Umberto II Re d'Italia

(1904 - 1983)

           

 Subì a Bruxelles nel 1929 un attentato da parte dell'antifascista De Rosa. Nel '40 fu  al comando delle armate del fronte occidentale e nel 1942 di quelle del Sud conseguendo il grado di Maresciallo d'Italia. Dopo la resa dell'Italia agli alleati, l'8 settembre 1943, gli anglo-americani non gli consentirono di assumere il comando del corpo italiano di liberazione (CIL) che combatteva contro i tedeschi. Nel 1944, alla liberazione di Roma e dopo l'abdicazione del padre, assunse le funzioni di luogotenente del Regno per due anni fino a maggio del 46 quando, in vista del referendum, il padre abdicò (8/5) in suo favore.

Un mese dopo aver assunto la corona, il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 instaurò in Italia la Repubblica e per questo venne anche chiamato Re di maggio. Il 13 giugno, dopo la proclamazione ufficiale dei risultati del referendum da parte della Corte di Cassazione e l'assunzione dei pieni poteri dello Stato da parte del nuovo governo, Umberto si risolse a lasciare la carica ed il paese, stabilendosi a Cascais (Portogallo). Qui visse con il titolo di conte di Sarre spegnendosi a Ginevra nel 1983. E’ sepolto ad Altacomba nella Savoia Francese.
 - luogotenenza del Principe Umberto di Savoia dal 5.6.1944 all'8.5.1946 - Regno d'Umberto II dal 9.5.1946 al 2.6.1946.

Umberto aveva compiuto una “rapida” carriera militare, raggiungendo il grado di generale di corpo d'armata nel 1936 pur non avendone le capacità. Nel 1930 aveva sposato Maria José del Belgio dalla quale ebbe quattro figli.

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