E’ stata definita "l’estate del tutto vietato". Infatti mai come quest’anno nella maggior parte dei comuni turistici italiani polizia municipale e capitaneria erano stati così rigidi.
L’obiettivo è quello di far rigare dritto quei turisti che pensano di avere il diritto di infrangere le regole di buona educazione, solo perché si trovano in villeggiatura.
Si va dagli schiamazzi notturni fuori dai bar, al barbecue sulla spiaggia; dal turista che passeggia troppo svestito, a quello che entra nella boutique con la pizza o il gelato; dal bagnante che gioca a racchettoni in riva al mare, a quello che porta il cane sulla spiaggia.
Tutti comportamenti che da quest’anno vengono multati in modo più o meno severo a seconda dei comuni.
Ad esempio, se in Liguria una pallonata ad un bagnante è considerata un’infrazione da polizia municipale e ce la caviamo con poche decine di euro, la stessa pallonata in Sicilia è un reato che ci può costare tra i 500,00 ed i 3.000,00 euro.
Ma anche all’interno di uno stesso comune, alcune infrazioni costano molto di più d’estate che d’inverno.
A Venezia ad esempio portare a spasso il cane senza munirsi di paletta e sacchetto, può costare ben 250,00 euro di multa, mentre qualche settimana fa costava 'solo' 100,00 euro.
I vigili, però, minimizzano e sottolineano che in realtà di multe ne fioccano poche: "soltanto quando, dopo un richiamo verbale, il turista cafone fa finta di niente".
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