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ICARO di Yukio Mishima da "Sole e acciaio" 1968

Icaro
Appartengo, fin dal principio, al cielo?
Se non v'appartengo, perché
mi ha fissato così, per un attimo,
con il suo sguardo infinitamente azzurro,
e mi ha attirato lassù, con la mia mente,
in alto, sempre più in alto,
e senza tregua mi seduce e mi trascina
verso altezze remote all'umano?
L'equilibrio severamente studiato,
il volo razionalmente calcolato,
nessuna anomalia sarebbe possibile:
perché dunque la brama di salire nel cielo
è così simile, in sé, alla follia?
Niente mi può appagare,
subito mi tedia qualsiasi novita' terrestre.
Più in alto, più in alto, instabilmente
vengo trascinato sempre più vicino al fulgore del sole.
Perché la sorgente di luce della ragione mi brucia,
perché la sorgente di luce della ragione mi annienta?
Sotto di me, in lontananza, villaggi e fiumi sinuosi
assai più tollerabili appaiono di quando sono vicini.
Perché mi perdonano, mi approvano, mi invitano,
suggerendo che da così lontano
potrei anche amare l'umano
sebbene un simile amore non possa essere la mia meta?
E, se anche lo fosse, non avrei forse ragione
di appartenere fin dal principio al cielo?
Mai ho invidiato la libertà degli uccelli,
mai ho desiderato l'indolenza della natura,
incitato solo dal misterioso struggimento
a salire, ad avvicinarmi,
ad immergermi nell'azzurro del cielo.
Così contrario alle gioie organiche,
così lontano dai piaceri di uno spirito superiore.
Più in alto, più in alto,
irretito, forse, dalla lusinga e dalla vertigine delle ali di cera?

E dunque, Se dal principio appartenessi alla terra?
E perché la terra, se così non fosse,
provocherebbe con tanta rapidità la mia caduta
senza concedermi il tempo di pensare o di sentire?
Perché la terra così morbida e languida,
mi ha accolto con l'urto della lamina d'acciaio?
La tenera terra si è trasformata in acciaio
solo per mostrarmi la mia fragilità,
affinché la natura mi mostrasse
che la caduta è molto più naturale del volo,
molto più naturale di quella misteriosa passione?
L'azzurro del cielo è un'illusione
prodotta dall'ebbrezza bruciante ed effimera
delle ali di cera, e tutto, fin dal principio
fu escogitato dalla terra, a cui io appartengo.
O forse il cielo, segretamente, favorì il piano
per colpirmi con la sua punizione?
Per punirmi della colpa
di non credere che esista un io,
o di credere troppo nel mio io,
di volere impazientemente conoscere a chi io appar­tenga,
o di presumere di sapere tutto
e di tentare di volare lontano,
verso l'ignoto,
o verso il conosciuto,
sempre verso il punto di un azzurro simbolo?

Yukio Mishima 1968 due anni prima del Seppuke

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Lezioni di etica anarcopanica
parte I
Ogni individuo ha sviluppato due  o più lati del proprio carattere
e della propria visione del mondo  in maniera dualistica

onesto-disonesto, simpatico -antipatico, avaro-generoso, leale-infido
energico-amorfo, pigro-attivo, egoista-solidale.
raramente accade di incontrare persone che abbiano tutti questi valori-virtù
o disvalori-vizi in massima purezza e completezza.
Spesso il giudizio degli altri non coincide con la percezione interna.
Spesso il proprio intimo giudizio è una monade.
La psicologia tenta spesso di etichettare questi comportamenti umani inferendo una complicazione maggiore.
Se si tende alla generosità estrema si rischia di entrare in una patologia psichica (malattia mentale) la mitomania-megalomania,
 se si eccede nella ricerca sessuale si rischia l'etichettamento di erotomane-maniaco,
se si persegue il successo si può cadere nella mitomania, misantropia.
Allo stesso modo chi ci sta vicino rimanda un'immagine deforme e lontana di quello che è il nostro agire etico..
 perchè in definitiva ognuno di questi attori-amanti-parenti-amici
entra in contatto con soltanto alcune delle parti che compongono l'intima vita psichica e morale
di un essere umano senziente.
Il giudizio degli altri è oggettivamente parziale e con un grave vizio di forma inattendibile.
Il giudizio che ci diamo è sempre molto assolutorio..oh come siamo bravi noi…che duri e puri…gli altri invece.


