La testuggine e le due anatre
C'era una volta una testuggine un po'' sciocca che, stanca del suo buco, desiderava mettersi a viaggiare. Si sa, le terre straniere attirano di più e lo zoppo odia la casa.
Due anatre, alle quali la comare comunicò quel bel progetto, le dissero di avere il modo di accontentarla.
- Vedi quella strada così larga, in cielo? Noi ti scarrozzeremo per aria, fino in America: vedrai molte repubbliche, molti regni, molti popoli; potrai istruirti osservandone i diversi costumi. Anche Ulisse fece così.
(Nessuno si aspettava di trovare Ulisse in questa storia, vero?).
La testuggine accettò la proposta.
Decisa la cosa, gli uccelli inventarono una macchina per trasportare la viaggiatrice: le misero in bocca, per traverso, un bastone e le dissero:
- Stringi bene... E attenta a non lasciare la presa.
Poi ciascuno di loro afferrò il bastone per un'estremità. Sollevata la testuggine, dappertutto ci si stupì nel vedere il lento animale e la sua casa andare in quel modo, in mezzo tra un papero e l'altro.
- Miracolo! - gridavano. - Venite a veder passare tra le nubi la regina delle testuggini
- La regina! Proprio così: effettivamente lo sono: c'è poco da canzonare.
Avrebbe fatto meglio a continuare la sua strada senza dir nulla perché aprendo i denti lasciò il bastone e cadde e si schiantò ai piedi di coloro che stavano a guardare.
La mancanza di discernimento fu causa della sua perdita.
(da: Jean de La Fontaine)