LA SECONDA GUERRA MONDIALE

 H O M E

Vai ai primi 100 anni di storia

       IMMAGINI

        MEZZI

         DIARI

        SCRIVI

FALL (operazone) BARBAROSSA FINLANDIA

LA GUERRA DIMENTICATA DEL 70° PARALLELO  NORD*

Piantine (e la guerra ai convogli)

*Kirkenes, la prima provincia Norvegese confinante è a Latitudine: 69° 43' 22" N - Il mitico Capo Nord a 250 km (in linea d'aria) Latitudine: 71°10' 21" N

I territori persi con la pace del 1940. La Finlandia perde a Sud (Viipuri) ma conserva il corridoio di Petsamo che le permette uno sbocco al mare Artico

 

Il patto Ribbentrop-Molotov che aveva portato alla spartizione della Polonia era una copertura dietro la quale si nascondevano da entrambe le parti progetti e fini imperialistici. La Russia voleva esportare il “comunismo” per crearsi una cintura di stati satelliti a Ovest (come poi farà) e proteggersi meglio contro l'imperialismo mentre la Germania, oltre che contrastare questo disegno, cercava materie prime e spazio commerciale (o vitale Lebensraum) fra popoli permeati da secoli da cultura tedesca. Il nemico, l'inferiore, per i tedeschi in questo spazio era lo slavo e l’ebreo askenazita (dici poco) già espulso dalla Germania 1900 anni prima. Il progetto si basava sulla supposizione che il multietnico impero russo non era ancora ben saldo (le purghe ne erano un sintomo !?) e molti popoli ed etnie delle sparse russie covavano in segreto il suo rovesciamento (come poi avvenne 50 anni dopo). Mentre i Russi muovevano le loro pedine, Hitler procedeva nell’Europa centrale e settentrionale. Un piccolo paese che nell’indifferenza dell’asse ( e degli altri) era andato incontro a una onorevole sconfitta contro l’Orso sovietico era la Finlandia i cui confini a guerra persa erano stati spostati strategicamente più in alto nella zona meridionale (Carelia) troppo vicini a Leningrado e ad occidente (sempre in rosa), come da piantina, perché troppo vicini a un nodo ferroviario sulla strada per Murmansk (ma anche perché ricco di giacimenti di Nikel per quel piccolo puntino rosa in alto). A pochi mesi dal termine del conflitto erano però giunti agli sconfitti finlandesi abboccamenti da parte del Reich che si concretizzarono con un vertice segreto (Agosto1940) in cui la Germania garantiva la sicurezza al paese in cambio del passaggio delle sue truppe per una eventuale guerra contro la Russia. L'obiettivo tedesco era il nord della Finlandia e il porto di Murmansk che poteva servire a soccorrere la Russia come nella grande guerra (Alleati) e i preziosi giacimenti finlandesi di Nichel, come detto, metallo per leghe speciali. In cambio di armi si chiedeva l'allestimento di depositi e basi. I tedeschi ammassarono truppe al vicino confine norvegese e i Russi se ne accorsero ben presto e dissero alla Germania di desistere dal contrastare  la loro aspirazione di asservire (riasservire dopo l'esperienza zarista) la Finlandia al loro giogo. La mobilitazione generale finlandese ebbe avvio il 16 giugno benché il paese continuasse a dirsi neutrale. Sapevano che appena scattato il piano Barbarossa i Russi li avrebbero invasi. Il piccolo esercito finlandese aveva molto traino animale (ma la geografia del paese forse lo preferiva) e guaio per guaio nessuna capacità offensiva mancando di bombardieri e di artiglieria capace e sufficiente (i tedeschi avevano consegnato un numero limitato di Howitzer 150) da contrastare una invasione sovietica. Per la campagna del 1941 la Finlandia mobilitò più di 400.000 uomini, ma erano un'inezia con quello che poteva mettere in campo Stalin. Nel frattempo molti commandos e logistica tedesca era però già arrivata (vedi sotto LA MOBILITAZIONE FINLANDESE).

