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SKODA
- demo-cd autoprodotto (pacokinkydog recordings production)
Capita molto di rado di rimanere folgorati
da un demo. Questa è una di quelle volte. Incredibilmente
mi accorgo di essere già diventato un fan poco obiettivo
degli Skoda, gruppo di Morbegno (Valtellina). Sfoderano un
suono tutto lo-fi e elettronica povera, sono in due (come
gli Air, i Bent, i...), usano una batteria elettronica, qualche
volta la chitarra, scalcinati suoni provenienti (ci dicono)
da un lettore minidisc e fanno...canzoni. E che canzoni! Sentitevi
l'iniziale Internet o l'incredibile unione tra sexy
boy e motivetto da pianola bontempi di Alzheimer, o
la fantastica dscstf. I riferimenti espliciti o meno
all'interno della loro musica sono tantissimi ma il bello
è che l'effetto finale non è mai di suonare
come qualcun'altro...No, gli skoda ricordano mille altri gruppi
e allo stesso tempo nessuno. A coronare il tutto l'attitudine
dei due, ironica e capace di non prendersi troppo sul serio.
Unico neo emtivi italija con un cantato italiano che
proprio non funziona
Ne riparleremo...
http://www.skodaskoda.supereva.it/
skodapop@supereva.it
richi moreschi
SPRIGGAN
- doormate (edwood records)
Ho ascoltato più volte il demo-cd degli
Spriggan attirato dal suono spigoloso del gruppo. Ho apprezzato
la voce isterica del cantante e certe canzoni come doormat
e lidia. La sensazione dopo i miei ascolti però
è quella di un cd un po' anonimo, schiacciato dai troppi
riferimenti ad altri gruppi. I nomi? Fugazi, Shellac, post-hardcore
o post-punk o post
???? Attenzione gli Spriggan non sono
dei semplici cloni che si limitino a copiare un modello. No,
gli Spriggan non copiano nessuno, cercano di creare le loro
canzoni; il punto è che non sono riusciti a distaccarsi
dai modelli con cui anche non volendo devono fare i conti.
Peccato. Spero sia per la prossima volta
Edwood records Via Lombardia 31 - Nicolosi
(Catania)
Tel. 3283254076
Tel. 3477773756
richi moreschi
LAGHETTO Demo CD autoprodotto
Confezione cartonata e altamente artigianale,
strumenti (almeno così risulta dal foglio inserito
al suo interno) prestati da altri. Questa la presentazione
dei Laghetto che ci spediscono il loro mini CD ad altra gradazione
rabbiosa. L'impressione principale è quello di un gruppo
ispirato, deragliato e deragliante, con una buona predisposizione
ad arrangiamenti mai scontati e banali (cosa rara di questi
tempi...vero Vanillina?). Ottimi gli stacchi e gli intermezzi
metal che graffiano a fondo, ma la vera chicca sta in un basso
alla Les Claypool che rimane spesso da solo per trascinare
il resto del gruppo in esplosioni di tutto rispetto. I testi?
Confusionali, spesso urlati e sovrapposti uno all'alto ma
decisamente intriganti, probabilmente i ragazzi ascoltano
e conoscono i De Glaen visto che l'interpretazione vocale
è molto vicina a quella del gruppo fiorentino. Quattro
pezzi veramente da ascoltare a fondo e con attenzione, con
il coltello fra i denti in modo tale da non farsi trovare
impreparati alle sorprese che sono sempre dietro l'angolo
ad ogni passaggio, ad ogni riff, ad ogni cambio ritmico. Per
quanto mi riguarda uno dei migliori demo che ho mai avuto
occasione di ascoltare. Contattateli senza remore alla loro
mail laghetto@antisocial.com
per avere il dischetto e voi, cari Laghetto, pagatemi almeno
da bere quando inciderete il vostro primo CD...
Paolo T.
CENSURA Promo CD 2000
Oddio, da dove posso iniziare nel presentarvi
il demo CD dei Censura? Innanzitutto mi dichiaro acerrimo
nemico di Zombie Kid di Rumore, per cui non cadrò certamente
nella demenza recensiva del Pirla (con la P maiuscola) di
cui sopra. Detto questo posso dirvi che i Censura mi fanno
cagare come nessun altro, sono quasi imbarazzato nel dirlo
ma non ci posso fare niente. Fanno musica arrivata al capolinea
della creatività da almeno 15 anni. Prendete i Litfiba
di 10 anni fa e fateli suonare nel 2001 con Pelù che
indossa gli stivali pitonati, prendete gli Estra ed estirpate
i coglioni al cantante, prendete Omar Pedrini e fatelo ubriacare
fino a farlo vomitare verde. Avete ottenuto il contenuto di
questi tre pezzi di inutile rock infarcito di noia e di ripetitività.
