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Lucrezio

De Rerum Natura - Libro I

Empietà della religio (vv. 80 - 101)


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Ho il timore che tu forse crederai, a questo proposito, che io
ti spinga verso gli elementi di una dottrina empia, e ti avvii
verso la strada del misfatto. Al contrario molto spesso proprio quella
religione ha partorito azioni delittuose ed empie.
In Aulide in questo modo i condottieri scelti dei Danai,
il fior fiore degli eroi, macchiarono in modo turpe l'altare
della vergine Trivia con il sangue d'Ifianassa.
Infatti non appena la benda avvoltale intorno alla chioma virginea
scese lungo le guance in modo simmetrico da entrambe le parti,
e non appena si accorse che il padre stava triste davanti all'altare,
e vicino a lui i sacerdoti nascondevano un pugnale,
e che i cittadini vedendola versavano lacrime,
muta per il terrore, piegata sulle ginocchia, crollava a terra.
Né in tali circostanze alla poveretta poteva giovare
il fatto di aver donato per prima il nome di padre al re.
Infatti sollevata dalle mani degli uomini e tremante fu condotta
verso gli altari, non perché, compiuto il solenne rito sacrificale,
potesse essere scortata dallo squillante Imeneo,
ma affinché, pura in modo impuro proprio nel periodo delle nozze,
cadesse come triste vittima sacrificale immolata dal padre,
e che fosse data in questo modo alla flotta una partenza fausta e felice.
A tali misfatti poté indurre la religione.




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