Aquila
Quando di una persona si dice che <non è un'aquila> si vuol indicare che non è molto intelligente. Questo grosso rapace solitario, dunque, è considerato quasi come simbolo d'intelligenza, ma quando si conoscano le sue abitudini si deve ammettere che questo modo di dire è infondato. Si sarebbe piuttosto propensi a considerarlo il simbolo del coraggio e della fierezza, come facevano i Romani che avevano scelto l'aquila come emblema per le loro legioni. Lo sguardo del gran rapace, anche quando è prigioniero in una gabbia dello zoo, si mostra superbo e altero, quasi sprezzante di tutto ciò che lo circonda.
L'aquila si riconosce facilmente per la forma del becco,molto robusto e incurvato solo verso la fine, e per le dimensioni eccezionali. Le femmine raggiungono una lunghezza di circa 1 m dall'apice del becco alla punta della coda e hanno un'apertu ra alare di circa 2 m. I maschi sono più piccoli, come avviene nella maggior parte degli uccelli rapaci. Una caratteristica particolare di questa specie è che le zampe sono coperte di penne fin sulle dita, mentre nelle altre aquile e nella maggior parte degli uccelli la parte inferiore della zampa è nuda e coperta di scaglie. Sul corpo il piumaggio è marrone scuro, con una sfumatura dorata dietro la testa e sul collo. La coda degli adulti è marrone con diverse strisce pallide; quella degli uccelli immaturi è bianca con una striscia finale marrone scuro. Ha una vista acutissima e può scorgere le prede da grandi altezze. Abita le regioni montuose e selvagge, dove si rifugia per sfuggire alla caccia degli uomini. Da noi si trova sulle Alpi e sull'Appennino. L'aquila costruisce il suo nido nelle cavità della roccia, o anche in piena parete verticale, utilizzando rami e sterpi.