Da oggi, tutti i trentenni che vivono ancora alle spalle dei genitori hanno dalla loro parte la giustizia italiana.

Con una sentenza, infatti, la Suprema Corte ha stabilito che i figli maggiorenni hanno diritto ad aspettare a casa dei genitori il lavoro adeguato alla loro preparazione culturale.

Pertanto i genitori hanno l'obbligo di mantenerli, sempre che le condizioni economiche della famiglia lo permettano.

Nel caso specifico si trattava di un padre separato che chiedeva di non dover più versare all'ex moglie l'assegno mensile da ottocento euro per il mantenimento del figlio ormai adulto ed in grado di trovarsi un'attività lavorativa. Ma la Prima Sezione civile ha rigettato il suo ricorso con la motivazione che non sussistono profili di colpa nella condotta del figlio che non accetti una sistemazione lavorativa non adeguata alla sua preparazione.

Il padre del "ragazzo" dovrà quindi continuare a versare l'assegno di mantenimento fino a quando il figlio non avrà trovato un posto di lavoro adatto.