   

fiordo di Petsamo (ex sbocco al mare della Finlandia) e la penisola di Rybachi (a dx) divisa ancora a metà

Murmansk è una città giovane, costruita nel 1916/7 alla vigilia della Rivoluzione Russa per motivi militari, strategici ed economici. Il suo (gigantesco) porto, lambito dalla corrente "calda" del Golfo**, è sempre libero dai ghiacci (pack) e agibile tutto l'anno compatibilmente con la latitudine. Murmansk è collegata a San Pietroburgo e a Mosca con una ferrovia costruita coi lavori forzati dei carcerati dello zar poi coi prigionieri austriaci e tedeschi della prima guerra mondiale. È base dei rompighiaccio per ogni evenienza. Il più famoso di questi fu il Krassin lungo 98 metri, largo 21,60 costruito nel 1916 in Inghilterra, 10.000 tsl, 10.500 hp, corazzato in acciaio al cromo. Il suo intervento più noto fu nella spedizione Nobile col dirigibile Italia (1928). Nel 1942 era nell’Oceano pacifico e venne via Panama riportato nel mar Artico per fare da apripista ai convogli alleati verso Murmansk. Oggi il Krassin è un museo galleggiante a San Pietroburgo vedi sito museo http://www.krassin.ru/en/ 

**La corrente del Golfo (Messico), insieme alla corrente nord-atlantica, sua estensione in Nord - Europa, estende la sua influenza fino alla Scandinavia e oltre (Murmansk).

.

L'intervento tedesco nei balcani nella primavera del '41 per supportare le difficoltà dell'Italia dopo l'attacco alla Grecia del 28 ottobre 1940 poi le diverse sistemazioni, Jugoslavia, Egeo e Iraq fecero perdere molto tempo e questo, si presume, abbia ritardato di diversi giorni, se non di un mese, l'avvio di Barbarossa (entro l'inverno la guerra doveva essere finita!) e distolto uomini e mezzi. Non bisogna dimenticare che la cruenta occupazione di Creta era terminata il 31 maggio 1941 !!! (e il progetto Barbarossa era del Dicembre 1940. Oltre al fattore predetto e a quello trattato nella - Industria Bellica Tedesca - (scarsità di mezzi !!!...le divisioni corazzate come quelle di fanteria dipendevano troppo dal ippotraino) vi era stata una eccezionale ondata di pioggia che si era abbattuta in quella primavera sull'Europa orientale e che aveva reso le strade non asfaltate difficilmente percorribili.

Hitler intended to strike in the fall of 1940. When this proved impossible, he set 15 May as the date for the start of operations

http://www.freerepublic.com/focus/f-chat/2738162/posts   
“Der Führer an das deutsche Volk 22. Juni 1941,” ..... i quesiti posti  Molotov’s second question:
Russia feels itself threatened by Finland again. Russia is unwilling to tolerate this. Is Germany ready to provide no support for Finland, and above all to withdraw the German troops in Kirkenes? (l'ultima città della Norvegia (occupata)
La Russia si sente di nuovo minacciata dalla Finlandia. La Russia non è disposta a tollerare questo. La Germania fornirà supporto alla Finlandia, e, soprattutto, ritirerà le truppe da Kirkenes?
La mia risposta: My answer:
As in the past, Germany has no political interests in Finland. However, the German government cannot accept a new Russian war against the tiny Finnish people, particularly since we could never believe that Finland threatens Russia. However, we do not want war in the Baltic Sea.
Come in passato, la Germania non ha interessi politici in Finlandia. Tuttavia, il governo tedesco non può accettare una nuova guerra contro il popolo dei piccoli finlandesi, soprattutto perché non crediamo che la Finlandia costituisca una minaccia per la Russia. Tuttavia, non vogliamo la guerra nel Mar Baltico.
  La Finlandia diviene un granducato "autonomo" dell'Impero russo nel 1809. Lo zar governava la Finlandia come una monarchia costituzionale attraverso i suoi governatori e un Senato da lui stesso nominati. Il Trattato di Tartu tra la Finlandia e la Russia sovietica venne qui siglato il 14/10/1920. Il trattato confermò che il confine finlandese-sovietico avrebbe seguito il vecchio confine tra il Granducato e l'Impero. La Finlandia ricevette in aggiunta Petsamo, con il suo porto sull'Artico. Già nel 1860, lo zar Alessandro II di Russia aveva promesso di unire Petsamo alla Finlandia in cambio d'una parte dell'istmo di Carelia. La Finlandia acconsentì anche a lasciare le aree occupate di Repola (unite alla Finlandia durante la Spedizione di Viena) e Porajärvi (unita con la Spedizione di Aunus). Il trattato garantiva anche la navigazione libera delle navi mercantili dai porti finlandesi nel Lago Ladoga verso il Golfo di Finlandia, attraverso il Fiume Neva. La Finlandia acconsentì al disarmo di molte isole anche al di fuori del Golfo di Finlandia. Il trattato fu rotto dall'Unione Sovietica nel 1939 con la 1a guerra d'inverno.

