramente mortale, incrociai la mia lama contro la sua... Ci fu un gran botto, e sentii la mia spada andare in pezzi. Ricordo di aver chiuso gli occhi, e di aver pensato a te che mi volevi bene e che... non mi avresti mai dimenticata.
Li ho riaperti pochi istanti dopo, scoprendo di essere miracolosamente illesa. Quell'uomo malvagio mi guardava negli occhi, brandendo il suo enorme scudo ricoperto di punte; anche la sua spada era andata in pezzi. Intorno a noi, la torre era scomparsa: al suo posto c'era una cappa di nebbia, nera come la pece, fredda come il ghiaccio. Una prigione che mi teneva rinchiusa in uno spazio di pochi metri... Insieme a quel mostro.
"Adesso mi divertirò un po' con te e poi ti strapperò il cuore e me lo mangerò". Con queste parole, Volgar ruppe il silenzio e cominciò ad avanzare verso di me con il suo scudo. Ricordo ancora come mi sentii in quel momento: le gambe non rispondevano ai miei comandi, la paura si stava impossessando di me senza che io potessi fare niente per impedirlo; in quell'istante, realizzai con certezza che sarei morta di lì a poco, in quella coltre di nebbia gelata, per mano di quell'uomo malvagio... Senza poterti rivedere, senza poterti dire addio.
Fu in quell'istante che vidi la Luce di Pyros: come la speranza che scaccia il terrore anche dall'animo più rassegnato e spento, vidi i Raggi del Sole squarciare le nubi di tenebra che mi condannavano a quel triste destino: un varco si formò attraverso la coltre gelata, che si andò a raccogliere attorno al mio avversario turbinando vorticosamente: da quel varco spuntò una figura, completamente avvolta nel fuoco, che con un urlo di guerra si scagliò contro Lord Volgar brandendo una spada fiammeggiante; ricordo che ci fu uno scontro violentissimo... Volevo chiudere nuovamente gli occhi, ma... non riuscii a farlo: e vidi la figura di Kay, al centro di quelle fiamme innaturali, colpire ripetutamente Volgar fino a farlo a pezzi.
Quando la scena che si svolse davanti ai miei occhi ebbe fine, mi accorsi che stavo piangendo: non stavo più incrociando lo sguardo malvagio di Volgar, ma quello del mio salvatore. Feci come per parlare, per ringraziarlo... Lui annuì, senza che io riuscissi a pronunciare una parola: mi sorrise, e si diresse verso le prigioni.
I nostri amici furono così liberati, e il Fuoco di Pyros, per mano del Predicatore, arse da cima a fondo quella torre maledetta.
Ho passato non solo quella giornata, ma anche tutte le successive, a riflettere sull'esperienza vissuta in quella torre: Sai, Adam... Io credo di aver assistito ad un miracolo: un miracolo che è riuscito a tirarmi fuori da una situazione in cui sarei dovuta morire, dalla quale non sarei potuta venire fuori con le mie sole forze. Invece ora sono viva, e di questo ringrazio Pyros e l'emissario che Egli ha utilizzato per compiere questo prodigio.
Da quel giorno, cominciai ad avere degli incubi: lo spirito di Volgar cominciò a tormentarmi, a popolare i miei sogni impedendomi spesso di dormire. Il suo volto si sovrapponeva a quello di amici e di persone care... Vissi dei giorni di grande angoscia: avevo paura di pensarti, di sognarti, temendo sempre che la faccia di Volgar si sostituisse d'improvviso alla tua.
Nonostante questo, mi risolsi ad andare avanti con la missione: dopo un pò di riposo, necessario ai prigionieri per rimettersi in sesto, ci recammo nuovamente a Vintemberg, dove una lettera di Aska ci informò del luogo ove si trovava un nostro vecchio nemico, un mercante d'arte invischiato in loschi traffici di nome Solomon.
