|
Sono
passati tre anni dal concerto del Grande Omi cui io e Catia
assistemmo al Magazzino 47 di Brescia. Dalla nostra intervista
di allora il gruppo è passato al primo Cd per il Consorzio
Produttori indipendenti e ora al secondo disco sempre per
il CPI (o meglio la Sonica Factory che ne ha preso il posto
assieme ai Dischi del Mulo). Ne abbiamo chiaccherato con Franci
Omi, tra una partita interrotta a Tomb Raider III e un caffè
che si rovescia sul gas...
>Richi - Come sono le impressioni da
gruppo che è entrato nel mercato musicale? Cosa è
cambiato rispetto a prima?
La cosa che è cambiata è la pressione rispetto
a quello che facciamo. Sai che le cose che fai hanno perlomeno
la possibilità di arrivare a migliaia di persone. Hai
quindi più paura e presti più attenzione alle
cose che fai. Per quanto riguarda il 'mercato della musica',
bisognerebbe chiedere ai Marlene o a chi ci è entrato
un po' di più. Noi comunque siamo un gruppo su livelli
non alti, per esempio in termini di vendite o diffussione...da
quello che posso sentire, anche da giornalisti siamo, e la
cosa mi fa un po' ridere, un 'gruppo di culto'...sinceramente
non ho notato un'enorme differenza rispetto a prima. C'è
il fatto di andare in studio di registrazione, lavorare con
professionisti cui abbiamo cercato di rubare più mestiere
possibile e in due anni abbiamo imparato tantissime cose,
sia dal punto di vista tecnico, nel modo di gestire una registrazione,
un arrangiamento, come fare un sound-check senza metterci
due ore...
>Siete quindi soddisfatti finora? La
mia impressione è che, come tanti altri gruppi del
Consorzio, siate rimasti nel limbo delle nuove formazioni
che però non riescono a fare un passo più avanti.
La cosa di cui siamo contenti è che abbiamo una
cerchia di fans molto affezionati al Grande Omi. Soddisfatti
è una parola grossa. Abbiamo avuto grossi problemi
con l'agenzia che gestisce i nostri concerti...
>Infatti è una cosa che hanno
notato moltissime persone cui piace la vostra musica: avete
fatto pochissimi concerti!
E' un gioco di accuse reciproco: l'agenzia dice che noi
avremmo potuto fare meglio dal vivo. Questo, soprattutto all'inizio,
è vero: appena uscito il disco la chitarrista è
uscita dal gruppo e noi siamo partiti in tournée senza
essere pronti. Dal momento in cui l'assetto del gruppo si
è sistemato ci sarebbe voluta un'agenzia che credesse
nel progetto mentre loro, per esempio non sono venuti a vedere
nemmeno un nostro concerto. Non sapevano nemmeno come eravamo:
se eravamo bravi, se facevamo schifo...non ci hanno creduto.
Chiaramente è la nostra versione. Loro comunque introiettano
bene, essendo la stessa agenzia di Marlene kuntz, CSI, Ustmamò
ecc. e gruppi come noi, Il Santo Niente, I Santa Sangre e
tanti altri, chissenefrega se suonano o no...non so però
se chi legge vuole sapere questi orribili dettagli perché
sono molto tristi ... [pausa: il caffè si è
rovesciato sul fuoco] ...per esempio un classico delle agenzie
(perlomeno quelle grosse) è che al momento di proporre
un gruppo di punta c'è un patteggiamento sui gruppi
minori: ti do questo se prendi anche questo e me lo fai suonare...è
il lato più fetido del business musicale. Comunque
la nostra agenzia non faceva neanche quello: se ne è
altamente sbattuta di noi e di altri, e infatti c'è
stata una rivolta all'interno del Consorzio.
>Inizialmente però avete avuto
una promozione anche in TV...
Siamo passati su Videomusic, a Cos'è (credo
sia Com'è n.d.r.) su Tele+ in chiaro. A me personalmente
rompe le palle questa cosa. Mi piace suonare, mi diverte suonare...
amo suonare...chiamalo come vuoi e poi ci sono quelle cose
lì. Le chiamano tutti 'le marchette'. Poi ognuno pone
il limite dove vuole. Noi andiamo solo in posti dove ci fanno
suonare dal vivo: in qualsiasi contenitore televisivo del
cazzo in cui vai sei tu con i tuoi strumenti e bene o male
sono quelli che parlano.
>Che conseguenze ha avuto per voi la
fine del Consorzio Produttori Indipendenti?