Tutti bravi a suonare, per carità...ci mancherebbe...
ma la storia ormai è vecchia e la conosciamo già.
Qualche melodia scopiazzata, il ritornello roots, qualche
coretto e molta patina sul suono. I soliti quattro quarti
e parecchi assoli a dir poco insopportabili e il cerchio mestamente
si chiude. Ragazzi, mi fermo qua perché li ho in sottofondo
proprio in questo momento e non ne posso veramente più,
ve lo giuro...ho mal di stomaco e non so se i Censura hanno
qualche responsabilità sulla mia attuale situazione
di salute...poi guardo le loro foto all'interno del CD e mi
scoppia da ridere...scusate Censura ma è più
forte di me... massi.colosio@galactica.it
Paolo T.
VETROZERO L'inkredibilefficaciatattile CD
La prima cosa che mi viene in mente
ascoltando i Vetrozero è che la voce è mixata
ad un volume eccessivo rispetto al resto della band e questo
mi dà un po' fastidio, mi fa girare un po' le palle,
visto che una migliore attenzione nell'amalgama dei suoni
avrebbe fatto fare un salto di qualità a tutto il CD,
anche tenendo conto che il cantante non dispone certo di originalità
nelle melodie (sotto questo punto di vista mi ricordano a
tratti i Fluxus). Tutto l'insieme tende quindi a schiacciarsi
e a sbilanciarsi un po' troppo verso la dimensione vocale.
Per la serie puntiamo tutto sul cavallo perdente...
La seconda cosa che mi viene in mente è che sotto la
musica dei Vetrozero c'è passione vera e si intravede
l'idea di un progetto di base con una sua identità
(identità grunge a mio avviso, ma sempre di identità
si tratta no?).
In generale possiamo dire che il dischetto in mio possesso
non è male (addirittura meritevole quando i musicisti
decidono di spingere un po' su l'accelleratore, per esempio
in "Stato") ma deve necessariamente considerarsi
come un punto di partenza per una migliore messa a fuoco non
degli obiettivi (che mi sembrano piuttosto in luce...questo
il pregio migliore...) ma degli artifizi musicali (vedasi
maggiore attenzione nei suoni e più controllo sulla
eccessiva ripetitività di alcuni passaggi) con cui
raggiungerli. Le emozioni ci sono, dateci dentro con la lima
e i coltelli e il gioco (forse) è fatto. vetrozero@hotmail.com
Paolo T.
MAMAMICARBURO - supervirus (Tijuana records inc.)
Primo ascolto....disco dinamico, potente ed
energico. Il pezzo "supervirus" ti cattura, tutto
suonato sulla lama di una batteria eccentrica e vorticosa:
"sono diverso e telematico, supersonico e antipatico".
"Sposa" è invece il brano che mi ha fatto
conoscere il gruppo; per caso, fra tante cover, ecco che la
sposa si catapulta su di me. La musica è qualcosa che
ti vibra dentro e non sai il perché.
Intenso e duro il testo. Stacchetto "lalalalalalalal....".
"io sono bene io sono male io sono quello che resta di
me" è "La fiesta" con un reef sicuramente
centrato, facilmente saltellabile urlando. Simpatici anche
gli spacchi del solito marpione che ti abborda con voce roca
e tenebrosa. Bello anche il pezzo un po' rallentato di "Lola"
- morbosamente oscena. I testi per certi versi chiari e semplici
e per altri un po' criptici creano immagini piuttosto concrete
anche se non mi sembrano ancora tali da suscitare forti emozioni,
tuttavia questo aspetto è molto soggettivo e come tale
poco decifrabile. Dinamica e ben ritmata "Radio Flinstone"
anche se qui il testo scivola un po' nella banalità.
"Allevia le pene d'amore" solare: il giudizio è
sicuramente influenzato dalla mia particolare passione per
i ritmi che conducono questi pochi secondi di suoni...La parte
centrale del cd perde un po' la carica iniziale (...samba...bad
boy...zoo...) risalendo con "pepsychoda" che però
non riesce ad amalgamare cantato e musica in modo armonico.