LA MOBILITAZIONE FINLANDESE

The mobilization started on the 16th of June 1941 with mobilization orders for units formed at Pohjois-Pohjanmaa, Peräpohja and Karjaa Military Counties. At the same time one infantry regiment and one field artillery battalion were transported to the demilitarized Ahvenanmaa islands to secure them against possible Soviet attack. The second stage of mobilization in which all units were mobilized, started two days later (18th of June) http://www.wfyi.org/fireandice/history/continuation41.htm La mobilitazione venne fatta in 10 giorni, vista l'esperienza che ormai avevano di guerra. Ufficialmente la Finlandia anche con la mobilitazione (ci si mobilita anche per difendersi) intendeva restare neutrale. Almeno questo era il dichiarato. Il grosso dei reparti tedeschi stazionava ancora in Norvegia ma sul terreno il 22 giugno 1941 diverse grosse unità operavano già contro i Russi compreso caccia. …. Early tonight, Finnish submarines lay mines in the Gulf of Finland. One infantry regiment and a light artillery battalion occupy the demilitarized Ahvenanmaa (Aland) islands in the Baltic Sea. Soviet planes attack the Finnish armored ships in nearby waters, but make no damage. The arrival of German troops for the attack of the Soviet Union begun 7 June 1941 when the German 6th SS Mountain Division Nord in Norway crossed the border on 7 June. Two more German divisions were shipped from Southern Norway and Stettin. The troops were transported to by trains to Rovaniemi. The 40,600 German troops started to advance eastwards to Salla on 18 June. The Luftwaffe landed its air divisions in Rovaniemi, Luonetjärvi and Utti. L’arrivo di truppe tedesche era cominciato il 7 con la 6a divisione alpina delle SS. Altre 2 divisioni erano in viaggio mentre si dislocavano gli aerei della Luftwaffe.

     

Flash back - 28 OTTOBRE 1940 *** Il maresciallo Keitel dichiarò a Norimberga - ... arrivammo [in aereo a Firenze col Fuhrer] con tre ore di ritardo e ciò fu la catastrofe, fu l’inizio della fine del "Reich millenario della Germania" Alle 11.00 Hitler e Mussolini si incontrano in Santa Maria Novella. Il Fuhrer, informato all'ultimo momento dell'iniziativa italiana in Grecia, dissimula l'irritazione. Il colloquio verte sulle condizioni della Francia e le richieste italiane, sulla Spagna che ha rifiutato di entrare in guerra a fianco dell'Asse.....

 

The first phase, Renntier, was launched on 22 June 1941, to coincide with the launch of Operation Barbarossa. The two divisions of Mountain Corps Norwegen, the 2nd and 3rd Mountain Divisions, moved out from Kirkenes and began deploying in the Finnish held area around Petsamo. The operation was successful, the appearance of a German corps on their border coming as a surprise to the Russians. Dietl's troops reformed and prepared for the launch of Platinfuchs. Il 22 giugno scattò il piano di invasione: due divisioni da montagna mossero da Kirkenes per schierarsi nei dintorni di Petsamo. I russi sarebbero comunque rimasti sorpresi di questo. Dietl, il comandante in capo di quel settore, intanto aveva pianificato l’operazione Volpe argentata.

