LA SECONDA GUERRA MONDIALE
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BATTAGLIONI DEL DUCE SIAMO NOI L'ELITE GUERRIERA CON LA EMME ROSSA 2a parte la prima parte è nelle schede nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/schede/eliteduce.htm |
Raggruppamento 3 gennaio in Russia |
(ex 63a legione (Csir Russia 1941) Tagliamento) |
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LXIII Btg. Udine (63a) | Dopo l’8
settembre viene ricostituito per breve tempo nella RSI
nella 1ª Legione "M" (T.Col. Marabini)
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LXXIX Btg. Reggio Emilia (63a) | Dopo
il primo anno di guerra (lug41 -giu-42 Csir) e la promozione a M, i
reparti entrano nel raggruppamento “3 gennaio” (estate del 1942). Solo pochi
elementi si salveranno nella rotta di Natale e andranno a ricostituire due nuovi Battaglione
per la Divisione
Corazzata M (vedi sotto). |
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LXIII Btg. a.a. R.E.I | (Regolari Regio Esercito) | ||
Gruppo Montebello in Russia con l'Armir |
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VI
Btg. Vigevano |
Combattono entrambi con la Sforzesca in Albania (legione Forni) meritando a fine conflitto (sett. 41) la qualifica M. Nell’estate del 1942 entrano nel raggruppamento “3 Gennaio”, col Novara. Solo pochi elementi si salveranno per andare a ricostituire i nuovi Battaglioni per la Divisione Corazzata M. | ||
XXX Btg. Novara. | |||
XII Btg armi acc. (a.a.) Aosta | Prese
parte con la leg. Monte Bianco, aggregata alla Taurinense, alla guerra
sulle Alpi Francesi. Raggiunse nel dicembre del 1940 l’Albania nel
raggruppamento Galbiati operando con le div. Acqui e Cuneo.
Nell’estate del 1942 il
reparto entra nell’raggruppamento “3 Gennaio” (Gr. Montebello). Solo
pochi elementi si salveranno per andare a ricostituire un nuovo
Battaglione per la Divisione
Corazzata M. |
la canzone http://www.ilduce.net/mp3.htm http://www.littorio.com/mvsn/camprus.htm milizia in Russia http://www.fiammacanicatti.it/multimediali/Fischia il Sasso.mp3 |
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Raggr. 23 marzo (in Russia con l'Armir dal 1942) |
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Gruppo Valle Scrivia ex Legione | |||
V Btg. Tortona | Sono schierati entrambi prima sulle alpi Francesi poi al confine orientale per la campagna Jugoslava dell’aprile 1941 (leg. Valle Scrivia). Decisa la trasformazione in M vengono rimpatriati e sottoposti ad un intenso ciclo addestrativo. Seguono la sorte del Raggruppamento 23 Marzo all’atto della ritirata di Russia e non vengono più ricostituiti. | ||
XXXIV Btg. Savona | |||
XLI Btg. (a.a.) Trento | Proveniente dalla legione C. Battisti svolge compiti presidiari aggregato alla Pistoia. All’atto della sua trasformazione in M entra nel gruppo Valle Scrivia. Dopo la ritirata di Russia viene ricostituito ed entra a far parte della Divisione Corazzata M | ||
Gruppo Leonessa ex Legione | |||
XIV Btg Bergamo (ex garibaldina) | Partecipano
entrambi come legione Leonessa alle operazioni sul fronte Albanese
aggregati alla div. Lupi di Toscana. Trasformati in Btg. M entrano nel
Raggruppamento 23 Marzo in linea con la Cosseria. Seguono le sorti degli
altri reparti nella ritirata e non vengono più ricostituiti |
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XV Btg. Brescia |
Mobilitato
presso la legione Vittorio Alfieri opera con gli alpini sul fronte francese.
