INDUSTRIA BELLICA ALLEATA
GRAN BRETAGNA E COMMONWEALTH
L'orto di guerra e il monumento ai cavalli e ai muli
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FABBRICHE E MARCHI La situazione dell'industria bellica inglese era diversa da quella Nordamericana (Usa e Canada). La produzione inglese era spezzettata in una miriade di aziende e marchi, in proporzione maggiore di quella Usa pur non avendone le stesse potenzialità produttive. Tutti i mezzi, moto auto e camion, in produzione anche civili, erano di difficile manutenzione per la concezione produttiva che si era formata in 50 anni di cultura indigena isolazionista e oltre 100 di industriale (poco influente la guida a sinistra). Neanche le esperienze del conflitto in corso portarono a focalizzarsi su pochi mezzi standard, o chassis di base come fecero gli Usa. Allo scoppio della guerra il "war department" disponeva di 85.000 mezzi di cui 26.000 civili requisiti. Sul totale generale 21.500 erano motociclette !!!. Se avessero fatto la guerra nel campionato di "Superbike" l'avrebbero vinta. Quasi tutti i mezzi importanti finirono, nel senso lato del termine, sulle spiagge di Dunkerque nel '40 (e quindi in mano ai tedeschi). Alla fine, a battaglia (aerea) d'Inghilterra conclusa, la nazione era ridotta alla mercè dei tedeschi e fu anche questo il motivo che indusse gli inglesi a non progettare nuovi modelli e linee per non perdere ulteriore tempo. Si ricorse ai paesi del Commonwealth e, con questi, ai grandi marchi nordamericani a gestione Usa, per rafforzare i singoli eserciti nazionali e rifornire lo scacchiere africano che era pericolante. I carri armati inglesi (sul suolo inglese ne erano rimasti 100) non facevano invidia a quelli italiani, se si esclude il lento e vulnerabile Matilda. La Vauxhall venne incaricata di progettare un motore da 350 hp, per un ipotetico carro cruiser A20, quando il motore più potente che aveva era di 72 hp !!!. In 89 giorni il motore era pronto ma il carro armato A20 non si farà mai. Si fece invece il Churchill più mostro che utile. Anche la partnership americana, su suolo inglese non era servita a granché, poiché gli inglesi avevano le loro abitudini, gusti etc. e non si sentivano (orgoglio) debitori alla ex colonia in fatto di strategie industriali. Il posizionamento dell'industria americana sui grandi laghi (Detroit-Chicago) aveva per fortuna il suo naturale proseguimento, sulla sponda opposta, nel Canadà di Sua Maestà il Re d'Inghilterra. |
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FILIAZIONI DELLE CASE MADRI |
In |
rosso Ford - in Blu Crysler - in verde G.M. |
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THE ASSOCIATED EQUIPMENT CO (AEC) | DAVID BROWN TRACTORS LTD | ERF LTD | |
ALBION MOTORS LTD | COMMER CARS LTD | FODEN LTD | |
ALVIS e ALVIS STRAUSSLER LTD (CRYSLER) | HILLMAN MOTOR CAR CO LTD ( FORD) | KARRIER MOTORS LTD | |
ARIEL MOTORS LTD (FORD) | DENNIS BROS LTD (FORD) | SCAMMEL LORRIES LTD | |
AUSTIN MOTOR CO | DAIMLER MOTOR CO | STANDARD MOTOR CO | |
BSA (BIRMINGHAM SMALL ARMS) CYCLES | GUY MOTORS LTD | THORNYCROFT & CO | |
FORD BRITAIN MOTOR CO LTD | HUMBER LTD | LEYLAND MOTORS LTD | |
DODGE BRITAIN | MATCHLESS MOTOR CYCLES | NORTON MOTORS | |
BEDFORD VAUXHALL MOT. LTD (G.M) | THE ENFIELD CYCLE CO | TILLING STEVENS LTD | |
CROSSLEY | THE MAUDSLAY MOTOR CO. LTD | TRIUMPH ENGINEERING * | |
VELOCE LTD | WOLSELEY MOTORS | MORRIS & MORRIS COMM. CARS NUFFIELD | |
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*LA GRANDE FUGA http://www.youtube.com/watch?v=GYrxxkHM9Fw&feature=related doveva essere una moto naturalmente tedesca (difficilmente ce l'avrebbe però fatta una tedesca d'epoca) e Steve Mc Queen abituato alle Triumph chiese di camuffare la TR6 postbellica.Sono sue quasi tutte le scene perché per il salto ebbe bisogno di uno stuntman. Piccola pecca in un grande film. Over the course of the war, Triumph has sold 50,000 motorcycles to the military. With the return of peace, the company focuses on three models, the Tiger 100, the Speed Twin and the smaller touring 349cc 3T. |