In parte dei ritardi. Il problema è nato dagli
stravolgimenti all'interno della Polygram che è stata
acquistata da Universal ecc. In Italia prima il 'capo' della
Polygram era tale Senardi, che è quello che ha dato
fiducia al progetto Consorzio, ai CSI ecc. Con il cambio di
proprietà ha preso il suo posto il sig. Lafalce, che
tenendo fede al suo nome, ha falciato diversi gruppi (per
es. Casino Royale, Estasia) spostando l'attenzione sui festival
(da Sanremo al Festivalbar). Questa situazione ha portato
non pochi problemi al Consorzio che si è trovato a
dover andare avanti contando molto di più sulle proprie
forze. Hanno comunque deciso di portare avanti i progetti
che gli interessano, tra cui noi. La divisione tra Sonica
Factory e Dischi del Mulo non ha avuto ripercussioni sui gruppi...è
stata più che altro una riorganizzazione interna. C'è
un discorso artistico però molto importante però
e cioè la fine del CPI e di ciò che ha rappresentato
in Italia, che non è poco. Dagli anni '90 il Consorzio
è stata la prima realtà indipendente in grado
di portare alla luce cose interessanti che ora possono anche
permettersi di entrare nelle classifiche di vendita, vedi
Marlene Kuntz e CSI. Culturalmente ha rappresentato il fatto
di ricominciare a crederci...da questo punto di vista la chiusura
mi dispiace, però in effetti le ragioni storiche della
sua esistenza, da un certo punto di vista non c'erano più.
Credo che l'mtvizzazione della musica italiana abbia rappresentato
la chiusura delle porte...si lavora sulla costruzione dei
nuovi miti per il futuro, ma la possibilità di emergere
è residuale.
>Come procede il disco nuovo? Quando
uscirà?
Franci - (perplesso) bah!...il disco nuovo è stato
registrato da parecchi mesi e abbiamo avuto tempo di riascoltarlo
per bene. Abbiamo deciso (assieme a Maroccolo, Fantini e gli
altri con cui lavoriamo) di rimetterci mano, senza grossi
cambiamenti ma dandoci qualche nuova pennellata di colore.
Per esempio ho intenzione mettendo mano alle tastiere che
nel disco non ci sono...
>Richi (nascondendo lo stupore) - Inserendo
le tastiere?
Franci - Sì...è stata una rottura di palle
averlo lì pronto e non farlo uscire. E' stato utile
perché ci ha permesso di vedere le cose in modo più
distaccato. I programmi sono di lavorare questa estate e uscire
in autunno o per fine anno in modo da avere il tempo anche
di lavorarci bene in studio, capire cosa non va...non ne ho
ancora parlato con gli altri ragazzi, ma fare il classico
gruppo chitarre, basso, batteria mi ha un po' stancato, vorrei
provare a fare altre cose.
>E' questa quindi la vostra nuova direzione
musicale?
Guarda, noi di 'menate' di progetto non ce ne siamo mai
fatte, facciamo quello che ci piace e poi vediamo. Credo però
che la gamma di sonorità che escono da chitarra basso,
batteria e voce sia quella lì. Sarà che il pianoforte
è il mio vero strumento, visto che con la chitarra
sono una chiavica, avrei voglio di integrarlo tra gli altri
strumenti. Da questo punto di vista al Consorzio ci lasciano
completamente liberi ed è uno dei motivi per cui sono
contento di stare con loro. E' lo stesso motivo per cui un
gruppo come i Marlene, che ha avuto offerte molto interessanti
di casting, ha preferito rimanere con il Consorzio...mi sembra
di essere la pubblicità del Consorzio, mi faccio schifo!
Siparietto #1
> Catia - Ho visto il vostro concerto
con gli Scisma al Fandango (BS n.d.r.); tra i pezzi nuovi
mi è piaciuto molto Tragico, che riprende molto
le vostre primissime cose, che sono quelle che io amo di più.
Ti chiedo se c'è l'intenzione di riprendere quella
direzione e di fare pezzi più emozionali. La mia impressione
è che la forza dei primi tempi, che magari sentivo
io per miei motivi personali sia venuta meno con il disco
precedente...
E' complessa la domanda ma lo è anche la risposta...
sembra la banalità dell'anno, ma un gruppo è
fatto da più persone, tutte che pesano allo stesso
modo. Io personalmente, ma anche Nico il bassista siamo innamorati
della prima fase del Grande Omi e lo ricordiamo come il nostro
periodo 'aureo', prima dei contratti ecc. che sono molto belli
ma anche una gran rottura di cazzo. Da una parte hai la possibilità
di realizzare un tuo sogno, dall'altro vedi la gallina dalle
uova d'oro dall'interno e ti si smitizzano un casino di cose.
Io mi auguro sempre che vengano canzoni come tragico.