Passa di presidio, con la Granatieri di Sardegna, alla città di
Lubiana. Segue per la trasformazione in M un intenso ciclo addestrativi
e viene aggregato alla Leonessa in partenza per la Russia. Seguono la
sorte degli altri reparti nella ritirata e non viene più ricostituito. |
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XXXVIII Btg. (a.a.) Asti | |||
Raggr. 21 Aprile in Jugoslavia dal 1941 | |||
VIII Btg Varese | Mobilitato presso la legione Cacciatori della Alpi, viene inviato in Albania nel Raggr. Galbiati a fine 1940. Come per altri il valore dimostrato in Albania gli valse la trasformazione in battaglione M. Nel novembre 1941 è di presidio in Jugoslavia, nella zona Fiume-Ogulin e vi resta fino al Gennaio 1943 quando con manovre segrete i vertici della Milizia cercano di farlo rientrare sul territorio nazionale. La scusa è la sfilata del ventennale della milizia e la proposta di sostituirlo fuori dai confini con altri reparti meno esperti. La manovra per rafforzare uomini fedeli al Duce non trova riscontro (avvallo) nello SM Italiano e il battaglione | ||
XVI Btg. Como |
viene destinato
in Albania dove se ne perdono le tracce l'8/9/43. Mobilitato presso la legione Alpina, viene inviato in Albania nel
Raggr. Galbiati a fine 1940. Come per altri il valore dimostrato in Albania gli
valse la trasformazione in battaglione M. Nel novembre 1941 l’unità
è in Croazia a Karlovac,
Ogulin alle dipendenze della Div. Celere poi della
Lombardia. E’ a Roma nella giornate del 25 luglio, ma non tenta alcuna
azione di forza. Viene ricostituito per breve tempo sotto la RSI nella I
legione M. |
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LXXI Btg. Faenza | Mobilitato
presso la legione Manfreda, rientra dall’Africa prima di un suo
effettivo impiego. Destinato alla Legione Giovanni delle Bande Nere
passa di presidio dalla Sardegna alla
Slovenia con l’intermezzo della conversione a M. Dal giugno 1942 è
con la divisione Granatieri in Slovenia impiegato nella lotta
antipartigiana. Dopo l’8 settembre se ne perdono le tracce.
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LXXXI Btg: Ravenna | Mobilitato
presso la legione Da Barbiano venne sciolto nei primi mesi del 1940 in Africa per essere poi ricostituito difesa
costiera o presidiaria. Destinato in seguito alla Legione Giovanni delle
Bande Nere passa di presidio dalla Sardegna alla Slovenia con l’intermezzo della conversione a M. Dal
giugno 1942 è con la divisione Granatieri e Lombardia in Croazia poi in
Montenegro con la Venezia nella lotta
antipartigiana. Dopo l’8 settembre se ne perdono le tracce. |
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LXXXV Btg: Massa | Mobilitato
presso la legione Apuana viene inviato in Albania aggregato in sequenza
a più divisioni. Dal novembre 1941 quando viene riconvertito in M è di
presidio a Zara
e impiegato in varie attività istituzionali e antipartigiane.
Dopo l’8 settembre se ne perdono le tracce. |
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Militi del battaglione speciale da sbarco dei Vigili del Fuoco |
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OPERAZIONE C3 MALTA | |||
Corpo d'Armata d'Aviosbarco | Gen. Kurt Student 7° div. Flieger Gen. Ramcke Div. Foglore Gen. Frattini 80 Div. Aerotrasportabile La Spezia Gen. Pizzolato |
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XXX C.d.A. Italiano | Gen. Vittorio Sogno Div. Ftr. Superga Div. Ftr. Livorno Div. Ftr. Friuli 10° Gruppo Corazzato Rgt. Ftr. Marina S. Marco Raggrupp. Camicie Nere da Sbarco |
immagine vigili del
fuoco tratta da Alessandro Mella Vigile del Fuoco |
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XVI C.d.A. Italiano | Gen. Mario Rossi (seconda ondata) Div. Ftr. Assietta Div. Ftr. Livorno Div. Ftr. Napoli battaglione VVFF |
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Raggruppamento Battaglioni da Sbarco | |||
I Gruppo | |||
XLIII Btg. Belluno | Mobilitato
presso la legione Piave, restò di presidio fino alla decisione di
trasformarlo in battaglione M da sbarco nel 1941. Il ciclo addestrativo
si intensifico per tutto il 42 fino a quando venne sospesa l'operazione
C3, sbarco a Malta*. (settembre 42). Nel novembre 42 viene inviato in
Corsica e l’8 settembre 1943 si batte contro i tedeschi. Viene sciolto
e conferito a reparti di fanteria. |
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LX Btg. Pola | Mobilitato
presso la legione Istria, restò di presidio fino alla decisione di
trasformarlo in battaglione M da sbarco nel 1941. Il ciclo addestrativo
si svolse come per gli altri in Toscana nelle coste alte a sud di
Livorno. Si intensifico per
tutto il 42 fino a quando venne sospesa
l'operazione C3, sbarco a
Malta*. (settembre 42). Nel novembre 42 viene inviato in Corsica e l’8
settembre 1943 si batte contro i tedeschi a Bastia. Viene sciolto e
conferito a reparti di fanteria.