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LA DAIMLER
(pronuncia Deimler. Gli inglesi ci tengono a dire che anche la pronuncia non ha più nessuna attinenza col tedesco. Per i tedeschi è Daimler così come si scrive per gli Inglesi DEIMLER). Tutti sanno che il Sig. Gottlieb Wilhelm Daimler è nato in Germania (1834-1900) ed è il creatore della Mercedes che altri non era che la figlia di un socio. La macchina, che uscì però un anno dopo la sua morte, non portava il suo nome (Daimler) perché troppo tedesco e foriero di cattivi affari. La dizione Daimler Benz è del 1926 dall'unione dell'industria con un altro vecchio del motorismo tedesco Karl o Carl Benz (1844 - 1929 anche qui lo stesso problema del K troppo tedesco). Detto questo, la Daimler concesse ad altri, la costruzione su licenza di propri motori, cosa che avvenne anche con gli Inglesi. La Daimler Motor Company of the United Kingdom di Coventry, nata nel 1896 per produrre su licenza i motori, prese presto una sua strada che divergeva da quella dei tedeschi (Nel bombardamento tedesco di Coventry del novembre del '40 ci sarà forse una punta di acredine?). Il licenziatario del marchio era un certo Frederick Simms, importatore di motori, che acquisì la licenza nel 1891, tanto che la prima macchina costruita aveva un motore francese Panhard & Levassor !!! ma sempre di brevetto Daimler in origine. La macchina doveva essere veramente il non plus ultra se finì a Palazzo Reale (Buckingham) e vi è tutt'ora come marchio (la Regina Elisabetta ne guidava una di tanto in tanto) in compagnia delle Rolls Royce ufficiali. http://www.daimler.co.uk/history/html/simm&daimler.htm |
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Non ha niente a che vedere con l'industria bellica Inglese ma vale la pena parlarne citando la Daimler: non si può mancare di raccontare come curiosità la storia (vecchia) della Daimler Napoli premiata fabbrica di automobili che vide la luce all'inizio del 900. Il testo è un po' incerto e lacunoso poiché l'ho rintracciato in lingua russa e tradotto alla "buona". Alla fine del secolo XIX un napoletano, Carmine De Luca, è proprietario di una fabbrica dove si costruiscono siluri e mine per la marina (il siluro è presente in marina ormai da quasi 35 anni (1866) da quando un signore di nome Roberto Whitehead presenta il primo prototipo di un'arma che stravolgerà completamente il modello di guerra navale del secolo a venire, ovvero il siluro. Il primo modello di siluro fu presentato al Governo Austriaco nel 1868 (Fiume era in territorio Austriaco) e, quantunque non possedesse che la modesta velocità di 6 miglia, un raggio di 100 metri e una carica di soli 8 kg. di dinamite o fulmicotone, pure accorsero allo stabilimento di Fiume le Commissioni di tutte le nazioni per prendere conoscenza della nuova arma). A De Luca la pratica in un campo così delicato deve difettare, presumiamo, in conseguenza di guai finanziari non specificati. Poiché il prodotto che va per la maggiore in quegli anni è l’auto i figli di De Luca offrono una collaborazione alla Daimler Inglese per il montaggio in Italia su licenza dei loro motori e chassis. L’accordo fatto comporta un potenziamento delle strutture e delle linee di montaggio. La De Luca-Daimler inizia al sua produzione nel 1906 con 4 tipi di autovetture ("16/24"," 28/40", "32/55" e" 42/65 con motori di 4 cilindri). Nel 1908 viene addirittura presentata una automobile mista o Ibrida come la chiamiamo oggi, a benzina e elettrica. Nuovi problemi però si presentano all’orizzonte (per le ragioni sopra esposte) quando la società inglese sospende le forniture. A nulla vale cambiare denominazione e qualifica. Nel giro di 2 anni la società cola a picco come era successo a centinaia di piccole realtà nel mondo pionieristico dell’automobile. |
