LA SECONDA GUERRA MONDIALE

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GOLDEN SQUARE

La rivolta irakena del 1941

Il teatro Irackeno con le pipeline

  “Hitler cast away the opportunity of taking a great prize for little cost in the Middle East.” Churchill
  A look at Germany’s Iraqi campaign, or ‘non-campaign’, does provide some indication of what was unfolding in Berlin, as far as strategic and ideological priorities were concerned. Of note, the coup, functioning as a ‘prism of history,’ will enable the reader to view the divergence of attitudes within the German government in regards to the nature of future Nazi policy towards Great Britain and the Soviet Union. It could be argued that Iraq proved to be an ‘eleventh hour’ opportunity by a certain cadre of high-level German officials, led by Foreign Minister, Joachim von Ribbentrop, to sway their superior, Adolf Hitler, from an impending invasion of the Soviet Union

The Mufti

   

….Temendo di essere arrestato dagli inglesi, verso la fine del 1940, Amin al Husseini, il Muftì di Gerusalemme, decide di fuggire in Iraq e di muoversi per conto proprio, utilizzando il denaro che nel frattempo gli è stato inviato dall'Abwehr. Grazie a queste risorse, egli inizia a sostenere il partito nazionalista iracheno di Rashid Ali al-Kaylani (che, tra l'altro, controlla buona parte dell'esercito), fortemente avverso agli inglesi e agli ebrei. E la Mesopotamia diventa così il banco di prova dell'organizzazione messa in piedi dal Muftì con i marchi tedeschi. Rashid Alì, che sta aspettando il momento migliore per scatenare la rivolta anti-inglese, accoglie Husseini come un fratello e lo nasconde in un rifugio segreto, consentendogli di operare indisturbato. Tra la fine del '40 e l'inizio del '41, molti funzionari iracheni stabiliscono rapporti di segreta cooperazione con l'ormai fantomatico Muftì che, con molta abilità, continua ad eludere le ricerche della polizia e dell'esercito inglese presenti anche in Iraq. Nell'aprile 1941, il Movimento rivoluzionario di Husseini si consolida, iniziando, tra l'altro, a ricevere sovvenzioni in denaro anche da dall'Italia, dall'Arabia Saudita e dall'Egitto. Nel suo rifugio segreto sotterraneo (situato, sembra, tra Baghdad e Mosul), protetto dai compiacenti militari iracheni, il Muftì conduce una vita piuttosto agiata. Egli dispone, infatti, di un attrezzato ufficio dotato di linea telefonica, di una potente stazione radio, di servizi e di un ampio magazzino zeppo di armi, munizioni, viveri e medicinali. Assieme a lui lavorano almeno una dozzina di collaboratori fidati ed altrettante guardie del corpo, quasi tutte provenienti dall'esercito iracheno. Nella primavera del 1941, Rashid Alì, sostenuto dall'esercito nazionale e dalle cellule di Husseini, dà inizio alla sommossa antibritannica. Rashid Alì obbliga il primo ministro iracheno, il filo-inglese Nuri Said Pasha, a dare le dimissioni; dopodiché ordina alle sue truppe di chiudere i rubinetti delle lunghe condotte che collegano i campi petroliferi mesopotamici al porto di Haifa e di circondare le scarsamente presidiate basi dell'aviazione e dell'esercito inglesi. Contemporaneamente, il Muftì lancia, per radio, la jihad (la guerra santa) contro l'Inghilterra. Alberto Rosselli  http://www.storiain.net/arret/num73/artic2.asp