 ... the unprovoked attack and seizure of Karelia by the Soviets, Finland had no illusions about the future aims of Stalin. For this reason, Finland allowed German troops on its soil, which made it difficult to claim neutrality. On June 25, the Finnish parliament declared that a state of war existed between Finland and the Soviet Union. Gli attacchi russi e l'invasione della Carelia non lasciavano più dubbi sulle reali intenzioni di Stalin. Per questa ragione venne dato campo libero ai tedeschi. La neutralità del paese poteva dirsi ormai sfumata e non restava che convocare il parlamento per la dichiarazione di guerra. Era il 25 giugno 1941

A sixteen-man Finnish long-distance patrol, clad in civilian clothing, is flown by two German He115's to the Soviet rear. Their mission is to destroy locks in the Stalin canal. The locks prove too well guarded, but on its way home the patrol cuts the Murmansk railway. It returns back to the Finnish lines on 11 July, with losses of two men. (Mikko Härmeinen). Una delle prime operazioni oltre il confine fu il lancio da Heinkel115 (ma da questo aereo non ci si lancia e non c'è neanche posto dentro) dietro le linee nemiche. L'obiettivo distruggere sbarramenti sul canale Stalin molto ben difesi. I russi non si fecero prendere di sorpresa stavolta e il commando si rivolse alla ferrovia per Murmansk di cui venne fatto saltare un tratto.

 *** direttiva.21 Fall Barbarossa

   http://www.bundesarchiv.de/oeffentlichkeitsarbeit/bilder_dokumente/00845/index-14.html.de - 

duello Me 109 su Petsamo

ROBERT BAILEY assonet art - Me109 a Petsamo

  Dal confine artico Norvegese operava un gruppo al comando del generale von Falkenhorst. Egli schierava il Gebirgsskorps (corpo d'armata da montagna) di Dietl, con due divisioni da montagna; al centro si trovava il XXXVI corpo d'armata, con la 169ª divisione, la Panzerdivision " SS " e la 6ª divisione finlandese, che si appoggiava su Rovaniemi; l'ala destra, infine, era coperta dal III corpo d'armata finlandese con una sola divisione. Al grosso dei  Finlandesi si riservava a sud il recupero del vecchio confine. Tre colonne impossibilitate a cooperare fra di loro per l’asprezza del terreno. Dietl quando illustrò ad Hitler il piano (difficoltà e bisogni) se ne ebbe questa risposta: quei "ridicoli cento chilometri". Dietl rispose che a suo parere quei cento chilometri non erano affatto ridicoli come dimostravano i fascicoli preparati dai suoi ufficiali su quella regione. Lo scenario era da incubo. I soldati si sarebbero trovati a combattere in un terreno assolutamente ostico, senza strade, abitazioni e ripari naturali, essendo la zona priva di alberi e cespugli. Una vera landa desolata coperta di neve e ghiaccio dove la temperatura rende impossibili gli spostamenti. Secondo lui combattere nella tundra era impossibile senza vie di comunicazione degne di quel nome, pertanto il suo consiglio era di rinunciare ad attaccare direttamente Murmansk. Sorpresa delle sorprese dalla cartografia sovietica scoprirono che segni sulla carta non corrispondevano a piste ma a linee telegrafiche.
    la via d'acqua Mar Baltico Mar Bianco http://en.wikipedia.org/wiki/White_Sea_%E2%80%93_Baltic_Canal

