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FedroFabulae - Libro II, 3 - La cornacchia superba e il pavoneVai al brano corrispondente in LatinoEsopo ci ha lasciato questo esempioaffinché a nessuno piaccia vantarsi di beni altrui, ma piuttosto si accontenti di vivere secondo il proprio stato. Una cornacchia, gonfia d'inutile superbia, raccolse le penne che erano cadute a un pavone e si adornò (con esse). Quindi, disprezzando i suoi simili, si unì ad una bella schiera di pavoni. Questi, però, strapparono le penne all'uccello sfrontato, e lo cacciano a beccate. La cornacchia, ridotta male, iniziò a tornare lamentandosi tra i propri simili, dai quali venne però allontanato con grande disprezzo. Allora uno fra quelli che prima aveva disprezzato disse: "Se ti fossi accontentato di stare con noi e avessi sopportato ciò che la Natura ti aveva dato, né avresti subito questo affronto né proveresti la disgrazia di questo allontanamento". Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Fedro |