  La Germania di fine 1940 non aveva impellenti bisogni energetici (ricordiamo che aveva fonti carbonifere illimitate e schiavi per estrarre il carbone). Le grandi campagne non erano ancora iniziate e quello che si ricavava (petrolio) ora dalla Romania e dal processo di sintesi di Bergius (in aggiunta alle scorte) le bastava. Le prospettive e i piani però prevedevano ben altro. La politica accentratrice di Hitler monopolizzava le decisioni al continente, tanto da precludergli qualsiasi visuale strategica più ampia. Il suo obiettivo immediato era mettere le mani sull’Urss, sul petrolio del Caucaso, sul grano Ucraino e sulle miniere degli Urali. In un secondo tempo, in un futuro prossimo, con più forza liberarsi dell’Inghilterra a cui ora aveva rinunciato. Tutto quanto riguardava l’Off Europe era lasciato agli uomini degli esteri, ai diplomatici di Joachim von Ribbentrop, a patto, beninteso, che le loro iniziative non andassero contro l’orientamento, le linee generali del Terzo Reich. Tedeschi e inglesi si erano già scontrati nel medio oriente ai tempi di Lawrence e il motivo lo sapevano tutti era il petrolio arabo. Discorso accantonato ma non chiuso per gli uomini di Ribbentrop. Gli inglesi avevano indubbiamente avuto successo nel creare piccole nazioni arabe anziché una grande difficilmente controllabile. Siria, Libano, Palestina, Giordania, Iraq potevano essere gestite singolarmente con un dispendio minimo di uomini. Hitler aveva dato il proprio assenso a destabilizzare l’aerea e impadronirsi del petrolio ma la riteneva una priorità secondaria da non realizzare a qualsiasi prezzo. Dopo il mandato scaduto nel 1930, l’Inghilterra era riuscita ad ottenere comunque libera circolazione di uomini e capitali (controllavano i pozzi comprati dagli italiani) e 2 basi aeree, una a Shuaiba vicino a Bassora e l’altra ad Habhaniya a 90 km. dalla capitale. Quando il 10 maggio 1940 scoppia la guerra vera, i tedeschi fanno fagotto dall’Iraq, perché sono nel mirino degli agenti segreti inglesi. Il lavoro paziente di infiltrazione che puntava al sentimento nazionalista e indipendentista Irakeno aveva però dato i suoi frutti. La relativa finestra si apre nell’aprile del '41 quando Rommel travolge gli inglesi e cade la Grecia con tutte le isole (Creta esclusa). Bisogna specificare che la Siria e il Libano sono in mano ai francesi "collaborazionisti" di Vichy che seguono il vento delle fortune tedesche. Un piano, che l’OKW ha per tutto, qui manca. Gli iracheni fanno come Mussolini, agiscono senza coordinare idee e mosse fiduciosi di far fuori quei pochi e male armati inglesi in fuga su tutti i fronti. Ma Hitler ora non può distogliere la sua attenzione dal confine con la Russia che sta per attaccare, attacco che dovrà posporre di un mese per correre in aiuto di Mussolini in Grecia. Non può lasciarsi alle spalle una Jugoslavia in fiamme e una Grecia in guerra. I suoi strateghi lo hanno però avvisato che i ritardi verranno pagati nell’inverno russo come in effetti avvenne. Ma il 1° aprile 1941 Rashid Ali al-Kaylani bruciando i tempi s’impadronisce del potere a Bagdad e depone il reggente.

Cosi un testimone nel 1936: “Il rendimento del solo pozzo n. 1, sull’anticrinale chiamato di Kirkuk, gettò fuori una formidabile tromba di petrolio di 12.000 tonnellate giornaliere che inondò il territorio… In tutto a Kirkuk furono perforati 42 pozzi il cui “rendimento sorpassava talmente i bisogni che venne deciso di far lavorare soltanto 15 pozzi. Essi forniscono i 4 milioni di tonnellate annue che gli oleodotti inglese (lungo 750 km) e francese trasportano rispettivamente a Haifa  e a Tripoli di Siria.” (oggi Libano).