confini

Hitler con Mannerheim alla sua dx

  A sud di questo schieramento il maresciallo Mannerheim comandava 13 divisioni e tre brigate alle quali si aggiunse quasi subito la 163ª divisione tedesca. L’obiettivo del resto del fronte sud erano i laghi Onega (10mila ca. kmq) e Ladoga (18 mila ca. kmq) sul cui lato occidentale dell'istmo sorgeva Leningrado/San Pietroburgo. I russi naturalmente difendevano i vecchi confini così sanguinosamente conquistati per non perdere l'antica capitale e l'azzoppata base navale, e ancor di più Murmansk. A nord, la 14ª armata russa copriva gli accessi a Murmansk e al Mar Bianco con quattro divisioni ed una divisione corazzata di riserva. Era estate ma per le condizioni a terra che fosse caldo o freddo erano sempre proibitive. Le vie d’accesso poche da entrambe le parti. Dal lato finlandese della frontiera le strade come detto erano pessime o inesistenti, mentre i russi avevano il vantaggio di avere alle spalle la linea ferroviaria Murmansk-Leningrado/Mosca. Lo schema difensivo favorì i russi di fatto congelando il fronte all’approssimarsi del primo inverno artico, ma qui da Dietl molto prima si decise di sospendere gli attacchi e mettersi sulla difensiva: a Murmansk mancavano ancora 45 km e in un mese aveva sfiancato tutte le sue forze. Nel sud, nella Carelia, Mannerheim non poteva spingersi oltre i laghi perche i tedeschi non erano ancora giunti alla periferia di Leningrado. Il piano prevedeva che le forze finlandesi scendessero sul Ladoga da nord ovest, intrappolando contro il lago i difensori russi (onde evitare si ritirassero dentro Leningrado), e rastrellassero poi l'area a nord fino alla frontiera del 1939. L'attacco ebbe inizio il 10 luglio: i finlandesi disponevano di una superiorità numerica di due a uno e i russi commisero l'errore tattico di voler resistere ostinatamente lungo le linee difensive di frontiera sebbene non avessero riserve con le quali far fronte a un eventuale sfondamento. Le forze finlandesi raggiunsero il lago Ladoga il 16 luglio, spezzando in due il fronte russo, e avanzarono poi rapidamente verso sud est lungo la sponda del lago fino alla posizione di Tuulos. A sud di questo sfondamento, nonostante la loro accanita resistenza le superstiti forze russe furono progressivamente ricacciate contro la sponda del lago. Alla fine di luglio il tentativo di una divisione fresca proveniente dall'istmo di Carelia di portarsi in loro aiuto falli. Entro il 7 agosto alcune unità delle due divisioni russe erano state accerchiate ma via acqua (il lago è grande quanto il Veneto) riuscirono a imbarcarsi e a portare in salvo quasi tutti i loro uomini. Sul fianco sinistro non andò così bene per i finlandesi anche per l’utilizzo dei primi T34 sulla cui corazza rimbalzavano i colpi anticarro. La seconda fase sarebbe dovuta scattare il 22 agosto, ma i russi la prevennero cominciando a ritirarsi, contrastando peraltro i finlandesi molto duramente. Entro il 27 agosto la strada principale e la linea ferroviaria da nord per Leningrado erano state interrotte, e tre divisioni sovietiche si trovarono ad avere una via di scampo larga soltanto 7 km.

Il nickel o rame del diavolo è un metallo che non arrugginisce ed è usato in lega per attrezzi da lavoro (Chiavi inglesi), batterie ricaricabili (telefonini), monetazione (nickelino), ma principalmente per l’acciaio inox, o acciai speciali nickel cromo molibdeno e cromature (nickel-cromo)

  In quel momento Mannerheim si lasciò sfuggire l'occasione favorevole. Anziché impiegare le tre divisioni di cui disponeva per chiudere e rafforzare l'accerchiamento, egli preferì impegnarle in una rapida avanzata verso la frontiera del '39. La conseguenza fu che il 29 agosto un contrattacco russo allargò il varco, e due delle tre divisioni minacciate d'accerchiamento poterono fuggire; nello stesso tempo, quasi tutti gli effettivi della rimanente divisione riuscirono a ritirarsi sull'isola di Koivisto, dalla quale furono poi evacuati.

LA GUERRA DEL RAME DEL DIAVOLO

The Moscow Peace Treaty was signed on 12 March 1940. Finland ceded a portion of Karelia and a large swath of land north of Lake Ladoga. The area included Finland's second largest city of Viipuri, much of Finland's industrialised territory, and significant parts still held by Finland's army,all in all, 11% of the territory and 30 % of the economic assets of pre-war Finland. 12% of Finland's population, some 422,000 Karelians, were evacuated and lost their homes. Finland also had to cede a part of the region of  Salla, the Kalastajansaarento peninsula in the Barents Sea, and four islands in the Gulf of Finland. The Hanko Peninsula (south) was leased to the Soviet Union as a military base for 30 years. The region of Petsamo (nickel mines), captured by the Red Army during the war, was returned to Finland according to the treaty. The Finnish nickel deposits were found in the Petsamo area  and until the Paris Peace Treaties, 1947, this was the northernmost part of Finland. In 1934 it was estimated that the deposits contained over 5 million tons of nickel. In 1935, Canadian and French corporations began mining operations there. The nickel deposits were a lesser known reason for Allied and German interest in the area during World War II, as potentially of great importance for production of arms and munitions. Both the planned Franco-British support of Finland in the Winter War (1939/40), and German occupation of Denmark and Norway (Operation Weserübung) were partly motivated by control of the nickel mines.