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FILIAZIONI DELLE CASE MADRI EXTRA EUROPA in |
rosso Ford - in Blu Crysler - in verde G.M. | ||
CANADA | INDIA | ||
LEAF | TATA IRON STEEL CO | ||
CRYSLER CANADA | EAST INDIAN RAILWAY | ||
G.M.CANADA | FORD MOTOR INDIA | ||
FORD MOTOR CANADA | AUSTRALIA | ||
FARAND DELORME | GENERAL MOTORS AUSTRALIA | ||
THE FOUR WHEEL DRIVE | FORD MOTOR AUSTRALIA | ||
BOMBARDIER SNOWMOBILE | CHRYSLER AUSTRALIA | ||
INTERNATIONAL HARVESTER | |||
NUOVA ZELANDA | SUD AFRICA | ||
FORD MOTOR NEW ZEALAND | GENERAL MOTORS S.A. | ||
FORD MOTOR SOUTH AFRICA | |||
C.M.P. o canadian military pattern |
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BSA - UNA FABBRICA NATA PER ARMI TRASFORMATA IN UN GRANDE MARCHIO MOTO-CICLISTICO |
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The Birmingham Small Arms Company (BSA) was founded in 1861 by fourteen gunsmiths in Birmingham, England, to supply arms to the British government during the Crimean War. The company continued after the conflict but branched out into other fields; in the 1880s the company began to manufacture bicycles and in 1903 the company's first experimental motorcycle was constructed. Their first prototype automobile was produced in 1907 and the next year the company sold 150 automobiles. By 1909 they were offering a number of motorcycles for sale and in 1910 BSA purchased the British Daimler Company for its automobile engines. By World War II, BSA had sixty-seven factories and was well positioned to benefit from the demand for guns and ammunition but it also 126,000 M20 motorcycles. | ||
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All'interno del Commonwealth, la produzione trainante veniva dal Canada. Le altre erano fotocopie delle stesse fabbriche, salvo piccole eccezioni. In questo ambito le tre case, anzi due perchè la Crysler non partecipò, concordarono una standardizzazione di base, almeno sullo chassis. Una tipologia che si distingueva fra gli altri era il C.M.P. o canadian military pattern che montava il motore Chevrolet 216 a 6 cilindri o il Ford V8. La trazione integrale era fornita per tutti dalla Marmon Herrington usando normali differenziali. Il piano avviato anzitempo permise di rifornire l'Inghilterra già a inizi '40 (nella foto un mezzo catturato in Africa settentrionale). Nel 1942 viene introdotta la cabina n. 13 con il Parabrezza inclinato all'indietro che doveva proteggere dall'abbagliamento e restare pulito in caso di forti nevicate (vedi foto sopra). La produzione venne concentrata sul modello 4x2 da 750 kg o 15 cwt. In totale i canadesi costruirono 815.000 !!! automezzi e 50.000 veicoli da combattimento. | ||
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IL PORTACARRI SCAMMEL Dagli esperimenti del '19 si passò a quelli del '22 (1 luglio) quando la compagnia di Tolpits Lane prese forma societaria e il nome Scammell Lorries Ltd dopo aver presentato al Salone Olimpia (7 mesi prima) il primo camion a doppio asse posteriore (6 ruote) da 7,5 tonn. Nato per esigenze diverse venne promosso anche come trattore di artiglieria pesante dal 1935 e pochi anni dopo camion recupero poi trasporto carri col Pioneer SV2S. Anche nel dopoguerra la produzione continuò con il modello Explorer usato anche dalla Raf. Nel 1955 per superare una crisi produttiva venne assorbita dalla Leyland dopo che molte fabbriche come la AEC, Thornycroft e Guy avevano chiuso i battenti. La concorrenza di Scania e Volvo portò poi alla successiva cessione alla York trailers nel 1976. The Scammell company finally closed its doors in 1988. The Tolpits Lane factory was redeveloped into housing. Specifiche
tecniche: Scammel: pezzi prodotti 548. Cilindrata 8.369 cc. Motore a 6 cilindri Gardner, lungh. con semirimorchio m. 15. |
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AUTOCARRI A 3 ASSI E 4 RUOTE MOTRICI, CLASSE 3 TONN. | |||
