Autochiatta
Mussolini
(poi "Bellagio")
Tipo Natante | Autochiatta |
Costruttore | Mostes - Lezzeno (Co) |
Tipo di scafo | Acciaio |
Anno Varo | 1925 |
Anno Rimodernamento | - |
Anno Demolizione | 1940 |
DIMENSIONI
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Lunghezza | 15 mt c.a |
Larghezza | 4 mt c.a |
Portata Totale | 15 tonnellate |
DATI
TECNICI
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Costruttore | Isotta Fraschini |
Tipo di macchina | motore diesel |
Potenza | 45 CV |
Combustibile | Nafta |
Propulsione | 1 Elica fissa |
Inversione | Al Motore |
Velocità massima | 15 km/h |
NOTE
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Ribattezzata "Bellagio" nel 1925 |
Notizie & Curiosità L'autochiatta "Mussolini", primo "auto-boat" italiano, viene varata a Lezzeno il 13 maggio 1925, alla presenza di una piccola folla. Natante estremamente semplice, viene destinato al servizio atuotraghetto tra Bellagio, Cadenabbia e Varenna. Ma durante il primo anno si registra un evento spiacevole, la perdita nel lago dell'automobile di un prelato. Il Duce, venutolo a sapere, vuole dissociare il suo nome da un evento così poco gradevole; impone quindi il cambio del nome dell'autochiatta, che viene ribattezzata "Bellagio". Nel 1939 il servizio autochiatta viene rilevato dalla più grande e meglio costruita autochiatta "Tremezzina"; il "Bellagio" viene demolito l'anno seguente. Questo piccolo natante assurge però agli onori letterari; al varo dell'autochiatta è dedicato un racconto umoristico dello scrittore lecchese Alfredo Chiappori, pubblicato su "La Provincia" del 7 febbraio 1999; il varo in realtà è descritto in maniera molto fantasiosa, sovrapponendo immagini tratte dal varo del "Savoia" e dal recupero del "Lecco"; ma l'intento comico è ottenuto pienamente. |