  Giuseppe Mayda da La seconda guerra mondiale… Il feldmaresciallo von Leeb non riceve l'ordine di conquistare Leningrado, perché Hitler la considera già neutralizzata e non vuole nutrire i suoi due milioni di abitanti: «Nessuna capitolazione sarà accettata .... Nessun soldato tedesco dovrà penetrare in Leningrado. Brecce, le più strette possibili, permetteranno l'esodo della popolazione verso l'interno della Russia, ma chiunque cerchi di lasciare Leningrado per rifugiarsi tra le nostre linee sarà respinto a fucilate». ..Nelle due settimane, tra il 2 e il 14 ottobre, i russi sono passati di disastro in disastro, hanno perso più di 600 mila uomini, il loro fronte centrale è stato sconvolto. Il governo sovietico ha abbandonato in gran fretta la capitale e Stalin si è affrettato a firmare con l'inglese Lord Beaverbrook e l'americano Averell Harriman un formale «patto di alleanza» in base al quale lui aderisce, si fa per dire, ai principi democratici della Carta Atlantica e alle sue promesse di libertà «personale, religiosa e di pensiero». Londra e Washington si impegnano a fornire «entro il 1° luglio 1942» aeroplani, carri armati, camion, 100 mila tonn. di carburante e alimenti in scatola. Ma tutto ciò in futuro; per il momento dovete arrangiarvi. Si squaglia un po’ il sistema se non fosse per la “mano dura” del maresciallo Zukov, richiamato qualche mese prima dalla Siberia (verranno richiamate anche diverse divisioni asiatiche di "perfetti" combattenti per i tedeschi). Intorno alla metà di ottobre, insieme a precoci e rapide nevicate che poi non lasciano traccia, sono cominciate le grandi piogge. I tedeschi se le aspettano, naturalmente, ma non hanno idea delle proporzioni che il fenomeno può assumere. Le strade spariscono sotto una fanghiglia senza fondo, i fiumi escono dagli argini, i veicoli si impantanano sino ai mozzi, i cavalli affondano fino al ventre; spesso si devono ritirare i carri armati dalla linea di combattimento e usarli per tirar fuori dal fango artiglierie anticarro e carichi di munizioni. Non solo le richieste di abiti invernali - per le quali si è atteso, per volontà di Hitler, al di là di ogni limite ragionevole - restano inevase, ma dalle retrovie si può dire non arrivi più nulla. La stessa posta - e ciascuno sa ciò che questo vuol dire per il fante - non è più regolare. È una lotta feroce, brutale, contro gli uomini non meno che contro il tempo inclemente. Soltanto qualche volta riesce ancora possibile far giungere il materiale indispensabile alle truppe, spesso per sopravvivere più che per combattere, impiegando trattori e carri leggeri trainati da cavalli, proprio in un'epoca in cui tutti guardavano alla Wehrmacht come ad un «mostro di motorizzazione»….

During the period between the Winter War and Barbarossa operation (1941), there were disputes between Finland and the Soviet Union over mining rights in Petsamo. Finland refused to allow the Soviet Union to mine nickel in Petsamo. This was one of the causes of hostility between the Soviet Union and Finland, which led to the Continuation War. As part of the German invasion, troops from Norway (Gen. Falkenhorst) occupied the Petsamo region in 1941, securing the nickel supply. The Continuation War ended in September 1944, with Finland's capitulation. Finland ceded Petsamo to the Soviet Union. All subsequent nickel production there has been under Soviet or Russian authority

Il difficile terreno della tundra

La direttiva del Fuhrer del 10 ottobre cancellò ogni ulteriore attacco, dichiarando che il fronte principale (meridionale) sovietico era ormai al collasso. Unità finlandesi continuarono ad avanzare fino a bloccarsi a 60 km dalla linea ferroviaria, poi entrambe le parti si fermarono stabilendo posizioni difensive. Il 2 dicembre 1941 il 62° battaglione del genio corazzato, approfittando dall'incapacità russa di reagire, arrivò a Hinki, il piccolo porto fluviale all'estrema periferia di Mosca: 8 Km!!! dal Cremlino.

