LA SECONDA GUERRA MONDIALE

 H O M E

Vai ai primi 100 anni di storia

       IMMAGINI

        MEZZI

         DIARI

        SCRIVI

8 SETTEMBRE - 4 OTTOBRE 1943

LA BATTAGLIA DI KOS 

e le vicende di Castelrosso

Da The South African Military History Society by Squadron Leader D. P. Tidy. Talk given on 14th December, 1967 http://rapidttp.com/milhist/vol012dp.html

Trovare testi italiani che parlino diffusamente di Kos è stato molto difficile, quasi impossibile. Per questo, e per far partecipe il lettore di come altri belligeranti vedessero la cosa, riporto una breve traduzione di una conferenza tenuta da un ufficiale alla Società di Storia Militare del Sud Africa. Premetto che sull’argomento è stato pubblicato un libro “Churchil’s Folly" – Le follie di Churchill che così si presentava Leros and the Aegean – The last great British defeat of WWII” L'ultima grande sconfitta inglese della 2a guerra mondiale

  PREMESSA

Nei capitoli sull'8 settembre abbiamo conosciuto spesso la sorpresa e il disagio di apprendere all'ultimo momento le reali intenzioni del Governo Badoglio. Lo sapevano gli alleati, lo sapevano i tedeschi gli unici che non lo sapevano erano gli italiani. Nell'Egeo almeno in quello lontano del Dodecanneso lo svolgimento delle cose ebbe una variabile. Ce lo dissero direttamente gli inglesi, a voce, di persona (come nel caso di Kos e Lero dagli uomini delle unità speciali inglesi SBS LRDG vedi schede) chi dice anche prima dell'annuncio di Badoglio (Prima della data dell’8/9 un gruppo scelto di questi uomini era sbarcato per prendere accordi coi comandi italiani. La reazione era stata positiva, ma le indecisioni successive hanno portato quasi 35.000 uomini delle truppe italiane a Rodi a consegnare intatti porti e aeroporti. da un testo inglese ). Ciò non toglie che i tedeschi lo sapessero da tempo e da tempo, dal 25 luglio, avessero preso le loro contromisure. Già dal mattino del 7 settembre qui si intercettavano messaggi classificati «Absolute priority», diretti ai comandi navali di Cipro, dal tono molto preciso:

Base Two. Last night, September 6th, Italy signed complete surrender with our Supreme Command! Stop every military action against Italian Navy stop. Reply in case of attack! Next touch we will let you know all steps to be performed».

Gli operatori di turno misero subito in funzione la doppia registrazione e attesero le ulteriori trasmissioni dei messaggi con una certa trepidazione. La stazione continuò a intercettare in ogni direzione ed alle ore 09,00 il Ten. Tipovich attraverso l’interfono poteva comunicare che anche i tedeschi avevano intercettato lo stesso messaggio e già lo stavano ritrasmettendo in chiaro ai loro comandi di Heraclion (Creta) per la terraferma e noi li intercettavamo. L’unico dubbio per i tedeschi era la data, meglio l'ora, del cessate il fuoco.

Con la caduta del Duce, Winston Churchill cerca l'opportunità di aprire un nuovo fronte nel Mediterraneo orientale o nei balcani per bilanciare e alleggerire la pressione tedesca su Stalin. Da parte loro i tedeschi non vogliono Aerei Inglesi sui campi petroliferi romeni e una Turchia contro. Scopo invece non secondario degli Inglesi attirare i neutrali Turchi, da sempre filo germanici, al loro fianco effettivo. Rigettato dagli Americani perché considerato poco attuabile (il piano) venne portato avanti dapprima dagli uomini dei reparti speciali inglesi che ben presto rimasero senza copertura aerea. Avranno quindi di fronte una delle migliori unità tedesche, i parà della Brandenburg. Uomini e materiali vennero sacrificati in quei due mesi e mezzo di operazioni con l’unico risultato di lasciare ai tedeschi l’Egeo fino al 9 maggio 1945.

