Mr.
Bruco
Mr.
Bruco era piccolo, peloso e strisciante.
Le
formiche lo prendevano in giro perché era goffo, non sapeva far altro che
mangiare foglie. Non faceva vita di società come gli altri insetti del
sottobosco e non invitava mai qualche bruchetta a passare una seratina a
sgrufolare foglie e a guardare le stelle.
Signora
Mantide lo guardava con aria sconsolata strisciare e tutti, nella comunità, lo
schivavano.
Mr.
Bruco era sempre triste e solo: non era mica colpa sua se il suo stomaco
reclamava sempre cibo. Non era colpa sua se era tutto verde e peloso e neppure
poteva farci nulla se per muoversi da una foglia all'altra era costretto a
sporcare tutto il suo vestitino di terra.
Se
la prese con Dio: " Ah, perché mi hai fatto così brutto? Eppure io a te
non t'ho fatto mica nulla, non ho mai dato fastidio a nessuno, ma tutti mi
schifano, neppure fossi malato. Ho cercato di essere gentile e tutti si sono
fermati a guardare come mi muovo, a giudicare come mangio, senza neppure cercare
di conoscermi come insetto, come sono davvero. Me tapino!!"
Allora
Dio disse: " Sei sicuro che io abbia dato a tutti molto più che a te?
Perché invece di ringraziare per quello che ti ho dato, fai lo stesso errore di
chi ti giudica, considerando solo quello che non hai e tu stesso ti poni sopra
me?"
"Ma
tutti mi deridono, non ho amici e mi sento tanto solo"
"Ma
pensi che se tu fossi bello, sarebbero sincere le amicizie che avresti
intorno?"
"Non
so ma, quanto meno, mi sentirei più considerato di adesso."
"Ricorda
che il vero amico, colui che ti vuol bene davvero, non ha bisogno di vederti
bello, gli basta che tu sia felice"
"E
io mi sento così solo"
"Se
vuoi io sarò tuo amico"
"Ma
come faremo a parlare?"
"Non
ti preoccupare. Se sono Dio un modo lo troverò"
Così,
da quel giorno Mr. Bruco non si sentì più goffo, perché anche lui aveva un
amico, non notava + il giudizio degli altri insetti, ma gli bastava stare sulla
sua foglia e guardare il cielo.
Un
giorno Dio tornò e gli disse:
"Allora?"
"E'
vero, lo so che c'eri, anche se non ho mai sentito la tua voce, non ho più
visto le tue mani:
Ma
la mattina vedevo il sole che col suo calore sembrava accarezzarmi ed ho capito
che eri tu, ho mangiato le foglie ed erano così buone che ho pensato che solo
tu potevi farmi un regalo così speciale. Ma ora dimmi perché mi sento così
strano?"
"E'
il mio ultimo regalo, per insegnarti che il vero amico si vede nel tempo, nella
costanza e nel silenzio, che si possono fare miracoli anche nel quotidiano,
senza il bisogno di muovere le montagne, basta il cuore di chi è davanti a
noi"
"Cioè?"
chiese il bruco
"Lo
vedrai. ma solo se vorrai"
E
se ne andò
Mr.
Bruco quella sera mangiò talmente tanto che si addormentò. Per un sacco di
giorni.
Gli
insetti, prima lo derisero, perché non faceva altro che vomitare mentre
dormiva, poi lo giudicarono perché per molti giorni non si fece mai vedere.
Un
giorno quando tutti gli insetti, ormai vecchi e pronti a morire, si ritrovarono
in piazza per andare a buttare il bozzolo-bara di Mr. Bruco, si fecero prendere
dal gran spavento perché, mentre cercavano d'issare sulle spalle delle formiche
la bara, sentirono un gran muoversi lì dentro........
Passò
qualche minuto e il bozzolo s'aprì.
Uscì
Madame Farfalla e aveva delle ali che parevano un dipinto di un campo di fiori
primaverili.
Gli
insetti innamorati tutto un tratto di lei, facevano a botte per cercare
d'ingraziarsela. E lei con un fare quasi divertito disse:
"Mi
dispiace ragazzi, ma quando ero un semplice bruco mi avete trattato come se non
meritassi di esistere, ed ora che per tutti sarebbe orgoglio annoverami tra gli
amici sono io che non vi voglio"
E
mentre volava via, Qualcuno gridò: "Ma dove vai? Ci siamo solo noi
qui"
"Vado
da colui che scruta il mio cuore e non i tratti del mio volto. Vado da un
amico"
E
se ne andò.
FINE
DEDICATA
(QUESTA VOLTA SONO STATA VERAMENTE SERIA, APPREZZATELA VI PREGO CHE C'HO MESSO
UN SACCO DI TEMPO PER FARLA ;-)) ALL'AMICIZIA VERA (QUALUNQUE SIA PER VOI)
Piaciuta
^___^
(Ladyoscar)