Noi e gli altri del mondo
Come siamo bravi!Come sei bravo Jack Folla!
Eccoli lì gli italiani brava gente
Come Gino Strada

A costruire protesi per i profughi afghani da dieci anni,
a curare i lebbrosi in zimbawe, a salvare i gorilla in zaire,
a curare i malati di aids in ghana,
a salvare le prostitute nere dalle strade di roma, … già tutta questa gente
che si fa il culo… tutti i giorni…e tu Jack che fai?
ti spupazzi francesca neri a cayo largo
e poi ti lamenti che tutto fa schifo…che faccia tosta?!!!
Poi fai vedere i clip più belli della nostra storia evochi i fantasmi della beat generation evochi l’immagine del Che…irrequieta
Cosa vuoi fare jack?
Per chi lavori?
Chi ti paga?
Chi ti manda?
A me jack lo puoi dire rimarrà fra noi e milioni di jackers


Dis/Equilibri

Equilibri e squilibri incerti
spingono l'uno nelle mani del sistema
o lo liberano per sempre proiettandolo
nella terra del nagual
del senza forma del tabula rasa
del tutto è possibile
anche che il cielo cada sulla testa
lacci reticolari d'illusione
Maya o matrix stendono il velo
dell'ignoranza cosmica
e costringono gli uomini
dentro una rappresentazione
che non gli appartiene
libertà libertà libertà
a costo di morirne
tanto è questo che ci capita
prima o poi
ma è meglio vivere e morire liberi
che nascere e morire schiavi
così echeggia l’urlo di Spartaco
e rimbalza nella gola di William BraveHeart
Wallace e riprende vibrazione
Nelle corde vocali di Che Guevara
Bakunin, Marcos e il ragazzo di 20 anni
Che lotta  a Seattle  a Berlino o a Seul
Contro il wto
Che ne dici jack di farci vedere se hai davvero
Niente da perdere perché non ci trasmetti
Anziché l’icona un po’ sbiadita del che
L’immagine vivente del rivoluzionario
Parlo di marcos el zapatista
Marcos che si nasconde per farsi vedere
Per rendere visibile un’ingiustizia
Di cui indignarsi a livello planetario
Gli indios come gli indiani sterminati
Per rapinarli delle terre i diamanti gli smeraldi
L’oro trasparente del 2020 l'acqua...
quanta acqua nel rio delle amazzoni
vedranno le guerre dell'acqua
i nostri nipoti vedranno migrazioni
oceaniche come le inondazioni
e esseri mutanti clonati
vedranno cyborg-transumani
vedranno i nostri nipoti
robot costruiti per uccidere
robot costruiti per distruggere
altri robot e robot costruiti
per costruire robot
vedranno il mondo come illusione
come l'abbiamo visto noi
 
 
 

 
La spietata matrice patrilineare
lacci reticolari d'illusione
Maya o matrix stendono il velo
dell'ignoranza cosmica
e costringono gli uomini
dentro una rappresentazione
che non gli appartiene
libertà libertà libertà
a costo di morirne
tanto è questo che ci capita
prima o poi
ma è meglio vivere e morire liberi
che nascere e morire schiavi
così echeggia l’urlo di Spartaco
e rimbalza nella gola di William BraveHeart
Wallace e riprende vibrazione
Nelle corde vocali di Che Guevara
Bakunin, Marcos e il ragazzo di 20 anni
Che lotta  a Seattle  a Berlino o a Seul
Contro il wto
Che ne dici jack di farci vedere se hai davvero
Niente da perdere perché non ci trasmetti
Anziché l’icona un po’ sbiadita del che
L’immagine vivente del rivoluzionario
Parlo di marcos el zapatista
Marcos che si nasconde per farsi vedere
Per rendere visibile un’ingiustizia
Di cui indignarsi a livello planetario
Gli indios come gli indiani sterminati
Per rapinarli delle terre i diamanti gli smeraldi
L’oro trasparente del 2020 l'acqua...
quanta acqua nel rio delle amazzoni
vedranno le guerre dell'acqua
i nostri nipoti vedranno migrazioni 
oceaniche come le inondazioni
e esseri mutanti clonati 
vedranno cyborg-transumani
vedranno i nostri nipoti
robot costruiti per uccidere
robot costruiti per distruggere
altri robot e robot costruiti 
per costruire robot
vedranno il mondo come illusione
come l'abbiamo visto noi