Per gli incidenti causati dalle macchie d’olio, il responsabile è il gestore della strada dove avviene il sinistro.

Più in particolare il gestore delle autostrade deve rispondere dei danni arrecati ad un automobilista da una macchia d'olio, in particolare se il gestore è stato avvertito della loro presenza.

Lo ha stabilito la Suprema corte con la Sentenza 11250 accogliendo il ricorso di un cittadino contro la società 'Autostrade Concessioni e Costruzioni Autostrade Spa'.

La Corte d'appello di Roma aveva negato all'automobilista il risarcimento di circa 21 milioni di vecchie lire per essere andato fuori strada mentre percorreva la tratta Savona-Genova.

La vettura dell'uomo era slittata su una macchia d’olio non segnalata in alcun modo.

In primo grado, il tribunale di Roma aveva condannato la società autostradale al risarcimento di 21 milioni per i danni provocati dall'incidente, dal momento che era stato provato che la società era stata messa al corrente della chiazza oleosa e non era intervenuta per rimuoverla o segnalarla opportunamente.

A questo punto lo sfortunato automobilista si è rivolto alla Cassazione contro la decisione della Corte d'appello. La Suprema corte, però, ha nuovamente ribaltato la sentenza sostenendo che all'automobilista non spettava portare in giudizio nessun altro tipo di prova che dimostrasse la responsabilità della società, in quanto la società imputata era a conoscenza della presenza della macchia d’olio e non ha provveduto né ad una immediata rimozione, né ad una tempestiva segnalazione.