  Il governatore Campioni e il capitano di Fregata Spigai vennero subito informati. Tutta la notte del 7 Settembre fino alle ore 06,00 del mattino seguente (8) la maggior parte dei centri radio alleati del Mediterraneo si tennero in contatto fra di loro ripetendo il messaggio. Il Governatore Campioni confuso e frastornato non sapeva che pesci prendere di fronte al mutismo reiterato del Comando Supremo. A pochi metri aveva la divisione meccanizzata tedesca Rhodos armata di carri Tigre. A mezzogiorno dell’8 alla mensa ufficiali dell'Aeronautica a Rodi a cui facevano anche capo gli ufficiali della Luftwaffe del X CAT (Corpo Aereo Tedesco) non si fecero vedere. Il segnale era forte e preciso. Per inciso era saltata anche la colazione !!!. Chi voleva capire capisse. Alle 13,00 il giornale radio diede la comunicazione che alle 20,00 ci sarebbe stato un comunicato straordinario del Maresciallo Badoglio !!!. I tedeschi come facevano di solito spostando pedine di qua e di là (dicevano sempre di essere in esercitazione), avevano occupato tutti i punti chiave, circondato l’aeroporto e disarmato le guardie. In questo frangente un ordine discutibile prevedeva che un ufficiale italiano per sistemare la cosa andasse al loro comando per persuadere !! il Comandante a lasciare l’aeroporto e a restituire le armi alle guardie !!!. Saltiamo all'Isola di Kos

Alle 04,30 del 3 ottobre ha inizio l'invasione di Kos. Da mezzogiorno, 1.200 tedeschi, bene armati con artiglieria e mezzi leggeri erano a terra. I bombardieri Ju 87s in breve piegano la difesa. Il convoglio principale, che era stato attaccato dagli inglesi dall'aria, era costituito da 7 trasporti, 7 mezzi da sbarco, e numerosi caicchi (battelli locali). Gli sbarchi principali avevano avuto luogo a Marmari ed a Tingachi (nella parte nord centrale dell'isola) e alla Baia di Camare (sud-ovest) con altri minori a Forbici e Capo Foco (N.E e S.E. dell'isola). I paracadutisti a sud e ovest di Antimachia, l’aeroporto. Alle 12,00 avevano già preso terra 1.500 uomini sotto il comando del Sadico Tenente Generale Friedrich Wilhelm Mueller. Mueller verrà impiccato ad Atene nel '47 per gli eccidi di Creta, per i 103 ufficiali italiani di Kos e per i 12 di Lero. Il piano originario, chiamato Leopard, integrato dalla successiva cattura di Lero è anche conosciuto come Taifun. Alle 13,30 prendeva terra un’altra piccola unita di forze speciali, il Reggimento parà Brandenburg (vedi sotto a sinistra.

Men and material were sacrificed in three months of operations which ended in a British defeat and with the Aegean under German occupation until the end of the war.

I reparti speciali inglesi all'assalto delle isole http://www.nzetc.org/tm/scholarly/tei-WH2-1Epi-c4-WH2-1Epi-l-3.html 
il porto di Bodrum capolinea delle fughe http://www.nzetc.org/tm/scholarly/WH2-1Epi-fig-WH2-1Epi-l019b.html#name-016500-1

Hie Gut Brandenburg Alle Wege

  La situazione si fece critica per gli inglesi dopo le 18,00. Il Durham ha lottato selvaggiamente per coprire la città, il porto ed il campo d'aviazione di Kos. A 05,45 del 4 ottobre la situazione era ormai prossima al collasso dopo il bombardamento di Camare. Anche molti italiani combattevano con gli inglesi nonostante fossero come dicono loro (They were ill-trained and ill-equipped, disillusioned by events and tired. This was war; boredom, fear, disillusion and tiredness). Il peso della lotta è caduto quindi sulla guarnigione inglese forte si di 1.600 uomini, ma di cui solo 1.115 combattenti ( 880 esercito e 235 RAF). La forza totale tedesca alla fine viene calcolata in 4.000 uomini. A questa deve essere aggiunta la superiorità aerea e le difese sorpassate dell'isola. Alle 6 i combattimenti si spensero. Gli inglesi avevano tenuto Kos per soli 20 giorni. La maggior parte degli inglesi e tutti gli italiani vennero fatti prigionieri.