Decisi a togliere di mezzo una volta per tutte questa minaccia, abbiamo organizzato un attacco alla sua residenza, riuscendo in pochi giorni a eliminare lui e i suoi uomini: in casa sua abbiamo rinvenuto delle lettere che facevano il nome di una nobile, che abbiamo poi scoperto essere originaria di Gorton e residente a Caergoth: anch'essa sembrava invischiata nei loschi affari di Solomon. Contemporaneamente a questo, però, abbiamo scoperto anche che un sacerdote di Kayah a cui eravamo tutti molto legati era stato messo sotto accusa dal Grande Inquisitore di Pyros... Legato (anzi legata, è una ragazza!) da una strettissima parentela con la nobildonna: ci siamo quindi divisi: io sono andata assieme a Riannon (una vecchia compagna di avventure) a Tyler, la città dove si trovava l'Inquisitore, in cerca di informazioni sulla sorte del sacerdote: gli altri si sono invece recati a Caergoth, alla ricerca di questa nobildonna e dei suoi possibili segreti.
Riannon è davvero una ragazza incredibile: ho imparato moltissimo da lei, per quel poco che siamo state insieme, vorrei davvero che tu la conoscessi... Viene da Delos, ed è veramente una tipa piena di sorprese. E' anche molto carina! (Ripensandoci, forse è meglio se non te la presento!).
Insomma... Non ci crederai, e in effetti non ci credevo neppure io, ma a Tyler abbiamo incontrato nuovamente Kay! Al termine della "missione" a Deretown, ci ha raccontato di essere stato destinato a fare la guardia del corpo alla Grande Inquisitrice... Una delle tante, ovviamente: tuttavia, la sua presenza è stata fondamentale: ovviamente gli abbiamo chiesto di cercare informazioni sul Predicatore di Kayah, e lui si è fatto in quattro per aiutarci: grazie a lui abbiamo scoperto che il Sacerdote era tenuto prigioniero nella caserma dei Paladini di Pyros: purtroppo, le domande di Kay hanno insospettito qualcuno, che ha pensato bene di relegare lui a guardia delle prigioni, e di... inviare a me e a Riannon un "comitato di benvenuto" per farci passare la voglia di fare domande scomode.
Malgrado i loro sforzi, io e Riannon siamo riuscite non solo a penetrare nottetempo nella caserma, ma addirittura a portare fuori il Sacerdote! Tutto questo è stato possibile grazie allo stesso Kay, che dopo aver visto il modo in cui era tenuto segregato il prigioniero (che sprigionava luce dal corpo! Incredibile!) si è convinto a darci fiducia e a... fuggire con noi e il Predicatore, voltando le spalle alla caserma! Davvero pazzesco, non trovi?
Tuttavia, Pyros è... Rimasto con lui... almeno stando alle parole dello stesso Sacerdote di Kayah. Evidentemente, la Grande Inquisitrice aveva torto: questo sospetto poi è divenuto certezza quando ci siamo incontrati nuovamente con gli altri membri del gruppo, che ci hanno aggiornati sulle numerose scoperte effettuate in "casa" della nobildonna: una serie di documenti e manufatti, delle prove schiaccianti della sua appartenenza a qualcosa di davvero loschissimo.
E' con queste prove che siamo tornati dai compagni di Riannon, sperando che ci potessero dare maggiori chiarimenti. Purtroppo, lo spettacolo che ci si è presentato innanzi è stato davvero tragico: abbiamo trovato tutto il gruppo brutalmente ucciso, con l'eccezione di un superstite, una specie di gigante dalla pelle nera (che spero di non doverti presentare mai!): è stato lui a comunicarci l'ubicazione del rifugio di Shade, il "mandante" di questa nostra missione. Lì, abbiamo potuto comunicare tutte le nostre scoperte, ed apprendere le ultime istruzioni.
E' necessario... attaccare con decisione le due basi principali dei nostri nemici, sferrando un'offensiva che li metta in ginocchio una volta per tutte.
Ovviamente, bisognerà combattere...
e...
Credo davvero che, stavolta, sarà molto rischioso.
Ma io ed i miei amici abbiamo fatto tanto per questa storia... E nessuno di noi ha intenzione di mollare proprio ora.
Non sarebbe giusto... Mi capisci, vero?
Io... spero tanto che tu non sia arrabbiato con me per questa decisione. Ti avevo fatto una promessa, e credo... Di averla mantenuta: forse nella torre di Volgar ho fatto un'eccezione, ma... Credo che tu possa capirmi, in quel caso. E spero che mi capirai... anche stavolta.
Ti abbraccio forte, nella speranza di rivederti presto
Alice