Infine "Sposa chimica"- revisione della "Sposa",
sicuramente un pezzo che merita l'ascolto. Chiude con un tenore/soprano
(????) impazzito: sorrido e ricomincio.
Divertenti, energici e, anche se non si tratta di un genere
musicale innovativo, meritevoli di attenzione.
Ascoltati dal vivo l'effetto vale di
più...se li incrociate, provateci.
Jonatha Gasparini Tel. 0333/5794116 jonatha@mamamicarburo.com
Luca Ferro Tel. 0328/4714537 luca@mamamicarburo.com
www.mamamicarburo.com
info@mamamicarburo.com
Catia Casalini
LESSTHANZERO - "Frattaglie" (CD
autoprodotto)
Qui non si tratta di disquisire sulle capacità
musicali (a dire il vero piuttosto buone) di questi ragazzi
milanesi, né sui loro orientamenti politici, ma si
tratta di sottolineare alcune cose: la totale franchezza con
cui i Lessthanzero puntano l'indice contro alcune schifezze
della vita italiana.
Particolarmente velenosa la polemica sulle banche di "Karlmarxpunk"
e quella contro la Chiesa di "Ogino-Knaus (75%)"
ma soprattutto mi trova pienamente d'accordo il comunicato
scritto in ultima di copertina e che riporto testualmente:
"NO SIAE RECORDS? Dopo essee stati marchiati come animali
da macello, questa volta ci appiccicano sull'orgoglio un adesivo
da 12 lire a ricordarci la futilità del nostro essere
contro le logiche di mercato che reggono l'industria discografica.
Ci spiace ragazzi ma in tutta Italia non è possibile
pubblicare un disco che non rechi impressa la sacre effigie
della SIAE, perché nessuno è disposto a stampare
un album sotto la previa sottomissione dell'artista &
pratiche di censura & preventiva approvazione morale.
Questo CD comunque non è protetto da nessuna forma
di copyright e7o diritto d'autore e pertanto se ne raccomanda
qualsiasi utilizzo a scopi non commerciali. La maledizione
di Tutahnkamen, invece, manderà in putrefazione e ridurrà
in poltiglia le carni e lo spirito di chi utilizzerà
questo CD a scopo di lucro."
Beh, non resta altro d'aggiungere se non che il genere è
il punk-hardcore e che
l'indirizzo per richiederlo è:
Roberto Moratti Via Tolstoj 64 Milano 0339/4221052
D J PAPEROGA
VANILLINA - 220 Volt. (MiniCD) Panico Records
Quando abbiamo ricevuto questo miniCD, i Vanillina
erano un gruppo completamente sconosciuto. Questo mese li
ho visti intervistati brevemente su Rocksound...avranno preso
l'onda? mah...!.
Io mi limito a dire quello che penso su questo "220 Volt.",
composto da 4 pezzi cantati in Italiano e decisamente interessanti,
almeno per il livello qualitativo dei demoCD che riceviamo
qui in redazione. Il suono è decisamente buono, la
produzione è attenta e perspicace nella volontà
di evidenziare i lati positivi del terzetto e coprire le difficoltà,
mascherare i difettucci e le piccole sbavature. Il problema
però è fondamentalmente un altro: penso che
un altro gruppo "alla Verdena" non abbia niente
da dire. La ricetta è la seguente: gran giro di chitarra
alla "Smells like teen spirits", break di atmosfera
con strofa cantata in modo melodico, riattacco "sbarraccone"
con ritornello che acchiappa e via che si ricomincia di nuovo.
Ripetete la sequenza per altre due volte e sbatteteci dentro
uno straccio di finale. Tutto qua. In Italia la formuletta
è nata con Prozac+ e (P)itch - a loro volta assai derivativi,
non dimentichiamolo - ed è ora arrivata al suo naturale
epigono (vedasi i Verdena di cui sopra che, tra virgolette,
hanno tante possibilità di lasciare un segno nella
musica italiana così quante ne ha una mosca di uccidere
un coccodrillo). Negli USA tutti si sono messi a suonare NU-Metal?
in Italia acchiappa una sottospecie di grunge meno spontaneo
e più calcolatore (venato di hard e ingentilito da
un cantato che più melodico non si può) e perfino
i sotterranei adottano la vecchia alchimia dell'alternarsi
di rumore e melodia. I Vanillina funzionano così e
ne prendo atto, ci mancherebbe. Divertenti, simpatici, il
loro miniCD lo ascolterò magari un altro paio di volte.
Ma di loro (come dei Verdena) non so che farmene.
Paolo T.
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