Si dice anche che Cornelia, per il resto, sopportò nobilmente e con grandezza d’animo la sventura1, e riguardo ai luoghi sacri nei quali erano stati uccisi, (si dice) che affermò che i morti avevano sepolture degne (di loro). (Quanto a) lei, viveva presso il (capo) denominato Miseno, senza aver cambiato nulla dello stile di vita consueto. Aveva molti amici e, a causa della (sua) indole ospitale, (era) splendida nei banchetti, e sempre erano2 intorno a lei Greci e uomini di lettere, mentre tutti i re ricevevano da lei doni e (gliene) inviavano. Dunque per coloro che venivano (da lei) e per coloro che si intrattenevano (con lei) era molto piacevole mentre narrava la vita e il modo di vivere del padre Africano, ed assolutamente straordinaria quando ricordava senza dolore e senza lacrime il destino e il dramma dei figli, raccontando di loro come di (personaggi) antichi a coloro che (ne) chiedevano notizie.


Soluzione dell'esercizio:

ecousin va tradotto con l'imperfetto: la ragione è che il greco non segue la consecutio temporum, ma l'italiano sì!

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    Note (con la traduzione letterale):

    (1) sopportò... il resto della sventura; (2) essendo sempre [genitivo assoluto].

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