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II Gruppo Console Santi Quasimodo | |||
XLII Btg. Vicenza | Mobilitato presso la legione Berica, restò di presidio fino alla decisione di trasformarlo in battaglione M da sbarco nel 1941. Il ciclo addestrativo si intensifico per tutto il 42 fino a quando venne sospesa l'operazione C3, sbarco a Malta*. (settembre 42). Nel novembre 42 viene inviato in Corsica e il gennaio successivo nella Francia Meridionale occupata come la Corsica dalle truppe Italiane. | ||
L Btg. Treviso | Mobilitato
presso la legione Trevigiana, restò di presidio fino alla decisione di
trasformarlo in battaglione M da sbarco nel 1941. Il ciclo addestrativo
si intensificò per tutto il '42 fino a quando venne sospesa
l'operazione C3, sbarco a Malta*. (settembre 42). Nel novembre
'42 viene inviato in
Corsica e il gennaio successivo nella Francia Meridionale occupata come
la Corsica dalle truppe Italiane.
Una parte dei fedelissimi dopo l' |
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X Btg. aut. Voghera | Mobilitato
prima presso la legione Montebello poi Valle Scrivia, viene aggregato
come autonomo con la Tridentina in Albania. Trasformato in M
venne mandato a rinforzare i GGFF sul Mareth. Si arrese il 13
maggio 1943 in Tunisia. |
Il Battaglione M "9 Settembre" si forma a Tolone (La Seyne) all'indomani dell'armistizio con circa 200 militi appartenenti al II gruppo di stanza in Francia dal gennaio 1943. Insediatosi a Teramo il 6 ottobre, potenziò l'organico con volontari abruzzesi. Qui avvicendò la 1ª Legione "M" nel recupero di prigionieri, in gran parte britannici, già nei campi 21-Chieti e 91-Avezzano. Poi per 4 mesi, con base a Civitella Roveto (AQ), cooperò alla sicurezza del retrofronte da Cassino ad Ortona e pure da Velletri a Cisterna, dove catturò paracadutisti USA nello sbarco di Anzio). Un quadro più ampio, fino alla sua fine, nella pagina l'Esercito Repubblicano
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XXIX Btg aut. Arona | Mobilitato presso la 29a legione raggiunge l’Albania nel dicembre 1940 ed opera nel Raggr. Galbiati. Rimpatriato e convertito in M raggiunse Spalato e varie località della zona costiera soggette all’Italia in cui operavano i partigiani di Tito. Nel febbraio 1943 è a Roma per il ventennale. La manovra segreta per rafforzare gli uomini fedeli al Duce, in caso di Golpe Bianco, non trova avvallo nello SM Italiano e il battaglione viene rispedito in Albania dove, dopo l’8/9, se ne perdono le tracce | ||
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DIVISIONE
CORAZZATA CC.NN. M |
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Gruppo Btg.Tagliamento ex 63° legione (estate 1943) | |||
LXIII Btg. Udine | LXXIX Btg. Reggio Emilia | Fanteria legionaria motorizzata | |
XLI Btg. a.a. Trento | 6 Sturmgeschutz III 75/48 artiglieria (semovente tedesco) | reparti logistici: MILIZIA DELLA STRADA (M.V.S.N. vedi sopra immagine) CCV GENIO- SANITA'- AUTOREPARTO - 228 SEZ. CC | |
Gruppo
Btg. Montebello |
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VI Btg. Vigevano | XXX Btg. Novara | Fanteria legionaria motorizzata |
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XII Btg armi acc. Aosta | 6 Sturmgeschutz III 75/48 artiglieria (smv tedesco) | ||
Gruppo corazzato (1/2 Btg) Leonessa | 12 panzer IV/G 75/48 (cp) | 12 panzer III/N 75/24 corto (cp) | |
Gr. Artiglieria Valle Scrivia | 24 cann. 88mm tedeschi | A questi reparti si doveva aggiungere come Reco esplorante il 18° Bersaglieri che non pervenne mai nei ranghi, a causa degli eventi armistiziali, finendo aggregato alla Ariete II. Checchè ne dicano molti storici c’e ne era a sufficienza per sgombrare i tedeschi da Roma e permettere un aviosbarco Alleato. Il giorno 9, mancando Carboni del CAM, Calvi di Bergolo il più anziano in servizio e l’unico che aveva in quel momento rapporti coi tedeschi aprì un tavolo di cessate il fuoco. Il ritorno di Carboni non cambiò nulla se non in termini di condizioni, condizioni che per i tedeschi valevano carta straccia come qualsiasi accordo. Il 16 settembre 1943 - Divisione ancora in armi - il Comando tedesco chiese la restituzione dei carri armati e di quasi tutto l'armamento pesante per destinarlo al fronte di Salerno. Risolto il problema di Roma l’11 settembre i tedeschi ebbero modo di scatenare a Salerno il 12 la controffensiva che per poco non ricaccia a mare gli alleati. Il 21 settembre 1943 ufficiali e legionari alla Caserma "Mussolini" di Roma decisero la ricostruzione della "Leonessa" come Gruppo Corazzato con mezzi italiani. | |
