Tratto dal Notiziario del C.I.R.M. n°2 anno 1958

Il nostro paese, che vanta discusse glorie marinare, non aveva avuto esempi di viaggi su piccole imbarcazioni intorno al mondo tranne qualche traversata atlantica, come quella del Capitano FONDACARO o quella del Comandante DE ALBERTIS. Ne avevano avuto invece, l'America, l'Inghilterra, la Francia e qualche altro Paese. Fu per questa nostra assenza nel novero di tali navigatori che organizzai e condussi atermine la mia crociera intorno al mondo.

L'imbarcazione, da me progettata, fu costruita sotto la mia personale sorveglianza, a perfetta regola d'arte, dal cantiere PELLEGRINO di Napoli. Essa, che denominai "M.A.S." (Memento Audere Semper) aveva le seguenti dimensioni:
  • 10 metri di lunghezza
  • 2,80 metri di larghezza
  • 1,20 di puntale
  • e stazzava appena 7 tonnellate


  • Non era dotata di altra propulsione che quella del vento e non era fornita di radio ricevente o trasmittente.
    Troppo lungo e doloroso sarebbe il parlare della preparazione, per la quale ho molto sofferto; spesso sono stato preso per pazzo e quel che è peggio, per un truffaldino.
    Comunque, sacrificando tutti i miei risparmi di circa 10 anni di lavoro marittimo, il mattino del 18 agosto 1932 partii da Napoli assieme al mio allievo Capitano Paolo DAVID, di cui mi è cara la memoria, con il seguente itinerario gia prestabilito: NAPOLI - TANGERI - LAS PALMAS - TRINIDAD - LAGUAIRA - SANTA MARTA - PUERTO COLOMBIA - CANALE DI PANAMA - IS. GALAPAGOS - IS. MARCHESI - ATOLLI DI TONGAREVA e MANAHIKI - IS. SAMOA - IS. FIJI - IS.BANKS - PORT MORESBY - STRETTO DI TORRES - BATAVIA - ADEN - MASSAUA - GEDDA - CANALE DI SUEZ - MESSINA - NAPOLI - ROMA.
    A bordo nella prima parte della crociera e cioè da Napoli a Puerto Colombia eravamo solamente io e DAVID. Nella rimanente parte DAVID, che si era ammalato, venne sostituito dallo studente Rosario DOMINICI.
    Durante il lungo periodo di navigazione ci alternavamo di quattro ore nel turno di guardia, quando il tempo lo consentiva, altrimenti si rimaneva svegli quanto era necessario. Spesso, non si dormiva per più giorni ed una volta sono stato ben cinque giorni senza chiudere occhio.
    Il nostro nutrimento era principalmente di cibi in scatola, gallette, patate, cipolle e pesce fresco che pescavamo in abbondanza specie nella traversata PANAMA - IS. GALAPAGOS. A seconda delle traversate e le possibilità di rifornimenti avevamo a bordo viveri per tre mesi e 600 litri d'acqua che usavamo solo per bere, per il caffè e per cucinare, quando era possibile. Per lavarci usavamo acqua di mare e facevamo la doccia durante i forti e frequenti piovaschi tropicali.
    Durante la traversata dell'Oceano Atlantico siamo capitati fra l'altro in mezzo a quella tempesta tropicale che nel novembre 1932, ha causato tanti danni sulle coste di SAN DOMINGO, CUBA, ETC. e che mi ha costretto al timone per ben 50 ore consecutive. Inoltre l'Oceano Pacifico, almeno per la metà occidentale, è stato tutt'altro che Pacifico, tanto che dalle isole Samoa allo Stretto di Torres è stato una sequela di violenti fortunali. L'Oceano Indiano è stato relativamente buono, anche perchè sono riuscito ad evitare una formazione ciclonica a nord-est delle isole SEYCELLES. Il Mediterraneo, al ritorno, non ha mancato di strapazzarci fortemente specie sotto CANDIA e nel tratto Golfo di POLICASTRO-NAPOLI
    Le traversate più lunghe del viaggio sono state da:
    • LAS PALMAS a TRINIDAD di 2980 miglia che superai in 34 giorni ;
    • PANAMA alle ISOLE GALAPAGOS, di circa 800 miglia in rotta diretta, ma per la quale ho dovuto percorrere ben 2563 impiegando 62 giorni;
    • dalle GALAPAGOS alle MARCHESI di 3100 miglia che superai in 32 giorni ;
    • e la quarta da BATAVIA ad ADEN lunga di ben 5213 miglia( quasi un quarto dell'equatore terrestre) che ho compiuto in 72 giorni dei quali, ben 68 senza veder terra.

    Oltre alle tempeste, non ci sono mancate le avventure pericolose; infatti durante la navigazione, nel Mar dei CARAIBI abbiamo avuto un incontro con una barca di pirati, che sono venuti a miti consigli solo quando sono stati minacciati con moschetto e pistola.
    All'isola di GAUA, a nord delle Nuove EBRIDI, poco è mancato che non finissimo allo spiedo di una tribù di antropofaghi.
    La crociera complessivamente è durata un paio d'anni, dei quali, 399 giorni di effettiva navigazione con un percorso di 27775 miglia marine. Essa, aveva felicemente termine nel pomeriggio del 7 giugno 1935 nelle bionde acque del Tevere.
    Del mio lungo viaggio mi rimane la personale soddisfazione di essere stato, almeno fino ad oggi, l'unico italiano che ha compiuto crociere del genere, portando con onore i colori della Patria attraverso gli Oceani ed i mari del mondo, in luoghi dove mai nessuno li aveva portati.

    Vorrei sperare che il mio esempio, possa essere di sprone ai giovani colleghi per le maggiori glorie della Marineria Italiana, alla quale invio il mio affettuoso saluto.
    Capitano Francesco GERACI