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Dopo
aver peregrinato su e giù per la penisola alla ricerca
di quelle che riteniamo le migliori realtà rock, alcune
circostanze ci riconducono al punto di partenza: Milano. L'occasione
è data dal backstage degli Afterhours dove ho il piacere
di conoscere un turnista 'di lusso', vale a dire Giorgio Ciccarelli
voce, chitarra e mente dei Sux!. L'accordo per un'intervista
sulla Rete è concluso.
Chi sono i Sux!? una rock machine calda e sensuale come poche
altre, un progetto originale che stenta ad essere inquadrato
per l'enigmatica visione d'insieme del loro primo album (Contatto
Cuore - Stomaco uscito nel '97 per la Lilium). L'alternarsi
di muri di suono (caratteristici delle formazioni stoner)
e di momenti cupi toccati qua e là da influenze psichedeliche
sono le direttrici principali del loro suono. Questa volta
abbiamo agito d'anticipo: il nuovo disco dei Sux! è
pronto per essere messo sul mercato...meglio sentire che cosa
ne pensa Giorgio....
1> Innanzitutto vorrei chiederti qualche
notizia ed anticipazione sul nuovo disco che presumo essere
in dirittura d'arrivo. Ci sono novità significative
rispetto al precedente "Contatto cuore-stomaco"?
Avete puntato sulla continuità (comunque innovativa)
oppure avete cercate soluzioni fino a questo momento estranee
alla vostra musica?
Abbiamo finalmente finito i mixaggi del nuovo lavoro che
spero uscirà intorno al mese di Maggio. Credo che si
respiri un'aria meno claustrofobica rispetto a "Contatto",
abbiamo avuto un po' più di tempo per arrangiare e
quindi alcune soluzioni (come ad esempio l'inserimento di
alcune parti di piano elettrico o di molte chitarre acustiche)
sono venute naturalmente.
2> Vorrei capire in che modo i Sux!
si relazionano con la musica che producono: mi sembra che
l'istintività sia la componente più importante
nel vostro suono, il coinvolgimento emotivo è sempre
molto forte. Sotto questo punto di vista siete agli antipodi
rispetto, per esempio, alla glacialità espressiva dei
Marlene Kuntz...
L'istintività è molto presente al momento
della scrittura e dell'arrangiamento del brano, che nasce
sempre intorno alle mie mura domestiche; poi in sala prove
viene provato e riprovato finché non raggiunge "l'espressività
emotiva" cercata.
3>Il tuo modo di cantare, ricollegandomi
alla domanda precedente, sembra complementare rispetto alla
musica da voi proposta. Non si tratta certamente di una cantata
monocorde e, anche all'interno dello stesso brano, è
possibile trovare diverse impostazioni vocali, quasi come
se ci fossero più personaggi da interpretare (mi vengono
in mente alcuni passaggi di "Vedova nera", uno dei
pezzi migliori del precedente disco).
Anche per me "Vedova" è uno dei migliori.
La linea melodica del cantato nasce esattamente nel momento
in cui il pezzo prende vita, quindi una certa complementarità
viene naturale. Per quanto riguarda l'impostazione vocale
dipende molto da quello che dico e come dici bene tu, da vari
personaggi interpretati.
4>Molti gruppi fanno coincidere la sperimentazione
musicale in ambito rock con l'utilizzo di elettronica, sampler
e altre diavolerie. Pensi che ci sia ancora molto da scoprire
attraverso la formula chitarre-basso-batteria-voce? Non si
tratta forse di semplici alchimie alle quali bisogna cercare
di dare forma e sostanza?
Ricollegandomi al discorso di prima sull'istintività
è molto importante, secondo me, l'approccio d'amore
selvaggio verso quello che si cerca di fare. Poi, come e con
cosa lo fai è veramente solo un discorso chimico. Prendo
ad esempio due gruppi agli antipodi musicalmente ma secondo
me con lo stesso approccio: Can e Nirvana.
5> Mi ricollego ancora una volta alla
domanda precedente: gli intrecci chitarristici proposti dai
Sux! (esagero nel definirli i veri marchi di fabbrica della
vostra musica?) possono essere considerati tratti somatici
di una personalità musicalmente in evoluzione, nonostante
non siate il primo gruppo a puntare sul suono delle chitarre?