Quando mi viene un pezzo è come trovare un quadrifoglio,
non c'è nessun tipo di premeditazione, ma anche perché
non ne sarei capace. Se ne fossi capace scriverei un sacco
di hit e le farei fare a qualche stronzetto giovane con i
capelli pettinati bene e vivrei di rendita. Quando abbiamo
fatto tragico ero felice come una pasqua...purtroppo è
capitata in un momento particolare. Il testo dice "voglio
morire in modo tragico, farmi trovare in posa plastica"...uno
scherzo comune tra me e Pablo dei Bambini dell'asilo era di
chiedergli " quand'è che ti ammazzi?"; quel
maledetto si è ucciso tre giorni dopo e io non sono
nemmeno riuscito a fargliela sentire. Per tre mesi non siamo
riusciti a fare quella canzone...Tra le ultime cose che abbiamo
fatto ce ne sono alcune così, magari non in modo così
immediato. Abbiamo avuto una fase un po' cervellotica nel
gruppo, la fase peggiore è stata con il primo disco:
c'erano delle lungaggini molto diverse dal primo Grande Omi.
Io mi auguro di migliorare l'affinamento compositivo e tornare
indietro alla cazzoneria di fondo degli inizi.
>Richi - La mia impressione è
infatti che voi, con il primo disco abbiate scoperto il lato
della produzione delle canzoni, la cura dei particolari che
prima, per impossibilità di mezzi o limiti vostri era
un po' in secondo piano. Ciò però, pur essendo
probabilmente un passaggio obbligato per un gruppo che passa
dal garage ad uno studio di registrazione vi ha un po' penalizzato...
Io ho provato a risentirmi un po' di tempo fa (non bisognerebbe
mai dire queste cose ma farsi pubblicità): ci sono
quattro o cinque pezzi freschi come Neve, Veloce,
Dieci...sono canzoni che tuttora vibrano. Altre cose
non riesco più a sentirle.Volevamo dire una cosa che
poteva essere detta in tre parole e ce ne abbiamo messe dieci:
questo per me è un delitto nella vita e suonando lo
è ancora di più (è un delitto terrificante).L'unica
cosa che mi consola è che tutti i colleghi che abbiamo
conosciuto in giro hanno questo atteggiamento verso il loro
primo album. Se vi dicessi quale pezzo non piace ai Marlene...
> Richi e Catia - Diccelo!!! (fingendo
disinteresse ma con la bava alla bocca)
No, no, loro...è uno dei pezzi preferiti dalle
masse...
>Richi - Nuotando nell'aria???
Io non l'ho detto!
Richi&Catia: ragazzi, abbiamo deciso
che questo è uno scoop!!!
Preambolo all'appello di Franci Omi:
in questi anni, suonando mi sono imbattuto in molti organizzatori
di concerti, categoria da cui io voglio solo il denaro , che
lo sappiano! Finora ho incontrato anche gente che ci crede
(per es. da voi in ValleCamonica Paolo Mazzucchelli), ma nel
95% dei casi si tratta di orripilanti sensali a cui non interessa
assolutamente niente se vendono musica o salami.Quindi vorrei
fare un appello: gruppi di base, non accettate mai di suonare
gratis per nessuno. Le corde le pagate, l'affitto della stanza
lo pagate, il culo nelle prove ve lo fate, fate riconoscere
la vostra professionalità e mandate affanculo chi vi
chiede di suonare gratis!
>Richi - A me irrita molto il discorso
per cui la musica è arte e quando entrano in ballo
dei soldi ci si vende: dietro questa cosa c'è molta
ipocrisia. Come dici tu una persona investe tempo e denaro
in questo progetto e mi sembra giusto riconoscerla. Che poi
il mercato musicale sia una realtà a volte aberrante
e piena di marciume è un altro discorso. Considerare
'venduto' chi ha un contratto discografico è un'assurdità.
il mercato è una merda ma tutti i gruppi che vi si
scagliano contro spesso li vedo alla Standa e alla Pam a fare
la spesa. Oppure li vedo con la scarpina firmata, magari autoproduzione
ma firmata...comunque non sto parlando di spennare la gente...soprattutto
certe realtà come i Centri sociali o voi in Valle che
organizzate cose...si tratta sempre di capire chi è
il proprio interlocutore. Ci può essere la causa per
cui vale la pena suonare gratis...il problema è che
c'è un po' troppa gente che ci ha preso gusto con queste
cose qua. Io credo invece al riconoscimento di un certo tipo
di professionalità, che sia anche solo il gettone di
presenza per il gruppo alle prime armi!
E' finita. E' fatta. Yuppi...bye...
|