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SallustioBellum IugurthinumCapitolo LIIVai al brano corrispondente in LatinoIn quel modo combattevano due comandanti, uomini eccezionali, pari nella loro persona, ma diversi per forze. Infatti Metello aveva il valore dei soldati, una posizione svaforevole, tutte le altre cose ad eccezione dei soldati erano favorevoli a Giugurta. Insomma i Romani, quando capiscono che per loro non c'è né un rifugio sicuro né che il nemico offre l'occasione di combattere - e ormai era sera -, salirono sul colle di fronte, cosi come prima lo avevano occupato. Persa la postazione, i Numidi vennero sbaragliati e messi in fuga; pochi ne morirono, la rapidità e la zona sconosciuta ai nemici difesero la maggior parte di essi. Nel frattempo Bomilcare, il quale abbiamo detto sopra era stato messo a capo da Giugurta di una parte di truppe di fanteria e di elefanti, quando Rutilio lo oltrepassò, a poco a poco condusse i suoi in un luogo pianeggiante e, mentre il luogotenente si affretta verso il fiume dove era stato mandato, tranquillo, come la circostanza richiedeva, schiera l'esercito in ordine di battaglia né trascura di spiare in ogni luogo le azioni del nemico. Dopo che, ormai anche senza preoccupazioni, seppe che Rutilio si era accampato e allo stesso tempo aumentava il clamore dal luogo dove combatteva Giugurta, temendo che il luogotenente, venuto a conoscenza della situazione, venisse in aiuto ai suoi compagni in difficoltà, allarga le file dello schieramento, che prima aveva disposto in formazione serrata, diffidando del valore dei soldati, per ostacolare il cammino dei nemici e con questa disposizione avanza verso l'accampamento di Rutilio.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Sallustio |