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FedroFabulae - Libro II, 11 - L'asino e il leone a cacciaVai al brano corrispondente in LatinoChi, privo di valore, si vanta a parole della propria gloria,inganna chi non lo conosce, ma viene deriso da chi lo conosce. Il leone, volendo cacciare in compagnia dell'asinello, lo ricoprì di cespugli e allo stesso tempo gli intimò di mettere in fuga gli animali con la sua voce a loro insolita. Allora l'orecchiutello raglia improvvisamente con tutte le sue forze e grazie al nuovo portento semina il panico tra le bestie: e queste, mentre spaventate si dirigono verso le vie di fuga conosciute, vengono abbattute dal balzo terribile del leone. Costui, dopo essersi stancato della strage, chiama l'asino e gli ordina di smettere di ragliare. Allora quello, insolente: "Che te ne sembra dell'opera della mia voce?" "Straordinaria", risponde, "al punto che se non fossi a conoscenza della tua natura e della tua razza, sarei fuggito spaventato anch'io". Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie. |
Letteratura: - Fedro |