     
  "The Jews are yours" "Prendetevi gli Ebrei"

Apparently the coup was in great part the initiative of the Grand Mufti of Jerusalem, Haj Amin El Husseini. Husseini had fled the wrath of the British in Palestine, where he was wanted for his central role in the Palestinian "Arab Revolt." The Mufti had visited the German Consul General, Dohle, in Palestine on July 21, 1937, and is thought to have been in the pay of the Germans since that time. He is reputed !! to have met Adolf Eichmann in Palestine, when Eichmann had traveled there (in September or October of 1937) with another SS officer, Herbert Hagen, to investigate the possibility of deporting German Jews to Palestine (molto dubbio).. Husseini wrote in his memories: Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: "The Jews are yours".

     

Rashid da Hitler

  Una proposta israeliana Vaad Leumi (Jewish national council in Palestine) di uccidere il Muftì venne dapprima rifiutata poi accettata da Churchill nel novembre del 1940. According to a different account, it was David Raziel, imprisoned leader of the Jewish Irgun underground, who himself proposed the plan, writing from his jail cell. In maggio, i membri dell’Irgun (David Raziel ) rilasciati, filtrarono in Iraq per mettere a segno il loro piano. La missione fu abbandonata quando Raziel venne ucciso durante un bombardamento tedesco.

Lawrence scrisse una lettera nel 1920 al Sunday Times protestando per la ferocia dell'occupazione «benevola» degli inglesi in Iraq, che aveva preso la piega sbagliata. «Il nostro governo è peggiore del vecchio sistema turco. I turchi avevano nelle loro forze armate 14.000 coscritti locali, e uccidevano una media annuale di 200 arabi per mantenere la pace. Noi abbiamo 90.000 uomini, più aeroplani, autoblindo, cannoniere e treni blindati. Nella rivolta di quest'estate abbiamo ucciso circa 10.000 arabi.... Per quanto tempo permetteremo che milioni di sterline, migliaia di soldati imperiali e decine di migliaia di arabi siano sacrificati per difendere un'amministrazione coloniale che non può beneficiare nessuno tranne che i suoi amministratori?».

     

A second group of British troops landed at Basra on April 28, and the Iraqis protested. On the evening of April 29

  Manderò a Rashid Ali delle armi di prima qualità -esclama Hitler euforico, alla notizia del colpo di stato nell’Iraq. Ma è soltanto il 6 aprile che la Wehrmacht muove contro la Jugoslavia e la Grecia, e Rashid Ali, che nel frattempo si è basato unicamente sui successi di Rommel nel deserto libico per intraprendere la sua azione, china il capo quando l’ambasciatore inglese Cornwallis gli annuncia che il porto di Bassora deve essere pronto ad accogliere un forte contingente di truppe indiane, che attraverseranno l’Iraq per raggiungere la Palestina (una scusa per metterlo alla prova). Il trattato del 1930 parla chiaro, e qualsiasi governo dell’Iraq - dice Cornwallis - è tenuto a rispettarne le clausole. Ma il contingente indiano si limiterà ad attraversare il Paese, come è consentito dal trattato, o viene per occuparlo stabilmente?. Rashid Ali conviene che le truppe scendano a Bassora solo come scalo tecnico per riprendere subito il viaggio per la loro destinazione. La scusa di Wavell è ancora quella di parare gli attacchi tedeschi in Grecia e in Libia, ma il fine primario è e resta quello di rovesciare Golden Square e di ricondurre al potere il reggente filobritannico. Rashid Ali protesta ma non passa a vie di fatto scoprendo la sua debolezza di comando. Le sue parole non servono a impedire un secondo sbarco a Bassora.
, about 9,000 troops of the Iraqi army surrounded the RAF air base at Habaniyeh and the next day the Iraqis ordered that no flights were to take off. However, the Iraqis had insufficient force. The move was instigated by the "Golden Square" officers. Rashid Ali himself apparently wanted to avoid antagonizing the British and wait for supplies from the Germans.   Il 30 aprile Rashid Ali rompe finalmente gli indugi……
Raschid Ali had already asked the Italians for military aid at the end of March, and likewise, Hitler decided on April 10 to send military aid to the Iraqis. However, the shipments took several weeks. The German foreign office got a report from General Keitel of a large shipment, including, for example, some 15,000 rifles and about 800 machine guns. Arms were shipped from Saloniki and through Turkey and Syria. The shipments from Syria were sent as a consequence of the agreement between the Vichy leader Darlan and Hitler as to general collaboration between Vichy and Germany. In the same agreement Vichy also agreed to allow German aircraft to base and stage through Syria on their way to Iraq (Mossul), though there would be some pretence involved, so that the Vichy government could plausibly deny to Britain that it was assisting the German war effort. The French also rationed German fuel supplies, and as the Luftwaffe was unable to obtain fuel from Persia or elsewhere, this hampered their effectiveness.