Forse sono marchi di fabbrica e forse si sono evoluti
(lo giudicherai tu stesso sentendo il disco). A me viene assolutamente
naturale pensare ad un pezzo con il contributo di due chitarre
elettriche... anzi, ad un certo punto l'ho sentito un limite,
infatti nel nuovo lavoro ci sono soluzioni differenti, anche
se fondamentalmente le due chitarre sono sempre in primo piano
6> Personalmente sono dell'opinione
che un grande gruppo rock ha bisogno prima di tutto di un
batterista dotato di gusto, oltre che di una gran "botta".
Il vostro drummer penso che incarni entrambe queste qualità!
Purtroppo Christian ha scelto un'altra strada, ha deciso
di non suonare più almeno per un anno "per schiarirsi
le idee". La sua più grande dote è quella
di saper "non riempire" inutilmente un brano, cioè
di ragionare in funzione del pezzo e non del proprio strumento.
Poi è anche un musicista disposto a collaborare; anch'io
suono la batteria e scrivo la maggior parte dei pattern, quindi
ci vuole una buona dose di pazienza e di sopportazione per
lavorare con uno che rompe costantemente le palle. Comunque
il nuovo batterista dei Sux! è Diego Besozzi l'ex dei
Karma...una iena!!!
7> Parlami della tua personale esperienza come polistrumentista
aggiunto nell'ultimo tour degli Afterhours: tastiere, chitarra
d'appoggio, percussioni. Che cosa ti ha lasciato questa esperienza
e come ci sei arrivato?
Con gli After, o meglio con Manuel e le persone che si
sono succedute all'interno del gruppo ci conosciamo da circa
13 anni (minchia... 13 anni!!!), credo che una volta appurato
che non avrebbero puntato su un turnista hanno cercato tra
le persone che conoscevano, tra l'altro la cosa curiosa è
che non sono un tastierista! Comunque è stata, anzi
è, perché il tour sta continuando, una bella
esperienza sotto tutti i punti di vista, mi trovo molto bene
soprattutto a livello umano, loro hanno la capacità
di saper scegliere collaboratori umanamente e tecnicamente
validi (ovviamente non sto parlando di me).
8> Il vostro precedente disco è
uscito con il prezzo stampato sul retro del CD: 25.000. Penso
che sia una cosa che fa onore a voi ma soprattutto alla vostra
casa discografica, la Lilium. Non trovi sconvolgente che,
per esempio, il secondo disco degli Scisma sia stato "messo"
a 38 sacchi? Soltanto i fans possono comprarlo a cuor leggero,
mentre tutti gli altri - giustamente - non se lo filano. L'indie
rock italiano si uccide soprattutto così...
E' un completo delirio, non posso aggiungere una parola a
quello che già è stato detto, se non che la
musica è diventata un bene di lusso, che pochi si possono
permettere, ed io non sono tra questi.
9> Siccome in tutte le interviste che
ho fatto una domanda sull'attività live mi è
sempre sfuggita, meglio non interrompere la tradizione. Perché
lo scorso album è stato proposto così poco dal
vivo? Mi ricordo di aver visto poche date e nessuna, se non
mi sbaglio, nel fatidico asse MI-BG-BS. La cosa sarà
diversa per il nuovo album?
Abbiamo avuto dei grossi problemi con chi ci organizzava
i concerti, però abbiamo sicuramente suonato nel "fatidico
asse": a Milano tre volte al "Binario Zero",
a Bergamo al "Motion" e le altre date non me le
ricordo. Comunque è vero che sono stati poco pubblicizzati,
spero vivamente che per il nuovo disco sia diverso!!!
10> Ultima domanda alla ricerca della
notizia in anteprima: me lo dici il nome dell'album visto
che il precedente si legava benissimo con il contenuto del
disco? Sono sicuro che anche questa volta sarà così!
Questa volta il significato del titolo può sfuggire
se non lo si spiega o al contrario può sembrare molto
banale se non lo si spiega, quindi hai capito che il titolo
è "Se non lo si spiega"... sto mooolto scherzando
in realtà il titolo dovrebbe essere "Di fronte
al civico 13"...poi ti spiegherò...
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