Esòpo
Antico favolista greco, della cui vita si impadronì ben presto la leggenda, ampliandone e romanzandone la biografia fino a formare un vero e proprio Romanzo di Esopo, diramatosi poi attraverso varie versioni in età tarda. Vi appare uno schiavo frigio, di aspetto deforme, che va peregrinando attraverso i più remoti paesi e vive le più strane vicende, fino a morire a Delfi, vittima della vendetta del popolo per averne denunciato le bassezze e l'avidità. A noi sono giunte circa 400 favole, che si comprendono genericamente sotto il titolo Corpus fabularum Aesopicarum. Esse sono state tramandate attraverso varie collezioni medievali, di carattere notevolmente eterogeneo, le quali risalgono a raccolte dei primi secoli dell'era cristiana. La favola di Esopo consiste nella narrazione agevole e piana di una semplice vicenda, i cui protagonisti sono generalmente animali (leone, cane, volpe, rana, ecc.), ma talvolta anche uomini, per lo più identificati attraverso la loro professione (vasaio, pescatore, pastore, taglialegna, ecc.).Nei brevi quadri, che mostrano grande naturalezza evocativa e profonda conoscenza delle passioni umane, e dove gli animali sono caratterizzati attraverso una tipologia psicologica convenzionale, la favola si conclude secondo i canoni di etica pratica, ma non priva di una sua rilevanza, i cui intenti di ammaestramento furono sottolineati, in età più tarda, da un esplicito enunciato morale, sorto nell'ambito della scuola.