LA PURGA

(M=marito - S=signora - I=impiegato)

 

S - Ma cosa vuoi che sia, una purghettina.......insomma ne stai facendo una tragedia.

M - Io non l’ho mai presa, mi fa schifo, non la voglio!

 S - Ma perchè devi tenerti questo malessere, quando anche il dottore ha detto che con una purghettina  passa tutto. Dai avanti prendila. 

M - Ma neanche per idea.

 S - Dai prendila. Io non capisco perchè non la vuoi. Chiunque la prenderebbe senza tante storie. Io nella mia vita sono riuscita a darla anche a persone più difficili di te.

 M - Non la voglio,  non mi va e non sarai tu a convincermi.

 S - Questo è da vedersi. L’ho sempre data a tutti e sono sicura che riesco a darla anche al primo che entra in casa.

 I - Primooooo! eh oh eh oh so’ arrivato primooooo eh oh eh oh.

 M - Lei chi è.

 I - Io sono l’impiegato del gas, mi pardon, sono venuto per la lettura del contatore.

 S - E, prima della lettura,  non gradirebbe qualcosa da me.

I - Eheheheh signora mia, mannaggia, ma che fa m’aizza, porca la miseria. Già avevo ascultato, ma senza volerlo eh, al di lì della porta, che lei aveva intenzione di....., io so’ arrivato primoooo.

 S - E allora lei ha sentito che mio marito non la vuole.

 I - Eh ho sentito, ho sentito, sto disgraziato, e mi domando come mai.

 S - E’ quello che dico anch’io. In fondo non è poi tanto male.

 I - No no! Anzi diciamo che è proprio bo’....... ahaaahaa.....

 S - Lo vedi, anche lui è d’accordo, eh. Eppure pensi che a mio marito, in tre anni che siamo sposati, non sono mai riuscita a dargliela. Non l’ha mai voluta.

 I - In tre anni ?

 S - Mai!

 I - Manco ‘na vorta ?

 S - Mai!

 I - E daje, a signo’, nun faccia così.

 S - Mai!

I - Ma neanche un assaggio ?

 S - Niente!

 I - Na svista ?

 S - Ni...

 I - N’anticchia ?

 S - Ni!

 I - Na..........

 S - Ni!

 I - (al marito) ma che è ‘na bamboletta ? No io dico, scusino, ma allora che ve siete sposati a fa ?

M - E perchè uno si sposa solo per questo ?

 I - Ah, io si !

 S - Allora, se la vuole, io sono pronta.

I - Io pure. Vogliamo andare di lane ?

S - No, non c’è bisogno.

 I - Facciamo quine ?

 S - Certo !

 I - Davanti a lui che stà line ?

 S - Certo. Deve vedere come si fa, così impara.

 I - Ma queste non sono cose che si imparano vedendo! Eh, scusi sa, poi magari suo marito non è d’accordo....

 M - No no, lei faccia pure, si figuri. Anzi le dirò che io... mi diverto !

 I - Si diverte ?

 M - Mi diverto si !

 I - Come ?

 M - Mi diverto si !

 I -  Con la giratina. Adesso ho capito. Lei si diverte.......... anvedi questi..... Aoh, paese che vai usanza che trovi.

 S - Su su sbrighiamoci. Faremo in un attimo.

 I - Eh, un attimo lo dice lei signora. Eh visto che abbiamo preso la storica decisione prendiamose tutto er tempo che occorre. Lei non sa stamattina che gli è capitato. Er ciclone ! Twist again... (al marito) Scusi eh, mi pardon, lei è armato ?

 M - Io ? Mai armato !

 I - No perché sa, dovesse da cambiare idea....

 M - Cambiare idea io ? Eh ma lei cosa crede ? Io non sono mica uno di quelli che poi..... io sono diverso !

 I - Questo l’avevo capito ! Ma sa, pure quelli diversi, certe volte.......

 M - Mi sembra che lei stia cercando delle scuse.  (Alla moglie) Ho il sospetto che non la voglia nemmeno lui ! Credo proprio che il signore sia come me !

 I - E no, caro signore. Guardi, io c’avrò tanti difetti, ma il suo...... no !

 S - Ecco, allora lei si accomodi qui.

 I - Grazie signora. Sulla poltroncina ?

 S - Ma si.

 I - Grazie.

 S - Io vado di là. A.... scaldarla.

 I - A scaldarla ?

 S - Si. A scaldarla.

 I - Che te capita certe mattine a annà a legge er gas. Ammazza. Ma che ce va sola ?

 S - No. Vado a scaldarla..... con la cameriera. (esce)

 I - Eh già si..........  Con la cameriera ? Signora signora.............. (al marito) Ma che dice ? Ma ha sentito ? Ma come, la signora va di la a scaldarla con la cameriera e lei non dice niente ?

 M - E che cosa devo dire ? La cameriera la pago per questo !

 I - Anvedi che famiglia. Mamma mia.  oh signo.....(il marito si avvicina per dargli una pacca) Che è ? Che fa ? Oh Dio !!

 M - Comodo era.........

