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La carriera amministrativa. Gaio Svetonio Tranquillo nacque presumibilmente nei pressi di Ostia attorno al 70 d.C. da una famiglia di rango equestre. Dopo aver ricevuto la carica di pontefice di Vulcano nella sua città natale ed aver svolto per qualche tempo l'attività forense, con l'appoggio del caro amico Plinio il Giovane, entrò nell'apparato amministrativo dell'impero ricoprendo il ruolo di burocrate. Un erudito al servizio di Adriano. Uomo molto dedito agli studi, autore di ricerche erudite che per molti aspetti richiamano quelle di Varrone, Svetonio entrò alla corte dell'imperatore Adriano negli anni attorno al 120 d. C., probabilmente dopo un periodo di servizio militare. Appoggiato dal prefetto del pretorio Setticio Claro, entrò rapidamente a far parte del ristretto gruppo di collaboratori diretti dell'imperatore. Infatti, dopo aver ricoperto le cariche di sovrintendente agli archivi imperiali e alle biblioteche pubbliche, venne nominato procuratore ab epistulis, divenendo così il responsabile della corrispondenza imperiale. La caduta in disgrazia e il ritiro negli studi. Intorno al 122 d. C., ancora in carica come collaboratore dell'imperatore, Adriano lo allontanò dalla sua corte, destituendolo insieme a moltissimi altri. La motivazione ufficiale (probabilmente falsa) di tale provvedimento era l'eccessiva confidenza con cui tali individui avevano trattato l'imperatrice Sabina. Ritiratosi a vita privata, Svetonio morì presumibilmente nel 126 d. C.. |