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SallustioDe Catilinae ConiurationeCapitolo XVai al brano corrispondente in LatinoMa quando lo Stato crebbe con il lavoro e la giustizia, furono sottomessi in guerra grandi re, tribù barbare e vennero assogettati con la forza grandi popoli, Cartagine, emula dell'Impero Romano, fu distrutta dalle fondamenta ed erano aperti tutti i mari e le terre, la sorte cominciò ad infierire e a sconvolgere tutto. Per coloro che avevano sopportato facilmente le fatiche, i pericoli, le situazioni incerte e difficili, la tranquillità e la ricchezza, cose desiderabili in altre circostanze, furono solo di peso e sventura. Quindi crebbe prima il desiderio di denaro, poi quello di potere; tali passioni furono quasi l'origine di tutti i mali. L'avarizia prevalse infatti sulla virtù, sulla probità e sulle altre buone norme, al posto delle quali introdusse la superbia, la crudeltà, il non rispetto degli dei e il considerare ogni cosa in vendita. L'ambizione spinse molti a diventare bugiardi, ad avere chiusa nel cuore qualche cosa e mostrarne un'altra, a stimare amicizie e inimicizie non in base a meriti reali ma per il vantaggio che se ne poteva ricavare, a sembrare onesti piuttosto che esserlo. Questi mali all'inizio crebbero a poco a poco, nel frattempo vennero anche puniti; ma in seguito, quando il contagio dilagò come una pestilenza, la città si trasformò, il governo diventò, da giustissimo e ottimo, intollerabile e crudele.Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Sallustio |