  Uno dei primi provvedimenti del nuovo governo irakeno fu quello di deviare il petrolio (Pipeline, linea tratteggiata nella piantina, allo snodo di Habbanya) verso la Siria togliendolo al porto di Haifa, controllato dagli inglesi. Il greggio, ora dirottato in Siria, poteva essere lavorato e reso disponibile per gli aerei tedeschi che usavano benzine avio speciali (ma anche esportato verso l’Italia). Il contingente inglese nei pressi di Habbanya (Blindo e vecchi aerei) viene attaccato in forze, ma le operazioni sembrano la replica dell’ultima esercitazione fatta con gli istruttori inglesi. La mossa viene parata e a difendersi questa volta sono gli Irakeni che ripiegano su Al Fallugia. Agli inglesi si sono aggiunti mercenari Curdi e Siriani. Sabotaggi, paludi e forza aerea tedesca sono le uniche e ultime armi di Rashid Ali. Anche in questo settore ci si accorge subito del livello di preparazione degli Irakeni. Quei pochi aerei tedeschi che si alzano in volo, vengono colpiti dalla contraerea locale che non sa distinguere i profili. Il maggiore tedesco Blomberg, figlio del generale, che doveva dirigere le operazioni aeree viene colpito mentre atterra.  Ai primi di maggio Churchill è comunque preoccupato e scrive a Roosevelt. La Siria è la spina nel fianco.

The "Golden Square" and the chief of staff of the Iraqi army (gli ufficiali Salah al-din al Sabag, Fahmi Said, Mahmud Salman and Kemal Shabib) staged the coup, and appointed Rashid 'Ali al-Kaylani head of the government. Nuri as Said was forced to flee Iraq along with the regent and young king Faysal II.

  Le poche truppe presenti sullo scacchiere (Palestina) sono bloccate per fronteggiare i 25.000 coloniali francesi di Vichy. Il comando inglese decide comunque di rischiare. Agli uomini di Sua Maestà fin qui elencati sotto il comando di J.J. Kingstone e la supervisione di “Jumbo”Wilson si aggiungono quelli fedelissimi della Legione Araba (Giordana) di Glubb Pascia detto anche Glubb girls. Obiettivo: Al Fallugia. Qui ora è concentrato il grosso dell’esercito iracheno sconfitto ad Habbaniya. Conquistata Al Fallugia sarà poi abbastanza facile marciare su Bagdad. L’avanzata è faticosa, ma più a causa degli allagamenti e delle insidie del terreno che per le azioni belliche nemiche. Il 15 maggio 1941, in mezz’ora le forze irachene vengono sloggiate dalla città. L’incapacità militare degli iracheni è palese, ma la lotta è sostenuta da tutti gli strati della popolazione, e ciò dimostra che la ribellione del Golden Square non è dovuta soltanto ad una cricca di ufficiali venduti ai tedeschi, come afferma la propaganda britannica. La colonna di Kingstone prosegue verso Bagdad e il 28 maggio s’impadronisce del forte di Khan Nuqta, appena evacuato dagli iracheni che, nella fretta, hanno lasciato intatti i collegamenti telefonici con Bagdad e i microfoni aperti. Kingstone ricorre allora ad uno stratagemma.
Ancora in data 30 maggio 1941, ai solleciti dello stato maggiore, Hitler risponde « Prima che l’Operazione Barbarossa (Russia) sia condotta a termine, non si può decidere se, e con quali mezzi, sarà possibile in un secondo tempo lanciare un’offensiva contro il canale di Suez e cacciare infine gli inglesi dalle posizioni da essi occupate fra il Mediterraneo e il Golfo Persico ». Queste parole suonano come un macigno per Rommel che già dalla fine del 41 ha capito di cosa dovrà morire la sua Afrika Korp.   E' facile inscenare una irruzione (da set cinematografico) e fare urlare il panico, ad alcuni interpreti finti iracheni, ai microfoni. A Bagdad, adesso nel panico, giungono notizie catastrofiche sull’imponenza e l’armamento delle truppe inglesi in marcia verso la capitale. E qui, quando i giochi sono ancora aperti, il grande errore di Hitler. Butta tutti gli uomini che ha in zona su Creta (perdendone molti) quando sarebbero stati più utilmente  impiegati a Bagdad. Se non fosse caduta Bagdad, poi Damasco, Creta le sarebbe andata dietro automaticamente senza colpo ferire. Il 27 maggio, mentre Kingstone avanza, a Creta si sparano le ultime cartucce (3.800 morti, di cui 200 piloti, 320 aerei perduti da parte tedesca). A Rashid Ali non resta che far le valigie prima che la capitale sia circondata. L’unica autorità rimasta a gestire quei primi giorni di giugno è il sindaco che chiede l’armistizio. E in questi giorni di passaggi di potere che a Bagdad si attua il pogrom contro gli Ebrei. 