 I - Aaah era benevolo....

 M - Si, si.

 I - No siccome ho visto che è partito, ha capito........ (comincia, fischiando, a mimare le corna alle spalle del marito, che d’improvviso si rigira ) No....  ammiravo, caro dottore, i soffitti belli alti. Ha fatto apposta ? E’ comodo eh ? Così non ....... (il marito scruta l’impiegato all’altezza delle gambe) Eh no, caro dottore, noooo, nun c’è trippa pe’ gatti. Ha capito male. Io aspetto la signora. Bella calda.... Piuttosto mi perdoni una domanda. Ma come mai lei proprio non........

 M - Mai ! Fin dalla prima volta, quando avevo sette anni e la maestra tentò di darmela a scuola !

 I - Eh la Peppa ! Ma che scuola era ?

 M - Normale...

 I - E normale lo dice lei. Capirai la maestra tentò di dargliela a scuola..... capirai...... con tutti gli altri raga.......... Ma la maestra quanti anni aveva ?

 M - Settanta !

 I - Ah, ecco com’è! Eh pora creatura...... che impressione... eh. Brrrrrrrrrr..... povera creatura. C’ha avuto un trauma pisichico no. Queste so lesioni pisichiche del cervello che......... Dottore, n’dè ito... (si gira e il marito è alle spalle e lui casca riverso sulla poltrona) Aaaaaaaahhh.

 M - Comodo !

 I - Grazie, stò comodo così. Si si davvero sà.  Non ci crede ? Io quando sto solo a casa e mi voglio mette’ comodo... oh me ritrovo sempre così. Davvero . (pausa imbarazzo) Ci mette un po' a scaldarla la signora, eh ?

 M - Beh il tempo che necessita. (momento d’imbarazzo: eh già, eh bèh... ecc.)

 I -  Ma me levi n’altra curiosità dottore, mi scusi, visto che ormai siamo in confidenza..... ma, come la scalda ?

 M - Col gas!

 I - Col gas !!!??!! E’ pericoloso!!!!

 M - Ma che pericoloso.....

 I - Ma glielo dico io che so’ impiegato del gas. La fermi!!!

 M - Ma no. Mette un pentolino d’acqua sul gas e quando bolle ce la versa sopra!

 I - Ahiòò !!!!! Oddio !!!!!!!! (comincia a soffiare) Soffi, soffi. Ma me vengono i brividi. Ma come fa a resistere.

 M - Ma guardi che lei....... (entra la signora)

 S - Scusi ?

 I - Ecco la fachira!!

 S - Vuole per caso che ci metta dello zucchero ?

I - (ride) Signora, nun se disturbi. Io me la pijo pure così. Liscia.

 S - Allora forse la preferirebbe con una scorzetta di limone ?

 I - (ride) No, er limone no, è meglio di no. No il limone no. Sà è astringente. Me dovesse da.... eh.

 S - Ma.... guardi che è amara....

 I - E’ amara ?

 S - Si.

 I - Ah è amara........ Mi scusi, dottore, ma perchè è....... ma che ne sa lei... ma che ne sa. Signora, se proprio vuole dolcificare, sà per il diabete, me ce metta na pasticca de saccarina e buonanotte al secchio.

 S - Come preferisce.

 I - Grazie.

 M - Allora lei è proprio deciso ?

 I - Si.

 M - Sembra quasi che le piaccia.

 I - Ah a me m’è sempre piaciuto.....

 S - Eccomi qui. Io sono pronta.

 I - Io pure. Vogliamo andare di lane ?

 S - No, non c’è bisogno.

 I - Lo facciamo quine.

 S - Certo.

 I - Anche se lui stà line ?

 S - Si.

 I - Ma non potiamo almeno spegnere la luce ?

 M - Se vuole la spengo.

 I - Gradisco.

 M - Subito .(Si spegne la luce)

 S - Apra la bocca.

 I -  Ma chi ? Io ?

 S - Certo. Uno, due, eeeee tre.

 I -  Ah! Che schifo!!!!!!! (Si accende la luce e c’è l’impiegato con i calzoni all’altezza delle ginocchia)

 M - Fatto ?

 I - Ma che fatto e fatto. Io n’ho sentito niente.

 M - Perché, cosa voleva sentire ?

 I - Ma che ne sa lei. Ma che ne sa... beh quache cosa, no.

 S - Ah, e i calzoni ? Perché è senza calzoni ?

 I - Ma guarda questa..... ma per lei, no ?

 S - Per me?

 I - Si.

 M - Ma perché per prendere una purga c’è bisogno di togliersi i calzoni ? Ma l’effetto mica è immediato.

 I - Una pu........ una purga ? Ma come, ma io me credevo che dovevo......

 S - Ah, ma allora qui c’è un equivocoooooo....

 I - All’anima dell’equivocooooo... io me credevo che dovevo andà a letto con la signora, invece me ritrovo a correre verso....... (scappa inseguito dal marito e dalla signora).

 FINE

 (Copione preparato il 23/01/1997 da Aristeo Mucciante)