Il viaggio in aereo è stato lungo, con due
scali (Nizza e Parigi) perché... abbiamo perso laereo!
In ogni modo arriviamo e,
compilato il modello per lingresso, aspettiamo fuori il
pulmino del noleggio. Al noleggio ci accorgiamo che il baule
dellauto prenotata è troppo piccolo, come del resto
quello di quasi tutte le auto; alla fine esageriamo (siamo
nel posto giusto) e affittiamo un GRAND CHEROKEE rosso
niente male.
LHotel Best Western Dragon Inn è nel quartiere cinese, dove arrivare di notte (la prima notte) non sembra la cosa più sicura da fare... La camera ha la moquette spessa e un odore caratteristico. Alla televisione cè uno show condotto da Magic, che qui è molto popolare anche per questo.
Ci svegliamo allalba (5.00) per via del Jet-lag, ma siamo perfettamente riposati e dopo aver fatto colazione con muffin, caffè ci dirigiamo a Hollywood. In automobile giriamo per le strade di Beverly Hills, con molte ville lussuose (ovviamente) immerse in giardini sontuosi. A piedi percorriamo la Walk of fame, con centinaia e centinaia di personaggi dello spettacolo ricordati da stelle sul marciapiede. Ci conteniamo nelle spese e mangiamo da McDonalds, dove si trovano frequentatori di ogni genere: da vecchiette barcollanti a neri formato Julius di Pulp Fiction, che dietro i loro occhiali scuri incutono un certo timore.
Dopo mangiato attraversiamo L.A. e giungiamo a Santa Monica - Venice dove, con grandissima delusione, la spiaggia è deserta e il tempo nuvoloso. Ci saranno 16 gradi e solo due surfisti scarsi che fanno il bagno. Alle 16 ci dirigiamo verso San Diego sulla Freeway 5 (quante corsie gratis...) e arriviamo verso le 19 ad un motel vicino Mission Bay. Le strade sono molto trafficate ed è incredibile che tutte le persone vadano in auto da sole! Cè addirittura una corsia (car pool) riservata alle auto con più passeggeri, ma è semi deserta (ci siamo noi da quando abbiamo capito a cosa serve...). Mangiamo al Jackn the box e andiamo a dormire. Alla tv cè Caro Diario in italiano e Happy Days (anche qui ripropongono tutti i telefilm classici).
Questa volta ci svegliamo alle 6.00 e andiamo a
fare una vera colazione allamericana al Cafè California.
Oltre a molto caffè lungo (ma la caffeina cè e si fa
sentire), si mangiano uova con bacon, omelette ripiene di
marmellata di ribes, pane fritto con spalmato il burro di
noccioline: una bella mazzata!
Costeggiamo la baia e passiamo per
lufficio turistico: è situato sulla riva della baia, in
unarea verde magnificamente curata. Passiamo il
Coronado Bridge e proseguiamo gustando il paesaggio
verso il confine col Messico. Parcheggiamo prima del confine e a
piedi attraversiamo il ponte che divide i due stati. In realtà lo spettacolo
che vediamo è alquanto triste, con bambini a elemosinare ovunque
e venditori molto invadenti: questo non è vero Messico, ma un
posto di confine divenuto meta turistica forzata (cè un
negozio di una famosa marca di abbigliamento con i poliziotti
alle porte!).
Dopo questa doccia fredda
torniamo verso nord, a La Jolla. La spiaggia è
stupenda, con coste alte e frastagliate intervallate da tratti
sabbiosi. Assistiamo anche ad un salvataggio in diretta stile
Baywatch di un turista "ingombrante" che stava andando
alla deriva per via delle onde e della corrente. Ci allontaniamo
pensando che un posto così bello non lo troveremo più.
Alle 22 ci fermiamo al Best Value Inn sulla
Highway 101 e mangiamo da Dennys.
A Santa Barbara cè la Fiesta
con il lungomare pieno di gente che passeggia tra le bancarelle
del mercatino festivo.
Anche qui la
spiaggia di sabbia confina col prato, dove ci
fermiamo a prendere il sole sotto palme altissime (da film...).
Facciamo una passeggiata sul molo pieno di negozi e ristorantini,
oltre a un chiosco dove cucinano granchi giganti bolliti. Ci
addentriamo un po verso il centro, ma il sole che abbiamo e
stiamo prendendo, ci fa presto tornare alla macchina.
Partiamo per S.Luis Obispo, dove
arriviamo alle 18, e cerchiamo una sistemazione. Subito la cosa
appare ardua. così raggiungiamo il Tourist office che conferma
la carenza di camere dovuta al week-end e a un torneo di calcio.
Non sapendo come fare, ritorniamo allufficio e, vista la
disponibilità della commessa, le chiediamo di trovarci una
camera. Dopo molti tentativi ci trova lalloggio, ma
purtroppo dobbiamo lasciare la città e proseguire altre 60
miglia. Arriviamo al Keefers Inn e ceniamo (io
e Matteo) con una classica bistecca alta quattro dita e una
insalatona condita con la salsa ranch. Purtroppo non
siamo molto pratici sulla mancia, perciò la cameriera ci rimane
malissimo quando le lasciamo solamente 2$...