LA CODA EBREA 

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  Radio stations run by the British reported that Regent Abd al-Ilah would be returning to the city and that thousands of Jews and others were planning to welcome him. What inflamed young Iraqis against the Jews most, however, was the radio announcer Yunas Bahri on the German station “Berlin,” who reported in Arabic that Jews from Palestine were fighting alongside the British against Iraqi soldiers near the city of Faluja (The report was false). On Sunday, June 1, unarmed fighting broke out in Baghdad between Jews who were still celebrating their Shabuoth holiday and young Iraqis who thought the Jews were celebrating the return of the pro-British regent. That evening, a group of Iraqis stopped a bus, removed the Jewish passengers, murdered one and fatally wounded a second. About 8:30 the following morning, some 30 individuals in military and police uniforms opened fire along el-Amin street, a small downtown street whose jewelry, tailor and grocery shops were Jewish-owned. By 11 a.m., mobs of Iraqis with knives, switchblades and clubs were attacking Jewish homes in the area. The riots continued throughout Monday, June 2. During this time, many Muslims rose to defend their Jewish neighbors, while some Jews successfully defended themselves. Farhud (translation from Arabic: "pogrom", "violent dispossession") was a violent pogrom against the Jews of Baghdad, Iraq on June 1-2, 1941. It took place when the city was without a political leadership after Rashid Ali al-Kaylani had fled but before British and Transjordanian forces had arrived.A delegation of Iraqi Jews, sent to meet the Regent Abdul Illah arriving at Baghdad airport, was attacked by the mob as they crossed Al Khurr Bridge. Violence quickly spread to the Al Rusafa and Abu Sifyan districts and got worse the next day, when Iraqi policemen joined in on the attacks on the Jewish community. Shops belonging to Jews were burned, and a synagogue was destroyed. In the afternoon of June 2, British forces quelled the violence by imposing the curfew and shot violators on sight. According to some testimonies it is possible that the British delayed their entry into Baghdad for 48 hours because they wanted passions in the city to boil over and had an interest in a clash between Jews and Muslims. As a result of Farhud, about 180 Jews were killed and about 240 were wounded, 586 Jewish-owned businesses were looted and 99 Jewish houses were destroyed. There were 124 killed and 400 injured, according to a report written by a Jewish Agency messenger who was in Iraq at the time. Other estimates, possibly less reliable, put the death toll higher, as many as 500, with from 650 to 2,000 injured. From 500 to 1,300 stores and more than 1,000 homes and apartments were looted.

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