Vittorio Ambrosio            

(fonte Esercito Italiano)

Nasce a Torino il 28 luglio 1879. Allievo della Scuola Militare di Modena (30 settembre 1896), due anni dopo è nominato Sottotenente di Cavalleria. Assegnato al Reggimento “Cavalleggeri di Roma. (20°)”, viene promosso al grado superiore nel 1901. Terminato con successo il 15 agosto 1907 il Corso di SM e brevettato TSG, il 1° novembre seguente è comandato al Corso pratico di servizio di Stato Maggiore presso lo stesso Corpo. Il 1° giugno 1908 termina  l’esperimento di servizio presso la Divisione Militare Territoriale di Alessandria e passa al 7° Corpo d’Armata. L’anno successivo (1910) consegue la promozione al grado di Capitano e nel 1911 è destinato al Reggimento “Cavalleggeri di Lucca” per il periodo di comando di squadrone. Partecipa alla Spedizione Italiana in Libia e nel luglio 1913 rientra in Italia. Ricopre fino alla vigilia della guerra incarichi di S.M. prima alla 3a Divisione di Cavalleria “Lombardia” a Milano poi in guerra in altri reparti. Maggiore nel 1916 viene promosso al grado superiore dal 25 febbraio 1917. Si mette in luce nello stesso anno nell’azione fra il Tagliamento e il Piave per proteggere il ripiegamento della 2a Armata durante la ritirata di Caporetto. Il l 6 gennaio 1918 consegue la promozione al grado di Colonnello. Il 20 giugno 1922 diviene Comandante del Reggimento “Savoia Cavalleria” a Milano e al termine del periodo di comando assume l’incarico di Comandante in 2a della Scuola di Applicazione di Cavalleria di Pinerolo. Il 19 dicembre 1926 conseguita la promozione al grado di Generale di Brigata ne diviene il Comandante. Nel febbraio 1932 consegue la promozione al grado di Generale di Divisione. e passa a comandare la 2a Divisione Celere “Emanuele Filiberto Testa di Ferro” a Bologna. Il 19 ottobre 1933 viene incaricato dell'Ispettorato delle Truppe Celeri in Roma ed il 30 ottobre 1935 assume l’incarico di Comandante del Corpo d’Armata della Sicilia a Palermo (12°). Dal 30 novembre ne consegue anche il grado. Il 10 dicembre 1938 è Generale designato d’Armata e assegnato alla 2a. Partecipa in tale veste, nell’aprile 1941, alle operazioni contro la Jugoslavia, ottenendo in pochi giorni notevoli successi e mettendosi in luce come Comandante di grande capacità e chiarezza di visioni operative. Si guadagna per il complesso delle sue brillanti attività in Jugoslavia, la Croce dell’Ordine Militare di Savoia (OMS oggi d’Italia). Nominato dal 20 gennaio 1942 Capo di S.M dell’Esercito, il 29 ottobre seguente consegue la promozione al grado di Generale d’Armata. Il 2 febbraio 1943 assume l’incarico di Capo di S.M Generale. Con la caduta del fascismo viene riconfermato e lascia l'incarico solo il 18 novembre seguente (si assenta nei giorni cruciali scomparendo come tutti gli alti vertici dello stato nei giorni dell'armistizio). Il 31 luglio 1944, passa a disposizione del Ministero della Guerra e l'anno dopo viene collocato in congedo. Muore ad Alassio (SV) il 19 novembre 1958.

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