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Fabbriche e modelli: AEC Marshal; Albion; Austin; Crossley IGL (prodotto
solo per la R.A.F.), IGL8 (simile al precedente, ma con guida avanzata e
prodotto per tutte le Forze Armate); Ford E917T (solo per la R.A.F.);
Fordson WOT1, WOT1A, WOT1AI1 (solo per R.A.F.); Guy; Karrier; Leyland
Retriever, Terrier; Thornycroft Tartar. Dati generali: a parte le versioni normali con cassone per usi generali, I telai di questa classe furono dotati di una grande varietà di carrozzerie, per usi speciali sia per conto della R.A.F. sia per le Forze Armate in generale; possiamo ricordare ad esempio i carri per la costruzione di ponti, i mezzi soccorso, i carri gru, gli autobus per il trasporto degli equipaggi degli aerei, I furgoni radio, le officine mobili, gli autocarri con riflettori, le tipografie mobili, ecc. I primi autocarri del tipo 6x4 vennero introdotti verso la metà degli anni ‘20 ed erano tenuti in grande considerazione dal British War Office; l’industria venne incoraggiata a produrre telai di questo tipo per mezzo di speciali facilitazioni e sussidi, e della concessione gratuita del brevetto del treno posteriore articolato, che apparteneva al War Department. Gli autocarri 6x4 del tipo leggero (1,5 tonn.) vennero prodotti tra la fine degli anni ‘20 e gli anni ‘30 dalla Crossley, dalla Garner, dalla Morris-Commercial e dalla Vulcan; il tipo medio (3 tonn.) comprendeva invece modelli Albion, Crossley, Guy, Karrier, Leyland, Thornycroft e Vulcan. Modelli 6x4 e 6x6 più pesanti erano costruiti dalla FWD, dalla Guy e dalla Scammeil. Allo scoppio della guerra, la produzione dei modelli di alcune delle fabbriche citate venne incrementata, finché non furono pronti per la produzione in serie i modelli 4x4 destinati a sostituirli; anche quando ciò avvenne, tuttavia, diversi telai 6x4 continuarono ad essere prodotti nel corso del conflitto, soprattutto come base per carrozzerie speciali. La Austin e la Ford ne produssero il maggior numero, specialmente per conto della R.A.F; questi due telai vennero dotati con una vasta gamma di carrozzerie diverse e rimasero in servizio per molti anni. |
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http://mailer.fsu.edu/~akirk/tanks/GreatBritain/British-OtherVehicles.html |
LA ROLLS ROYCE DEL DESERTO |
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Specifications
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Quando Mr. F. Henry Royce disegnò la Silver Ghost si preoccupò di fare
una macchina robusta (motore e carrozzeria) per le strade inglesi, che non
erano il massimo, ma specialmente per quelle in colonia che erano semplici
sentieri. Di tutto comunque si sarebbe aspettato se non che dalla macchina
ricavassero un’autoblinda. Quando nel 1914 il RNAS (Royal Naval Air
Service) notò che i belgi per attaccare i tedeschi avevano attrezzato una
vettura Minerva ad autoblindo si decise di convertire una Silver Ghost di
servizio. Il veicolo era basato su motore da 50 cavalli (ma
the engine had
a maximum output of about 80 hp). La conversione diede risultati buoni sia
per velocità che manovrabilità tanto che arrivò il permesso ufficiale
per altri pezzi. Il retrotreno era stato però modificato per ricevere due
pneumatici a gomme e dischi pieni. Le nuove macchine armate di Vickers
prestarono servizio in Europa e Medio oriente, ma anche in Egitto e
Russia. Per le sabbie dell’Egitto e della Palestina seguendo le orme di
Lawrence d’Arabia si dimostrò molto versatile. La sua uscita “ufficiale”
dal servizio si fa risalire al 1922, anche se un modello modernizzato F24
rimase nei reparti africani, mediorientali e in India fino alla II guerra
mondiale. Altre
macchine furono usate per la rivolta Irlandese. 3rd & 4th Armored Car Companies (ACC)
were based at Egypt & Palestine. 1st, 2nd & 6th ACC were stationed at Iraq
- The majority of these cars were the 1914 pattern R-Royces. In 1922 The
RAF took responsibility for security in Iraq.
