SCUOLA MEDIA STATALE

"GIOVANNI XXIII"

PIETRAMELARA

http://smspietramelara.altervista.org

Su i Triangoli

 

campi italiani saggi storici filmografia deportazionecifre se questo è un uomo elenchi deportati testimonianze documenti Album storia si poteva evitare? responsabilità protocollo Wannsee i disabili i protagonisti i Giusti italiani le ideologie Chiesa cattolica altri Olocausti guida ai siti

Breve storia della deportazione in Italia

Fino all'8 settembre del 1943, l’Italia fascista e la Germania nazista erano alleate (Asse Roma-Berlino), ma, dopo l’armistizio firmato da Badoglio con gli anglo-americani e dopo la costituzione, nel nord della penisola, della Repubblica di Salò guidata da Mussolini, per i nazisti l’Italia era un paese nemico e, in più, traditore.

Iniziò allora, dal territorio della Repubblica di Salò, la deportazione degli italiani, favorita dalla collaborazione fra la Milizia fascista e le SS.

Nell'Italia del Nord furono creati dei campi di concentramento, dove gli arrestati (partigiani, antifascisti, ebrei) sostavano per un breve periodo, in attesa dei convogli che li avrebbero trasportati in Germania. Erano, cioè, dei "campi di transito".

Uno era situato a Fossoli di Carpi, presso Modena: fu smantellato nell’estate del 1944 e sostituito da un altro campo di transito situato più a nord, a Bolzano. Un altro si trovava a Borgo S. Dalmazzo, in provincia di Cuneo

Un vero e proprio lager era quello della Risiera di San Sabba, nella periferia di Trieste, dove fu allestito anche un forno crematorio: fu l'unico campo di sterminio in Italia. Anche dalla Risiera partivano convogli per la Germania.

Nei lager tedeschi, dunque, i prigionieri italiani arrivarono più tardi di quelli di altri paesi, ma le caratteristiche della loro detenzione non furono diverse.

In più, come emerge da numerose testimonianze, i deportati italiani patirono la diffidenza che i compagni di prigionia nutrivano nei loro confronti, perché l’Italia fascista era stata, e la Repubblica di Salò era ancora, alleata dei nazisti.

Furono circa 40.000 gli italiani deportati: quasi 10.000 furono gli ebrei e circa 30.000 i partigiani, gli antifascisti e i lavoratori (questi ultimi arrestati in gran parte dopo gli scioperi del marzo 1944). Circa il 90% di loro persero la vita nei campi.

 

  I triangoli dei deportati

  Progetto T4: l'eliminazione dei disabili e dei malati di mente

 Su campi italiani saggi storici filmografia deportazionecifre se questo è un uomo elenchi deportati testimonianze documenti Album storia si poteva evitare? responsabilità protocollo Wannsee i disabili i protagonisti i Giusti italiani le ideologie Chiesa cattolica altri Olocausti guida ai siti