BOMBARDAMENTI
SOPRA I CIELI D'ITALIA
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CITTA' COLPITE |
1940 -1941 | 1942 -1943 | 1944- 1945 |
Principali città che hanno subito più di 3 bombardamenti "mirati", | + dati non disponibili | |||
AGRIGENTO | 28/9 | 21/9-23/5-16/6 | - nessuno | |
ALESSANDRIA | 14/8-25/8-21/10- | 16/7 | + | |
AUGUSTA (BASE NAVALE) | 2/7-14/8-3/12 6-15-21/8 -6/11- 16/12 | 19/1-16/2-17/3- 2-4-7/6 30/1-1/2-27/4-14/5-1/6-4/7 | - nessuno | |
BARI | 13-15-17-23/11 | 27/4-31/5-17/7 | - nessuno | |
BRINDISI | 8-13-15-16-29/11-20/12-15/4 8-11-15-19-20-21/11- 16-17/12 |
dati non disponibili |
- nessuno | |
CAGLIARI | 17-25/6 3/8 1/9-9/11-31/7-28/9 | 3-8/6, 12/8 8-10-11/11 2-8-18/2 26/2 1/3 1/4 11-15-23-26-28/4 13/5 29-5 6-30/6 1-3-21/7 | - nessuno | |
CASTELVETRANO | 29/9 | 5/1 17/2 22/1 13-17/2 29/5 15-21-22/6- 3/7 | - nessuno | |
CATANIA |
* |
12-24/5 10---13-23/6 4----9-13/7 | - nessuno | |
CATANZARO | 12/8 4-30/10 | 25/2 2/3 23/4 13/7 | - nessuno | |
COMISO | 19-29/10 12/12 | 25/1 22-23-24/4 31/5 28/8 1/12 | - nessuno | |
CROTONE | 13/11 13/12 11/8 1-5/9 18-23/10 13/12 | 3-13/2 30/3 21/7 | - nessuno | |
FOGGIA | 28-30/5 20/6 15-22/7 | - nessuno | ||
GELA | 7/11 | 23-28/8 1/12 16-21/1 | - nessuno | |
GENOVA | 15/6 2/9 18/12 9/2 10-28/9 | 23-24/10 7-8-14-15/11 16/7 | + | |
LAMPEDUSA | 1/8 | 17-23/12 4-8-10-15-16-23/1 2/2 2/3 28/4 23/5 | - nessuno | |
LA SPEZIA | 28/9 | 4-14/2 18/4 5-24/6 16/7 | + | |
LICATA | 30/8 17/9 7-19-24-30/10 3/11 | 29/7 19/9 7/1 21-23/1 25/4 9/5 20/6 | - nessuno | |
LIVORNO | 21/6 9/2 | 28/5 28/6 24/7 | + | |
MARSALA | 27-28/9 | 6-9-11/5 1-5-6/7 | - nessuno | |
MESSINA |
* |
20---25/5 6-7-13-18-19-22-25-28-29/6 1-5-12-14-16/7 | - nessuno | |
MILANO | 17/6 14-19/8 18/12 28/9 | 24-25/10 7/11 14/2 | + | |
NAPOLI* | * Tralasciamo come Catania le decine di incursioni del 41/42 per citarne solo alcune dell'estate 43 >> | 14-30/5 1-20-21-26/6 14----21/7 | Catania con Napoli (ed altre*) furono sicuramente le città più bombardate d'Italia. La prima come base aerea e navale a copertura del traffico nel Canale di Sicilia, la seconda come base di partenza di truppe e mezzi per l'Africa. | |
SALERNO |
* |
5/3 2/4 21-22/6 21-22/7 | - | |
Solo alcune città del nord Italia potevano essere raggiunte dai grandi Bombardieri che partivano dall'Inghilterra. Le altre da Malta o dall'Africa S. | PALERMO |
21/6 8-10/1-6/7- 7-8/9-24-25/9 |
2-3-4/2- 2-3/3 7/1-23/1-15/2-1/3-22/3-7/4- 10-11/4- 16-17-18/4 9/5-14/5 12/6-15/6-30/6-14/7-18/7- 23/7-26/7-2/8-5/8-23/8 | - nessuno Poichè Palermo era occupata dagli alleati dal 22/7 i bombardamenti successivi sono opera dei Tedeschi |
E’ fuor di dubbio che
toccava ai Vigili del fuoco, alla Croce Rossa e alle organizzazioni di
pronto intervento il compito più gravoso nel dopo bombardamento. Le macerie spesso seppellivano interi caseggiati o
addirittura gli scantinati usati anche come rifugio improprio. Ad
affiancare i Vigili nell’opera di
assistenza e allarme concorreva l’U.N.P.A (Unione nazionale protezione
antiaerea ) costituita in genere da volontari della MVSN (MILIZIA) come
giovanissimi, anziani o esonerati dal servizio militare non facenti capo ad altre categorie
mobilitate.
Il capo caseggiato era una figura importante nella organizzazione. Doveva
sapere quanti e a che ore vivevano gli inquilini !!!. Equiparati, con
decreto ministeriale a pubblici ufficiali, rientrava nei loro compiti
assicurarsi che l’oscuramento fosse perfettamente attuato, che al
momento dell’allarme fossero chiusi i rubinetti di gas e acqua, che gli
abitanti delle case si recassero nei rifugi, di cui erano parimenti
responsabili, ordinatamente e rapidamente.
L’Unpa emanava le disposizioni e le norme da seguire in caso di bombardamento. Fra le tante
citiamo - L'oscuramento deve essere totale nei tempi che saranno
comunicati. - I portoni devono restare aperti durante l'allarme. - I cittadini, laddove non sia possibile raggiungere un
pubblico ricovero, possono accedere a quelli privati. - La capienza di un ricovero è stabilita nel rapporto di
due persone per metro quadrato di superficie. Interessanti
citazioni e foto dalla collezione Alessandro Mella autore anche di libri
http://collezionismovvf.interfree.it
da visitare !!! |
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A questa struttura si affiancavano le Squadre di protezione Antiaerea (o Spa) organizzate nei piccoli centri agricoli, la Gil composta dai Giovani del partito, le squadre ciclisti per il recapito lontano di ordini in seguito a BlackOut e le squadre aziendali sia dei servizi pubblici che dei privati (es. Energia elettrica, acqua, ferrovie, Fiat) che operavano anche per il ripristino di impianti e servizi. Problemi si posero con le sirene che funzionavano con l’elettricità. In caso di mancanza c’erano sirene che andavano ad aria compressa, (le moderne bombolette sirene da stadio). In assenza anche di queste si suonavano le campane con l’evidente problema di confondere una messa con l’allarme. Si tagliò la testa al toro stabilendo che le campane suonavano solo per l’allarme. Erano state pensate altre piccole ingegnosità, su cui sorvoliamo. bombe su macerata http://e-news.provincia.mc.it/News/rub/sto/StoriaInfo.asp?II=976 |
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