P/fo Unione

Tipo Natante Piroscafo mezzo salone
Costruttore Escher&Wyss - Zurigo
Tipo di scafo Acciaio, prora a
collo di cigno,
poppa ellittica
Dopo il rimodernamento del 1929
Tipo di scafo Acciaio, prora dritta,
poppa ellittica
Anno Varo 1858
Anno Rimodernamento 1929
Anno Demolizione 1953
DIMENSIONI
Lunghezza 47 mt
Larghezza 8,50 mt
Dislocamento 143 t
Portata Totale 300 passeggeri
DATI TECNICI
Costruttore Escher&Wiss - Zurigo
Tipo di macchina macchina a vapore
a bassa pressione
verticale oscillante
Potenza 45 CV
Dopo il rimodernamento del 1929
Tipo di macchina macchina a vapore
a triplice espansione
a cilindri oscillanti
Potenza 250 CV
Combustibile Carbone
Propulsione 2 Ruote a pale
Inversione Al Motore
NOTE

Notizie & Curiosità

• Nel 1858 la Lariana decide di costruire un nuovo piroscafo che sia moderno e si avvalga di tutte le novità tecniche dell'epoca. Nella primavera presso la Riva dell'Olmo a Como viene impostato l'"Unione".

• Il nuovo piroscafo desta subito entusiasmo per i suoi elevati contenuti tecnici: per la prima volta le acque del Lario sono solcate da uno scafo in acciaio, oltretutto di ottima fattura. Anche le linee dello scafo sono innovative: prua a collo di cigno e poppa ellittica. Le sovrastrutture poi affascinano per la linea semplice ed elegante; l'"Unione" è il primo piroscafo mezzo salone del lago di Como.

• La macchina, anch'essa innovativa, viene realizzata dalla Escher&Wyss di Zurigo. Il nuovo piroscafo viene varato nell'estate 1858, ed entra immediatamente in servizio.

• Nel 1859 si rende già protagonista nella Seconda Guerra d'Indipendenza: inizialmente recquisito dagli austriaci, si allontana poi da Como per sottrarsi ad eventuali altri ordini del comando austriaco. Dopo la conquista della città di como da parte dei garibaldini l'"Unione" rientra nel capoluogo, ed il 4 giugno 1859 accoglie a bordo il generale Garibaldi e i suoi volontari, che si recano a Lecco per liberare anche quella città.

• Con il passare degli anni le sovrastrutture dell'"Unione" vengono più volte ritoccate per mantenerle al passo coi tempi. Dapprima lo spazio tra i tamburi, inizialmente a cielo aperto, viene coperto e chiuso verso prua da due porte ed una parete vetrata. Contemporaneamente sul nuovo ponte superiore viene realizzata una cabina di comando per proteggere timoniere e strumenti, fino ad allora esposti alle intemperie.

• Viene però sempre mantenuto il caratteristico terrazzino ribassato rispetto al ponte posto all'estremità poppiera, peculiarità per lungo tempo dell'"Unione".

• Domenica 19 dicembre 1893 giunge a Bellagio, sotto il nome di Lady Parker, l'imperatrice Elisabetta d'Austria (la celebre Sissi); la sovrana compie il tragitto lacustre da Como a Bellagio a bordo dell'"Unione".

• L'ondata di rinnovamento della flotta attuata nel primo decennio del '900, con molti nuovi piroscafi, manda in disarmo alcuni dei natanti coevi dell'"Unione"; tuttavia il glorioso "Unione" continua a svolgere il proprio servizio intensamente ed in maniera esemplare, divenendo uno dei capisaldi della flotta lariana.

• Nel primo dopoguerra è fra i pochi piroscafi della "Lariana" rimasti in servizio regolare, e contribuisce colla propria economia d'esercizio e semplicità di manutenzione a risollevare le sorti della società, caduta in una profonda crisi dopo il periodo bellico.

• Il 4 aprile 1929 l'ormai storico "Unione" viene scelto per inaugurare lo scalo d'alaggio del nuovo cantiere di Dervio. L'alaggio dell'"Unione" avviene senza intoppi e chiude in maniera trionfale la cerimonia d'inaugurazione.

• Presso il cantiere di Dervio, oltre ad un controllo approfondito e completo dello scafo, si provvede ad attuare una miglioria importante: la bella ma ormai antiquata prua a collo di cigno viene modificata in linea con le più avanzate architetture navali dell'epoca, e diviene dritta.

• Successivamente il piroscafo viene portato a Tavernola, dove vengono ricostruite interamente le sovrastrutture e gli arredi interni. Al suo rientro in servizio l'"Unione" torna ad essere il più moderno piroscafo della flotta lariana.

• Le fiancate del piroscafo, in ossequio al regime, vengono decorate con l'effige del fascio littorio, ed anche il carattere usato per il nome del piroscafo è di chiara impronta razionalista, per i tempi estremamente alla moda.

• Ed il mitico "Unione" riprende così il suo intenso servizio, forte di una linea moderna e di una nuova potente macchina.

• Uscito indenne dal triste periodo degli attacchi aerei anglo-americani, è ancora una volta il piroscafo attorno al quale si ricompone la decimata flotta lariana. La "Lariana" inizia a ipotizzare, attorno al 1950, di trasformare i bruciatori delle caldaie dell'"Unione" da carbone a nafta, a testimonianza della validità di questo piroscafo a quasi 100 anni dal varo.

• Di tale validità però non tiene conto la Gestione Governativa, allorquando costringe la "Lariana" a cessare il servizio, e s'impossessa del trasporto lacustre; l'"Unione" rimane di proprietà della "Lariana", ma privato del permesso di navigare.

• Nel 1953 lascia per l'ultima volta il porto di Como, alla volta di Dervio.

• L'ultimo viaggio dell'"Unione" viene vissuto con tristezza da parte di tutte le popolazioni lacustri; anche "La Provincia" pubblica nel luglio 1953 un brano dal tono delicatamente nostalgico, dal titolo "Addio bella èpoque", il cui protagonista è proprio il vecchio "Unione".

 

 

Galleria Fotografica


• Il piroscafo Unione nei primi anni di servizio in navigazione in centro lago.
(foto tratta da "La navigazione sui laghi italiani - Lago di Como" di Francesco Ogliari)