Nel 1939 risultavano ancora in servizio 150 macchine di cui la metà fuori dall’isola. L’armamento venne rimodernato con l’installazione di un fucilone controcarro Boys e un fucile mitragliatore Bren (from Brno, the Czechoslovak city of design, and Enfield, the location of the British Royal Small Arms Factory) oltre a lanciatori di fumogeni esterni. La torretta chiusa era stata sostituita da una aperta e le ruote erano tutte del tipo moderno. Allo scoppio del conflitto alcuni motori Rolls vennero montati su Chassis e carrozzeria Fordson similare e ruote standard con camera d'aria. http://homepages.force9.net/rothwell/burmaweb/ArmdCarBAF.htm servizio in India torretta modificata |
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The Canadian Chrysler (Dodge) and
Ford factories were in fact just across the river south-east of Detroit.
General Motors' main plant was - and still is - in Oshawa, Ontario.
The fourth manufacturer was FWD in Kitchener, Ontario. FWD chassis
came from Clintonville in Wisconsin and were finished and completed or
bodied in Canada. FWD was also engaged in the boxing of other MVs
for shipment overseas. Chrysier Canada had the additional task of
fitting out mobile workshops. Numerous other firms across the
nation produced trailers and bodywork of countless types and variants.
Bombardier and Farand & Delorme contributed tracked machines and the
Tank Arsenal at the Montreal Locomotive Works in Quebec built tanks (Valentine,
Ram, Grizzly) and SP gun carriages. |
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Karrier Motors Ltd of Huddersfield was formed in 1920 but, prior to that, back as far as 1907 was called Clayton & Co. Those early Karriers were noted for their excellent hill-climbing and manoeuvrability. They were A-types powered by Tyior gasoline engines. Bonneted models, called B-types, appeared in 1911 and by 1913 Karrier were building War Office subsidy-type B4 trucks. After 1920 a K-type for 3 to 6 tons was added, developed from the subsidy truck. Forward control was readopted in 1922 and lighter 1 1/2 and 2-ton models were added to the range. At the heavy end of the range Karrier introduced an 8-ton six-wheeler, the KW6 and KWF6, the latter being of forward-control layout.The Karrier Cob 3-tonner, a rival to Scammell's Mechanical Horse, was introduced in 1931. There was also a 4-ton version called the Cob Major. In 1932 a 12-ton six-wheeler, the Colossus, was introduced. The company in 1935 after difficulties was called Karrier Motor Successors Ltd of the Rootes Group. After the takeover Karrier was to become more and more specialized in light to medium municipal vehicles, their leading models being the 2-ton Bantam, the 3-ton CK3 and the 6-ton CK6. | ||
Altri personaggi che costruirono l’industria automobilistica inglese. William Hillman, il costruttore di biciclette, William Morris, che arrivò a coprire il 51% del mercato, John Isaac Thornycroft costruttore da sempre di camion ed infine Herbert Austin G.M. della Wolseley. |
Herbert Austin, quando nel 1895 era manager alla Wolseley, progettò una macchina a tre ruote (prototipo) che l’azienda non gli permise di realizzare. Chiese quindi il permesso di farla coi fratelli nel tempo libero fuori dalla fabbrica. Austin continuò a restare alla Wolseley fino al 1905 quando con un piccolo capitale si mise in proprio. Nel 1906 aveva già prodotto 120 macchine. Nel 1914 quando le fabbriche furono requisite dava lavoro a 2.000 persone. Negli anni produsse anche una macchine da corsa da 100 hp classificatasi al Grand Prix di Francia. La produzione, col turno di notte, aveva raggiunto i 1.000 pezzi l’anno. | ||
IL VICTORY GARDEN (o l'italianissimo orto di guerra) degli inglesi: non era proprio una industria bellica ma i risultati furono gli stessi. | |||
Sotto Monumento londinese agli animali in guerra.. a quelli..che "non avevano scelta" |
Londra era stata pesantemente bombardata e intere aree erano come
livellate con la perdita di importanti edifici georgiani e vittoriani.
