POLITICA
In
diciassette licenziano Guglielmo Minervini e company.
Dalla mezzanotte di
mercoledì diciassette Consiglieri comunali hanno deciso di mandare
a casa l'Amministrazione. Nelle prossime ore il Prefetto nominerà
un Commissario straordinario che dovrà guidare la città fino alle
prossime elezioni di primavera.
Il comportamento dei
tredici Consiglieri di opposizione era scontato, poiché il
tentativo delle dimissioni in massa era già stato tentato nei mesi
scorsi, ma l'atteggiamento assunto dai quattro Consiglieri di
maggioranza: Mariano Caputo (PPI), Pino Amato (Verdi), Mauro De
Sario e Francesco Nappi (Democratici) è abbastanza anomalo.
Purtroppo a Molfetta il Sindaco e il centrosinistra ha voluto
imporre una logica politica attuata i primi del novecento: il
trasformismo politico, la stessa logica che oggi licenzia il sindaco
e i fedeli del Sindaco. A questo punto, sorge spontanea una
domanda:<< Cosa aveva promesso Guglielmo ai nuovi dissidenti?
Forse qualche Presidenza, come si vocifera?>> Perchè
far cadere l'Amministrazione proprio quando si stava per approvare
il Prg? Con chi pensano di allearsi quest'ultimi alle prossime
elezioni di primavera?
Certamente per questi
signori ci saranno diversi veti sia da parte del centrosinistra sia
da parte del centrodestra.
Auguriamoci che alle
prossime elezioni gli irresponsabili siano tagliati fuori dai due
poli e non creino altri mercato in seno alla massima Assise
cittadina, come quella che si è verificata con Guglielmo Minervini
. Tanto dovevo per senso di responsabilità.
Molfetta, 21/09/2000
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