The SS shot 90 Italian officers for daring to take up arms against their former ally (In realtà più di 100 ufficiali italiani vennero giustiziati dai tedeschi per tradimento.

A German communique of 5th October reporting the cessation of hostilities on Kos gave the number of prisoners taken as 600 British and 2,500 Italians, with more Italians coming in.Un certo numero di inglesi riesce a fuggire nelle isole vicine e viene soccorso dallo SBS (Special Boat Squadron). Fra i soldati regolari anche 130 uomini del LRDG.

(l’estensore dimentica che a Rodi c’era una divisione meccanizzata tedesca, che la missione venne definita l’ultima follia di Churchill (è quindi sbagliato dire - This alone should have been enough to persuade Middle East Command to call the whole thing off, but with the promise of American assistance it was decided that the show must go on), gli americani non diedero mai il loro appoggio materiale se non morale.
All’inizio tutto era andato bene. Una forza SBS e i parà del 11° era atterrata sull’isola prendendo di sorpresa uno dei due campi d'aviazione necessario per poter nel caso riprendere Rodi. La reazione tedesca non si fece attendere creando intorno alle isole un cerchio di ferro e fuoco. 362 aerei vennero messi a disposizione. Agli inglesi alla fine ne rimasero solo 7. Il LRDG era stato inviato all'isola di Calino all'inizio della campagna. Il Middle East Command si rendeva ora conto dell’azione arrischiata messa in piedi in fretta e furia. Il progetto originario prevedeva una divisione (per coprire tutte le isole) e alla fine ci si ridusse a una brigata. I tedeschi in combattimento sono cosa diversa dagli italiani incostanti e di chi non sente l’impegno. Leros era il prossimo bersaglio sull'elenco tedesco. Il 6 ottobre venne avvistato un convoglio tedesco. Il pronto intervento di quattro cacciatorpediniere mise fuori gioco 8 delle navi. Per ora Lero era salva.

Brandenburg evolved out of the Abwehr’s 2nd Department, and was used as a commando unit during the first years of the war. Initially the unit consisted mainly of former German expatriates fluent in other languages. Until 1944 it was an OKH unit rather than a unit of the regular army (Heer). The unit steadily expanded until it was reallocated to the Großdeutschland Panzer Korps to be used as a frontline combat unit. The Brandenburgers, under command of Leutnant Langbein, landed at night on the southern coast of the island, and quickly subdued the beach defenses, controlled by Italian troops. The unit then advanced to the town encountering no resistance, and began clearing the town. After investigating several caves, the unit discovered a stash of alcohol. Many of the men indulged themselves with a few drinks. After nightfall, Langbein realised that the alcohol had made his men tired and dulled their alertness. He secured a stock of Pervitin, a stimulant (Drug), and administered it to his men. Mixed with the alcohol, Pervitin created a sense of controlled rage among the men, and when the British and Italians attacked later in the evening, the Brandenburgers repulsed them with ease and assaulted and captured the British and Italian positions, linking up with the Fallschirmjägers and securing the island.  