  Opinioni a confronto http://xoomer.virgilio.it/parmanelweb/finlandia.htm  riassunto e brani
  Mannerheim ordinò ai suoi di fermarsi proprio di fronte alle vecchie fortificazioni di Leningrado al riparo delle quali i russi superstiti si affrettarono a rifugiarsi. Le truppe finlandesi avevano dunque raggiunto quasi tutti i loro obiettivi entro il l° settembre: i tedeschi avevano isolato Leningrado. Solo uno strettissimo ed allettante varco li separava ormai dai vittoriosi finlandesi che si trovavano più a nord (ma questo alle spalle della città). La mossa successiva sembrava ovvia; e, in effetti, il 22 agosto l'OKW aveva chiesto a Mannerheim di prendere parte ad un attacco contro Leningrado spingendosi verso sud alle spalle della città e congiungendosi con i tedeschi sulla Neva. Dopo aver aspettato cinque giorni prima di inoltrare una risposta formale, il 27 agosto Mannerheim comunicò di essere disposto ad effettuare soltanto azioni dimostrative sull'istmo e d'essere invece pronto a lanciare un nuovo attacco a nord del Ladoga al fine di congiungersi con le forze tedesche sul fiume  Svir' (emissario del lago Onega e immissario del Ladoga), secondo quanto originariamente stabilito (ndr: i motivi comprensibili i soliti loro si erano ripresi quanto perso e non intendevano avere morti inutili, in ottobre a ribadire questi concetti ci saranno anche ammutinamenti fra le truppe). Non vi è dubbio che si trattò di una decisione politica. Era vero che la strada era sbarrata da una cintura di fortificazioni in calcestruzzo, ma esse erano presidiate da soldati russi sconfitti e disorganizzati. mentre i finlandesi erano numericamente superiori e si muovevano sulla cresta dell'onda delle vittorie riportate. E' quasi certo che nella seconda settimana di settembre un attacco deciso sul fianco orientale, combinato con un'energica pressione tedesca da Petrokrepost' (Schlùsselburg) avrebbe isolato Leningrado dal lago Ladoga, e segnato quindi la sua sorte. La decisione di Mannerheim costituì dunque uno degli storici momenti critici della campagna orientale. I capi finlandesi pensarono giustamente che il loro popolo non era minimamente interessato a Leningrado, e che lasciarsi coinvolgere nella sua occupazione avrebbe significato farsi trascinare troppo a fondo nel mare delle relazioni internazionali. …Gli attacchi combinati comunque continuarono fino allo Svir raggiunto il 7 settembre …Dopo essersi resi conto, in queste due battaglie, che gli attacchi frontali erano spesso tanto sanguinosi, quanto infruttuosi, i finlandesi risolsero il problema sfruttando la loro capacità di muoversi attraverso foreste e paludi, inviando colonne lungo i fianchi, essi costringevano i russi a ritirarsi o a lasciarsi aggirare. Il morale dei russi, in ogni caso, restava alto. La loro 3ª, divisione, circondata in prossimità di Olonetz (fra il lago Ladoga e Onega), ruppe l'accerchiamento e, con un'efficace manovra ritardatrice, raggiunse la zona a sud di Petrozavodsk (sulla riva occidentale del lago Onega e famoso lager staliniano oltre che campo di smistamento per le isole Solovki http://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Solovki nel Mar Bianco); qui fu circondata nuovamente, ma ancora una volta riuscì a liberarsi, a raggiungere attraverso le foreste il fiume Svir` e ad attraversarlo, giungendo cosi in salvo dopo cinque settimane d'ininterrotti combattimenti e non avevano ancora visto la 114° siberiana. … Il comando russo era molto preoccupato per la sorte del nodo ferroviario di Belomorsk a nord (nel Mar Bianco ad Ovest di Arcangelo e a sud di Kandalaksha) attraverso il quale Murmansk era ancora collegata con le regioni interne della Russia e che i finlandesi sembravano sempre più minacciare. Nel corso dei combattimenti, per difendere la città in modo più efficace i russi gettarono nella battaglia due divisioni fresche. Tedeschi e finlandesi erano stanchi ormai Il 5 dicembre i finlandesi lanciarono la loro offensiva finale, con una temperatura di -30° C; il freddo era tale che le torrette dei carri armati erano bloccate dal ghiaccio. Pur costretti ad operare in condizioni cosi sfavorevoli i finlandesi sfondarono le difese russe, il 6 si impadronirono di Medvezh'egorsk (la punta più a nord del lago Onega e a sud di Belomorsk) ed avanzarono poi fino a Povenetz, sul canale Bianco-Artico, dove Mannerheim ordinò la sospensione delle operazioni. La campagna era costata alla Finlandia circa 25.000 morti e più di 50.000 feriti. Le perdite sovietiche non sono note; comunque i prigionieri russi furono 47.000. Mannerheim d’ora in poi sarà molto critico nei confronti dei tedeschi e non ne condividerà molte iniziative come d’altronde aveva già fatto.

