LEGA DEI COMUNISTI DI JUGOSLAVIA

il Comitato Centrale

La Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia è stata distrutta con le forze unite del capitale internazionale e le forze nazionali anticomuniste e burocratiche. Il capitale internazionale ha trovato la sua espressione negli interessi politici ed economici degli USA e i loro alleati nel patto della NATO, mentre le forze nazionali anticomuniste e burocratiche nel nazionalismo che il suo appoggio cercava e otteneva all'estero, dunque dal capitale internazionale e della Chiesa.

Adesso sul territorio della RSF (Repubblica socialista federativa) di Jugoslavia esistono 4-5 stati internazionalmente riconosciuti, 2-3 semiriconosciuti e altrettanti che cercano il riconoscimento - con buone probabilità di ottenerlo. Invece di un paese e stato, sullo stesso territorio ci sono ora circa 10 "Repubbliche delle banane", una contro l'altra, dipendenti dall'estero, il che è stato sempe il sogno del capitale internazionale.

In ognuno dei nuovi stati "fiorisce" il parlamentarismo multipartitico, tanto che si può liberamente parlare di almeno 200 partiti politici dei più vari orientamenti - dall'estrema destra (fascista) all'estrema sinistra (anarchica). Al governo ci sono pra ticamente dei partiti nazionalisti di destra, che hanno la principale opposizione in organizzazioni ancor più radical-nazionaliste e, purtroppo, allo stato attuale, le forze che hanno distrutto la RSFJ possono essere cambiate soltanto con delle peggiori!

Tra i partiti politici ci sono anche quelli che nella loro denominazione, nei loro programmi o interventi dei loro funzionari usano termini come - comunista, jugoslavo, operaio e così via, ma con questo intendono cose differenti, situazioni e relazioni, ed è perciò, a volte, molto difficile definire la loro posizione e il loro orientamento.

La Lega dei comunisti jugoslavi sta continuando le tradizioni del Movimento operaio jugoslavo, del Partito comunista jugoslavo (fino al 1952 e della Lega dei comunisti jugoslavi fino al XIV Congresso (1990). Ritenendosi l'autentico successore politico e legale della LCJ, così come la abbiamo avuta fino al XIV Congresso, la LCJ ha tenuto nel novembre 1993 il XV Congresso e nel 1994 il XVI Congresso, salvaguardando così la continuità della LCJ.

Noi siamo determinati a rinnovare la RSF di Jugoslavia. Nel nostro programma e nelle nostre azioni ci adoperiamo per una comunità federativa democratica dei popoli e delle nazionalità, di operai e cittadini di pari diritti, per l'unità e la fratellanza, p er la ricostituzione dell'Armata popolare jugoslava. Ci adoperiamo per la Jugoslavia dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione nazionale della Jugoslavia), per la Jugoslavia nelle frontiere dell'AVNOJ e le soluzioni della questione nazionale. Ci impegnamo per la Jugoslavia socialista con i mezzi di produzione di proprietà sociale, per l'autogestione, per l'economia socialista e la distribuzione secondo il lavoro. Insistiamo che il patrimonio sociale - la proprietà collettiva e l'autogestione - deve essere difeso dallo stato socialista della classe operaia. Ci adoperiamo anche per il lavoro dei cittadini coi mezzi di loro proprietà, a condizione che si eviti ogni sfruttamento e abuso del super-lavoro altrui.

La LCJ si impegna per la politica di pace e la cooperazione internazionale, per la parità dei popoli e stati, per la politica del non allineamento nei blocchi contro la libertà, l'indipendenza, sovranità e integrità degli altri, innanzitutto ai piccoli stati e popoli. Ci impegnamo per la costituzione politica, economica, scientifico-culturale, informativa e altre cooperazioni tra i paesi non allineati, quale unica risposta alle sempre maggiori differenze tra una ventina di paesi economicamente sviluppati e i 180 che nel loro sviluppo arretrano permanentemente, e molti non sono neanche nella possibilità di sfamare la loro popolazione.

La LCJ continua con le attività e gli schieramenti del Programma della LCJ del 1958. La LCJ vede le migliori soluzioni per un efficace sviluppo economico e la giusta distribuzione nella politica dei redditi, nello scambio del lavoro autogestito, in intese sociali ed accordi autogestiti. La LCJ continua la politica del compagno Tito e dei suoi collaboratori che ci assicurava la libertà, sviluppo economico, giustizia sociale nel paese, uguaglianza e indipendenza, e stima nel mondo.

Il Comitato Centrale della LCJ
Branko Lozo, il presidente



SAVEZ KOMUNISTA JUGOSLAVIJE


Mutapova 12
11000 BEOGRAD
Repubblica Federale di Jugoslavia