Castelrosso, Kastelorizo, Meghisti

Questa è una piccolissima isola, geograficamente neanche dell'Egeo "Greco" (molte isole sono più vicine alla Turchia da cui si vedono chiaramente) acquisita dall'Italia dopo la Grande Guerra. La popolazione anche qui però è "prevalentemente" greca. Contesa nei secoli da Cavalieri dell'Ordine degli Ospitalieri (o Cavalieri di S. Giovanni) e dai Veneziani. I Gran Maestri dell'Ordine usarono Castelrosso come sede di esilio e punizione e vi inviavano i cavalieri che avevano violato le regole dell'Ordine. Passata definitivamente sotto controllo ottomano o turco, vi rimase per secoli senza nessun problema particolare di convivenza fra maggioranze greche  e minoranze mussulmane raggiungendo un certo benessere (era scalo per la sicura navigazione sotto costa) e una popolazione di ca. 20.000 persone !!! (solo così si spiega il numero di chiese, moschee e monasteri come al testo sottostante). La rivoluzione turca e il conflitto in atto con le potenze alleate dell'Intesa coinvolge, anche se inspiegabilmente, la turca Castelrosso che subisce un cannoneggiamento dalla vicinissima costa turca. Gli abitanti inermi vengono allora soccorsi dalla Marina Militare Francese che invia qui stabilmente la corazzata "Jeanne d'Arc".  La base servirà poi per la campagna del 1917 nel vicino mediooriente (Allenby e Lawrence) che porterà la Siria a diventare una colonia Francese. Terminata la guerra l’importanza di Castelrosso decade e decade anche per gli inglesi che si sono impadroniti definitivamente di Cipro. L’unica nazione che può sostituirsi ai Francesi è l’Italia che da Rodi può amministrarla. L'Italia accetta volentieri di integrare anche Castelrosso nel preesistente possedimento delle Isole Italiane dell'Egeo e il passaggio di sovranità viene sancito con il trattato firmato a Sèvres nel 1920 reso operativo il 1° Marzo 1921. Non ci sono particolari problemi politici, esclusa la pedanteria fascista, fino al 1941. Problemi economici si, come nel resto del mondo in seguito alla crisi del ’29. La pesca delle spugne perde valore e molti pescatori emigrano verso Australia, USA, Brasile, Egitto alla ricerca di migliori condizioni. La sicurezza inglese (Rommel è appena sbarcato in Libia) di riprendersi l'Egeo e la Grecia porta ad una invasione dell’isola che si risolve in un disastro dopo una prima breve fase di occupazione. Gli Inglesi abbandonano Castelrosso il 28 Febbraio 1941.

La tranquillità sull'isola, però, non resiste a lungo. Con l’armistizio l’Italia deve accettare l’occupazione inglese, dove questa è possibile e anche per i tedeschi che continuano la guerra questa isola è l’ultimo dei problemi. C’è qualche problema per l’occupazione perché gli inglesi si presentano di notte e una fucilata non gliela toglie nessuno. Per i pochi abitanti civili la vita grama continua anche se d’ora in poi i rischi aumentano. "Long road to Leros, Londra, McDonald and Co. LTD, 1945", redatto dal giornalista L.M.Gander, unica testimonianza diretta non italiana parla di cinque attacchi in tre settimane e l’emissione di una ordinanza di sgombero della popolazione non indispensabile. Le case con i preziosi tappeti e opere d'arte, vengono abbandonate dagli isolani con l'assicurazione del comando inglese che saranno vegliate e custodite affinché, al loro ritorno, gli abitanti le trovino tali e quali. Non succederà. Preziosi tappeti orientali abbelliscono, tutt'oggi, i soggiorni di case popolari nell'Essex.