Se nel dopoguerra le case vennero ricostruite così non fu per i Docks
del porto. - Ship traffic was rerouted and the old piers and warehouses fell
further into ruin, until city planners rediscovered the district in the
1980s.
Londra poi era famosa per i grandi parchi, vecchie riserve di caccia o sterrati su cui far gareggiare i cavalli, ma non solo; terreno per duelli e nel corso della seconda guerra mondiale perfino campi a patate del Victory Garden. - In the WWII, millions of Americans and Britons were encouraged to plant victory gardens, private gardens in their back yards and empty lots which were designed to reduce the demand for fresh produce. By growing their own food, people could also supplement their rations, which were sometimes limited to ensure that the troops had enough food. The British and American governments also used the victory garden concept as a morale booster, illustrating that every citizen could contribute to the war effort in some way. Se il popolo faceva da se ne restava per le truppe ed anche a costi più bassi vista la mancanza di concorrenza. Questa forma di partecipazione al conflitto (L'orto di guerra) poi univa di più la gente. Sorsero un po' dovunque e come detto anche nei parchi. Nei soli Stati Uniti si calcola che almeno 20 milioni di persone (famiglie) vi si siano dedicati. Quello che non si mangiava subito si conservava. Ricordiamo anche che molti generi alimentari erano a carta annonaria. Questa pratica venne in genere abbandonata alla fine della guerra, ma non in Inghilterra dove le restrizioni continuarono per anni. |
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Those creatures who fought and died and, as the inscription reads, “had no choice”
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Se ad Hide Park non c'è nulla che indichi la sua "guerresca (orto)" destinazione c'è invece, vicino allo Speakers' Corner ("angolo degli oratori" angolo nord orientale del parco vicino a Marble Arch) il monumento al più grande alleato dell'uomo in guerra: gli animali: - che siano millions of horses, pigeons, elephants, glow worms, mules, camels, and other beings involved in human wars. Plus all of the pigs, dogs, and other animals that are used for cruel military tests and experiments. Ad onore di questi nel 2004 viene eretto il monumento a quelli che "non avevano scelta" . War Horse diretto da Steven Spielberg è interpretato da David Thewlis, Benedict Cumberbatch, Jeremy Irvine, Emily Watson, Tom Hiddleston e David Kross. War Horse è tratto da un romanzo per ragazzi scritto da Michael Morpurgo e pubblicato nel 1982 da Kaye & Ward. Il libro è ambientato durante la prima guerra mondiale e narra di Joey, il cavallo di un ragazzo di nome Albert, che viene venduto e attraversa l'Europa in conflitto, cambiando la vita a chi incontra. "War Horse parla dei sacrifici che si compiono per amore - i sacrifici di un ragazzo in tempo di guerra che cerca strenuamente di ritrovare il suo cavallo, e i sacrifici di un cavallo che lotta per la sopravvivenza in un periodo buio della storia. Nonostante la separazione, i loro destini restano sempre intrecciati, fino a che ..... S. Spielberg scheda cinema 73 http://digilander.libero.it/freetime1836/cinema/indicecinema.htm i film "storici" http://www.greatwardifferent.com/Great_War/Animals_at_War/Animals_at_War_00.htm http://digilander.libero.it/trombealvento/pimmagini/matania.htm i cavalli inglesi del bersagliere Matania |
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