Motonavi Serie "Promessi Sposi"


M/ve Fra' Cristoforo
 

M/ve Lucia
 
 

M/ve Innominato
 

M/ve Renzo

La motonave Lucia in arrivo a Colico (foto: Marcello Baldrati, settembre 2001)

 

Storia & Tecnica

Serie di 4 motonavi realizzate fra il 1984 e il 1986 presso i Cantieri C.R.N. di Ancona. Lunghe 32mt fuori tutto e larghe 5,50mt, montano ciascuna una coppia di motori Iveco-AIFO 8210M diesel da 330cv complessivi, accoppiati a 2 invertitori Reintjes a loro volta collegati a 2 eliche.

Caratteristiche delle sovrastrutture

Pur essendo di recente costruzione, il progetto di queste motonavi risulta piuttosto datato, derivando dal progetto originale dell'ing. Balzani per le motonavi "Solferino" e "S. Martino", entrate in servizio sul lago di Garda nel 1960. L'estetica, pur aggiornata rispetto all'originale, non risulta particolarmente gradevole, a causa della linea sgraziata appesantita dalle ridotte superfici vetrate. La struttura di queste motonavi è del tipo "mezzo-cassero veranda" con ponte praticabile.Il ponte di prua, di dimensioni piuttosto ridotte, è provvisto di 4 file di sedili. Il ponte è delimitato verso poppa dal castello della plancia di comando, che proseguendo verso poppa incorpora i vari servizi di bordo e il bar; ai lati del castello, due angusti corridoi vetrati con una fila ciascuno di poltroncine. Tali corridoi si riuniscono al centro dello scafo a formare una "hall" su cui si affacciano il bancone del bar, i servizi igienici (doppi su "Renzo" e "Lucia", singoli sugli altri 2) la porta vetrata che da sulla scala d'accesso al ponte superiore sui cui lati si collocano le 2 porte d'accesso alla sala di coperta. Entrando in quest'ultima colpiscono le stampe raffiguranti episodi del celebre romanzo manzoniano. Le pareti, caratterizzate dalle scarse superfici vetrate, sono ricoperte con pannelli simil-legno, mentre il soffitto, di colore beige chiaro, è dominato da due lunghe plafoniere di dubbio gusto, provviste di luce neon. L'arredamento è composto da poltroncine scai di color tabacco (blu su "Lucia" e "Fra Cristoforo") e tavoli. Il ponte aperto superiore infine è provvisto di due file di sedili ed è dotato di una copertura in plexiglas.

Comfort di Bordo

La progettazione datata si ripercuote in maniera pesante sul comfort di bordo. In particolare la nota più negativa di queste motonavi è la rumorosità dei motori, considerevole in tutto il natante ed accentuata verso poppa. A tale rumorosità si accompagnano notevoli vibrazioni trasmesse a tutto il natante, di modo che un viaggio che superi le due ore su queste motonavi può mettere a dura prova anche l'appassionato più incallito. I sedili sui ponti esterni non sono particolarmente comodi, meglio le poltroncine all'interno, anche se poco imbottite e basse di schienale. La stabilità è accettabile, ma in manovra i ha una spiccata tendenza al coricamento su un lato; inoltre c'è una certa sensibilità all'onda.

Rotte abituali

In virtù della loro capienza intermedia, queste motonavi vengono utilizzate su svariate rotte. Nel periodo invernale è frequente l'utilizzo (in verità non molto giustificato) di una motonave sulla tratta Como-Torno-Urio. In primavera e estate l'utilizzo di queste navi è completo: vengono sfruttate sia in servizi locali nei 2 rami e in centro lago, sia sulle relazioni Como-Bellano e Como-Colico.

Sugli altri laghi...

Come già ricordato il progetto originale da cui derivano le "Promessi sposi" è quello delle motonavi "S.Martino" e "Solferino", entrate in servizio nel 1960 sul lago di Garda; sullo stesso lago si trovano 2 gemelle di questa serie, la "San Marco" del 1985 e la "Mantova" del 1986. Una serie pressochè identica, ma con differente allestimento interno, è presente anche sul lago Maggiore, destinata principalmente all'intenso servizio in centrolago. Queste 6 motonavi, appartenenti alla serie "Cornuti", recano i nomi di: Alpino (varata nel 1972), Cerbiatto (1973), Camoscio (1973), Stambecco (1973), Capriolo (1974), Daino (1974).