Traduzione di Long Road to Leros... : Ho avuto una accoglienza amichevole dal colonnello ME Rüffer, un artigliere, che mi ha raccontato la storia della occupazione di Castelrosso. Il 10 settembre (ndr.1943 siamo alla resa “obbligata”) due motonavi con 60 uomini si avvicinarono all'isola e all’incirca alle 2 le sentinelle italiane spararono alcuni colpi di fucile, ferendo leggermente un tenente della marina, ma due uomini scesi a terra in una piccola barca furono in grado di assicurare la consegna formale dell'isola. La Union Jack (la bandiera inglese) fu issata sul vecchio Castello (di pietra rossa) situato a circa a 150 piedi (50 metri).d’altezza.  Anche se disposti ad arrendersi agli inglesi, gli italiani non erano altrettanto espansivi verso i francesi per vecchie ruggini e quando uno "sloop" francese arrivò al largo dell'isola alcuni giorni dopo, il comandante italiano minacciò di sparargli. Un "incidente" è stato scongiurato dall'aiutante di campo inglese, che ha prontamente tagliato il filo del telefono tra la sede del Comandante e la sua batteria costiera, rendendo così impossibile per lui di dare l'ordine di sparare (è un caso abbastanza raro, ma non l’unico che agli italiani vengano lasciate le armi o l’utilizzo di esse a così pochi giorni da l'armistizio: trattandosi di artiglieria costiera come successivamente a Lero, gli inglesi ritennero che gli italiani fossero  più  preparati ed esperti nell’uso di tali armi nazionali). Quando gli inglesi arrivarono trovarono una popolazione che contava circa un migliaio di persone, anche se c'erano le case per quattro volte quel numero in più una moschea, una cattedrale, quattro chiese e monasteri, circa sei,  per lo più in rovina. Questa curiosa e dimenticata piccola isola si trovava nella stessa relazione alla Grecia che le isole della Manica (Channel's Islands, ex ducato inglese di Normandia) con la Gran Bretagna (vuol dire che Castelrosso è vicino alla Turchia come le isole inglesi sono vicine alla Francia). Era considerato un luogo mirabile di pensionamento, e gli abitanti vivevano delle rimesse degli emigrati (pescatori) in Australia. Solo una piccola area si prestava alla coltivazione, e c'erano settantotto aziende agricole su versanti terrazzati, con viti e ulivi. C'erano solo due civili italiani sull'isola, il postino e il maestro.

  Dal libro Long road to Leros di L.M.Gander (traduzione a fianco)....... I had a friendly reception from the O.G, troops, Lieutenant-Colonel M. E. Ruffer, a gunner, who told me the story of the occupation of CasteIrosso. On September 10 two motor launches containing sixty men approached the island at about 2 a.m. Italian sentries fired a few rifle shots, slightly wounding a naval lieutenant but two men who went ashore in a small boat were able to secure the formal surrender of the island. The Union Jack was run up to the old Red Castle, situated on a 150 foot eminence, from which the island is named. Though willing to submit to the British, the ltalians did not relish the French, and when a French sloop arrived off the island some days later, the Italian Commandant threatened to fire on it. An "incident" was averted by the British Adjutant, who promptly cut the telephone wire between the Commandant's headquarters and his coastal battery, thus making it impossible for him to give the order to fire. When the British invaders arrived they found that the population numbered about a thousand, though there were houses four times that number plus a mosque, a cathedral, four churches and about six monasteries, mostly half-ruined. This curious, decaying, forgotten little island, though ltalian owned, stood in the same relationship to Greece as one of the Channel Islands to Great Britain. lt was considered an admirable place of retirement, and the inhabitants inc1uded many remittance men supported by successful fish-shop keepers in Australia. Only a small area lent itself to cultivation, and there were seventy-eight agricultural holdings on terraced slopes, green with vines and olive-trees. There were only two ltalian civilians on the island, one the postmaster and the other the schoolmaster.

Spezzoni tratti da http://castelrosso.150m.com/armistizio.htm  il sito migliore sull’Isola per la vicenda del cannoneggiamento. …..
Probabilmente il giorno 15 succede un grave incidente sul quale non abbiamo però precisa documentazione. Un Ct. francese era entrato in porto e un marinaio buttatosi a nuoto era giunto in banchina, aveva ammainato la bandiera italiana e se l'era portata a bordo. Ne era derivata un'immediata violenta agitazione del presidio italiano che si era dislocato spontaneamente a posto di combattimento. Il nostro Comando interviene subito e, mediante i buoni uffici del Comando inglese, la bandiera viene restituita. da quel giorno però la bandiera italiana non è stata più alzata.
 

