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Tutto quello che non può essere definito una recensione, ma che merita di essere scritto... forse.

 

Dony disse:


Versoperverso (sensuale, profonda, intensa, mi è piaciuta troppo subito!)
Sbalzi d'amore (così delicata, raffinata, dolce, sento il testo molto vicino...)
L'eroe romantico (veramente romantica nel senso Byroniano, proprio la descrizione del suo eroe: è un poeta che adoro! Particolare sia la musica che il testo, e sofisticata)
Tempo alle mie voglie (favolosa! Appena l'ho sentita in radio ho capito che era il gruppo prodotto da Morgan, più che altro x il testo, per le espressioni usate, che mi hanno fatto pensare ai testi di Marco, ma già avevo notato le sonorità diverse; canzone immediata, orecchiabile, ma x nulla banale!)
L'abbraccio (all'inizio non mi piaceva molto....ma ascoltandola.......è così d'atmosfera, un crescendo travolgente, anche un pò commovente!!!)
Curiosità (pezzo di grande impatto, comunque gentile, per nulla rozzo anche se forse+rock, bellissima!)
Nero (Testo e musiche molto originali x nulla scontati, molto coinvolgenti!)
Meccanismi (Fantastica, adrenalinica, potente, specie dal vivo!!!!)
Fine millennio (Anche questa all'inizio non mi piaceva....in realtà è molto gradevole, carina, ma preferisco il testo alla musica, ha un tema universale, molto significativo)
Azione improvvisa (Essendo un pezzo strumentale, tra l'altro, colpisce, ma forse è un pò breve, mi dà un'idea di circolarità, trascinante!!)         

 

Delirio secondo Vale


(dedicato a chi, con uno sguardo, cancellò il resto...)

Improponibile scegliere una canzone. Potrei sceglierne una diversa a seconda del giorno che sto vivendo. Vorrei scivolare nel sogno sotto il peso schiacciante delle parole de "L'abbraccio", testo che colpisce e strazia il cuore nel punto più dolente. Vorrei avvolgermi nel velluto scarlatto delle sonorità di "Tempo alle mie voglie". Ma io sono lo spettro dell'Eroe Romantico, lunatica e disperata. La rima amore/dolore mi si addice. La curiosità provoca i miei sbalzi d'umore, perchè certe cose non vanno scoperte. Bisogna rendersi conto della travolgente sensualità del piano di "Meccanismi", che ti trascina in un vortice emozionale, caleidoscopico, allucinogeno.

Quello che mi stupì di questo disco, la primissima volta che l'ascoltai, fu una indescrivibile sensazione di "strano", ma già conosciuto. Un gruppo nuovo, certo, musica nuova, ovvio... eppure così familiare. C'è molto di mio, in questo disco. Forse troppo. Forse alcune parole non avrei voluto sentirmele dire. La mia perdizione, il mio essermi innamorata di te perchè non avevo niente di meglio da fare, avrebbero dovuto restare un segreto tra me e il mio lato oscuro. Al massimo fra me e te. Dovrei odiarti, perchè a volte mi rubi i sentimenti buoni?

Infondo, vesto sempre di nero e fondamentalmente è una delle mie parole ricorrenti, quindi prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Purtroppo, non m'importa nulla della fine del millennio. Forse per questo non ho avuto paura di compiere quell'azione improvvisa.

 

Silvia: emozione analitica


Impossibile essere obiettiva o quantomeno logica quando parlo di una cosa che, a livello mentale, ha saputo coinvolgermi a così a fondo.

Trovo difficile parlare di canzoni in cui mi sono letteralmente immersa sin dalla prima volta che le ho ascoltate.

Tempo alle mie voglie è stato il colpo di fulmine, ho riconosciuto nelle note di quella canzone delle sonorità che sentivo avrei voluto ascoltare all’infinito; le altre canzoni non hanno fatto altro che avvalorare il mio istinto e decretare la mia dipendenza.

E’ una specie di immersione in un mondo interiore, fatto di sensazioni, di visoni senza tempo né luogo: rimanere per alcuni attimi totalmente distaccata dalla realtà e concentrarmi su quelle parole, su quei pensieri che sembra dichiarino qualcosa che inconsciamente mi è sempre appartenuto. Ma forse non ci avevo mai pensato o non avevo avuto le parole per esprimermi.

Ogni volta è una nuova scoperta, di come musica e parole siano legate secondo me da un forte rapporto simbiotico. In canzoni come "l’abbraccio" la musica, così avvolgente, sembra riesca a descrivere quel moto rotatorio, quell’atroce esibizione che continua a girare, mentre il tempo si ferma attorno all’unico gesto di salvezza, naturale e intenso…

La stessa cosa accade sempre in "Tempo alle mie voglie" dove, in un intreccio di pensieri e musica, entra gradualmente il suono della chitarra che ad un certo punto esplode per sfogarsi insieme ai sentimenti. Trovo, soprattutto in questa canzone, che la voce di Lele di una sensualità sorprendente.

"Nero" sembra scritta apposta per me, ritengo molto elegante il gioco di significati che si ha in "Verso perverso" e che testi come questo insieme ad altri come "L’eroe romantico", e "Sbalzi d’amore" non siano altro che bellissime poesie.

Ma forse lo sono tutte.

 

Giovanni e Francesco, sintetici ma efficaci!!!


Siamo stati al concerto del Brand new tour a Rimini e ci sono piaciuti molto, non abbiamo ancora il loro cd ma li aspettiamo nella nostra regione (Marche) per ascoltarli per intero e se possibile conoscerli.

Un consiglio per i ragazzi del gruppo: dovete tenere meglio il palco e trasmettere con più carica quello che di così bello fate attraverso la musica e le parole.

Ciao dai due mitologici minatori del Conero         GIOVANNI e FRANCESCO