La componente Corazzata Leonessa dopo il 25/7, caduta del fascismo, si ridenominava Rgt fanteria carrista (panzergrenadiere-qualche autore dice 131° per il 131 andato distrutto in Sicilia) su comando, Gr. Leonessa e XIX Btg. Carri Medi italiani. Questo ultimo reparto, che qualcuno indica anche come XI (forse s'era persa una X per strada) era stato costituito nel maggio 43. Non risultano notizie in rete che il XIX fosse a Roma, salvo che le informazioni non si riferiscano alle 3 compagnie del 1° reggimento scuola dal cui deposito erano stati formati molti battaglioni. Salvo errori il 1° a Roma l'8 settembre non schierava M13 o M15/42. La scuola carristi impegna i tedeschi nelle giornate del 9 e 10 settembre 1943 per poi sciogliersi |
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Lo Stato Maggiore Esercito erano mesi (1943) che cercava di togliere dal territorio metropolitano le camicie nere, anche le più scadenti, specialmente quelle nelle vicinanze di Roma. Mentre c’era una guerra dichiarata quella che preoccupava di più era quella interna. Tutte le loro brighe avevano portato all’unico risultato della costituzione di una divisione corazzata sul modello delle Waffen SS, armata per giunta dai tedeschi a pochi chilometri da Roma. Quando le esercitazioni a fuoco diedero la misura della efficienza a cui era giunto l’addestramento, il panico si diffuse negli alti vertici militari a Roma. Panico che interessava comunque in maniera maggiore i cospiratori fascisti del 25 luglio che si stavano preparando. Lo SME da parte sua non poteva far altro che disporne strategicamente, si escludeva la Sicilia data per persa, in funzione antisbarco da qualche parte. Quella parte venne individuata nella penisola Salentina (Lecce), sufficientemente lontana da Roma e in posizione privilegiata per assistere a uno sbarco. La Centauro doveva lasciare le proprie posizioni intorno a Bracciano alla Ariete II. Il 25 luglio però la Centauro era ancora li. Un gruppo Ariete si era però gia dislocato anticipatamente (la Storta a mezza via fra Campagnano e la Capitale) fra Centauro e Roma. Il mattino del 25 come già detto i reparti delle Camicie Nere non si mossero per ordine di Galbiati Capo di S.M. della Milizia. Quando Badoglio annunciò "la guerra continua" gli unici cambiamenti alla Centauro furono la sostituzione di Lusana col genero del Re Calvi di Bergolo che assumeva dal 27 il comando. Del fatto che la Centauro poteva rovesciare le decisioni del 25 Luglio e aprire una guerra civile ne abbiamo pure detto. Il comportamento tenuto e la nuova situazione venutasi a creare cassarono l’ordine di trasferimento in Puglia per una nuova destinazione: Bagni di Tivoli. Il fatto che i legionari si fossero messi a cantare qualche canzonaccia, tipica da Marcia su Roma, diffuse il panico. Fu un susseguirsi di generali, pallidi per l'emozione che giungevano al Comando Divisione chiedendo angosciati se fosse in atto una ribellione. Furono rassicurati e rifocillati, ma il timore di un pericolo rimase e fece decidere allo S.M. una variante al percorso delle colonne, deviandole per Castel Giubileo, giacché sembrava rischioso far traversare Roma dalle CC.NN., soprattutto dal Gruppo dei carri armati Leonessa. Dopo il 25 luglio 1943 la Divisione fu ridenominata Divisione Corazzata Legionaria "CENTAURO" (qualcuno dice anche col numero 136 al posto del 134 che nessuno s'era ricordato appartenere alla GGFF che non aveva però mai visto la luce come divisione corazzata). Le camicie nere, tolti i fasci dal bavero, erano tutte su un reggimento tradizionale di fanteria su tre battaglioni (3 cp cd), i carri tedeschi nel Gruppo Leonessa su tre compagnie (si parla poi anche di un battaglione XIX Carri M, costituito in data 01 settembre 1943) e l’artiglieria del Valle Scrivia. Nei giorni dell’Armistizio la Centauro rimase immobile tenendo il piede in due staffe. I tedeschi la temevano perchè aveva ancora armi e carri tedeschi (vedi foto a fianco), gli italiani per lo stesso motivo. | |||
136a DIVISIONE CORAZZATA CENTAURO II (dopo il 25 luglio 1943) | http://www.anpi.it/patria_2003/04_05-03/31_33_Rossi.pdf Anpi: quelli che tradirono |
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18° Reco Bersaglieri | LXVIII Btg.cor. cp. Comando e 1a cp. blindata 4a cp moto | ||
Reggimento esplorante cor. | LXIX Btg.aa.cc. cp. Comando 5a cp smv 47/32 |
2a e 3a compagnia carri L 6/40 |
6a cp contraerea |