Dal libro di Angelo Martelli - Una sigaretta sotto il temporale - ... Con un colpo di mano due incrociatori inglesi provenienti da Suda sbarcarono alcuni commandos e, senza colpo ferire fecero prigionieri i 16 italiani (25/2/1941). Golia aveva divorato la mosca, e non si attendeva certo un tentativo da parte Italiana di recupero dell'Isola. Cominciò invece l'aviazione della base di Rodi (su ordine del Generale Ettore Bastico Governatore Generale del Dodecaneso). I piani del comando di Rodi prevedevano un successivo attacco alle postazioni britanniche situate sul Monte Aulonia e sul Monte Vigla, dove era situato un antico Monastero (stipato di soldati italiani catturati dall'incursione inglese) prendendo di mira il castello e nei giorni seguenti le navi ormeggiate per una eventuale fuga. Il 28 Febbraio le forze italiane si ripresero l’isola prospettando per le imprese dei commandos una radicale trasformazione dopo ripetuti fallimenti. Eroe della giornata e per il popolo il Capitano di Vascello Francesco Mimbelli comandante del CT Lupo. .... Mimbelli, una bella figura di ufficiale per il quale noi ragazzi di Lero sentivamo un senso di soggezione e di rispetto; era il simbolo del coraggio, fiero, sempre a testa alta .. il caccia Lupo si lanciò in mezzo a due grosse sagome nere e silurò; il Fiji (incrociatore inglese) fu colpito da due siluri e si inclinò paurosamente su un fianco; anche l'altro fu messo fuori combattimento. ..gli inglesi a terra si ritirarono all'interno dell'isola e con la luce del giorno vennero fatti prigionieri..

Riconquista di Castelrosso

  Il pericolo maggiore a Castelrosso quindi non erano più i tedeschi (che una capatina la facevano sempre) ma gli inglesi. Nell’estate del 1944, nessuno riuscì mai a spiegarselo, saltò per aria e bruciò l’intero quartiere benestante di Kavos. Che saltasse per aria nessuno però lo testimoniò mai. Sull'incendio, gli Inglesi forniscono poche informazioni asserendo che alcuni fusti di fuel (nafta) sarebbero caduti accidentalmente, appiccicando il fuoco casualmente ma espandendosi poi all’intero paese. Che gli inglesi volessero fare piazza pulita delle case per avere a disposizione una futura Suda? o volessero coprire i furti nelle case?. Ma dopo andò anche peggio. All’atto del rientro da Porto Said la nave che trasportava i Castelrossini internati prende inspiegabilmente fuoco. Prima che i soccorsi marittimi giungano in alto mare, molti passeggeri erano ormai morti nel rogo o annegati. I restanti naufraghi vengono raccolti dalle scialuppe di salvataggio, pur contenti di aver salva la vita, ma privi di qualsiasi altro bene. Senza casa, senza averi, senza mezzi di sostentamento, Castelrosso è ormai invivibile e il governo Inglese offre ai sopravvissuti la possibilità di partire per l’Australia dove oggi ormai la loro etnia è maggioritaria fra gli immigrati. A Castelrosso quando arrivano le macchine da presa del pluripremiato “Mediteraneo” vivono poco meno di 250 persone !!!. Il successo del film italiano salverà l’isola che ritorna turisticamente fra le più prestigiose e intatte. In margine alla vicenda bellica c’è da annoverare anche il coraggio di Anastasia Arnaoutoglou, maestra, che salva da una esecuzione sommaria inglese, nel 1941, un marinaio italiano. Per questo atto la maestra venne ufficialmente decorata dal re con la Medaglia d'Argento al Valor Militare. I greci ignorano il fatto come hanno ignorato tante altre cose.

Per saperne di più: Castelrosso oggi http://www.pbase.com/photo_mau/kastelorizo

    http://www.leros.org/lerostouristhttp/roadleros.pdf  -  http://www.ilpostalista.it/sirotti/sirotti11.htm

INDIETRO

  Via da Castelrosso: una famiglia dall'Australia http://www.ozgenealogy.info/genealogy/histories/cassie3.htm