PER SAPERNE DI PIU'

   

Dietl

Kirkenes l’ultima città norvegese
http://www.repubblica.it/2008/08/speciale/altri/2008rumiz/rumiz-3/rumiz-3.html 
guerra tedesca a Murmansk e altri filmati
http://www.youtube.com/watch?v=a9C3OXeijvw 
mappa carelia e area di San Pietroburgo con ferrovie
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Map_of_St._Petersburg.png

  - Stessa sorte per il III corpo d'armata finlandese che si arenò a settanta chilometri dalla ferrovia. L'offensiva poteva essere condotta con 5/6 divisioni magari tramite il rifornimento aereo e soprattutto con l'impiego massiccio di uomini e mezzi per la costruzione di strade. Hitler e la Wermacht però non capirono l'importanza dell'obbiettivo e continuarono a considerare questo fronte come secondario rispetto alle battaglie che si stavano combattendo più a sud, per raggiungere Mosca e Leningrado. Il fallimento iniziale non fece comunque capire le difficoltà operative e l'attacco venne ritentato l’8 settembre. Troppo tardi però. I russi avevano fatto affluire nuovi rinforzi che riuscirono a frenare l'avanzata tedesca che in un primo tempo era riuscita a sloggiare i sovietici dalle colline presso il lago Lungo. Non c'era un attimo di tregua. I tedeschi partivano all'assalto occupavano le postazioni nemiche e subito ripartiva il contrattacco dei siberiani. Le mitragliatrici tedesche li falciavano, ma poi ne arrivavano altri. Il 19 settembre gli uomini di Dietl dovettero ripiegare sulla sponda occidentale del fiume Liza. Nei tre tentativi per forzarlo quel "maledetto fiume" aveva ingoiato fino a quel momento 2211 morti, 7854 feriti e 425 dispersi. Il 23 settembre cominciò a cadere la prima neve e la notte artica. Ogni giorno nel porto di Murmansk arrivavano numerose navi americane che scaricavano l'enorme massa di materiali che decise la guerra. Soltanto durante il primo anno, dopo l'entrata in vigore del programma d'aiuti, vennero sbarcati: 3052 aerei (la Germania affrontò la campagna di Russia con 1830 aerei) 4048 carri armati (La Wermacht ne possedeva 3580) 520mila veicoli a motore di ogni genere (la Germania era entrata in guerra con 600mila veicoli) ....di SAVERIO MALATESTA -

l'assedio di Leningrado
http://www.armchairgeneral.com/forums/showthread.php?t=74019&page=2 
http://histours.ru/ 
la difesa di Leningrado
http://www.fsgfort.com/DB/C082/32/Text.htm 
la penisola di Hanko periferia di Helsinki
la guerra a colori

http://pictureshistory.blogspot.com/2009/11/winter-war-soviet-finnish-war-1939-40.html
il martello sovietico
http://soviethammer.devhub.com/blog/archive-201004/

 

tutte le mappe "russe della guerra"  http://www.armchairgeneral.com/rkkaww2/maps/maps1941NW.htm

monumento al sodato russo

  Dei sedici milioni e mezzo di tonnellate forniti dall'America all'Unione Sovietica, quindici milioni raggiunsero la loro destinazione, quasi tutti via Murmansk. Queste forniture compresero 13mila carri armati, 135mila mitragliatrici, milioni di metri di panno per uniformi e milioni di paia di stivali per i soldati (tutto questo ritardava la discesa in campo terrestre degli Stati Uniti).
Un’altra via era stata aperta col colpo di stato in Iran e funzionava benissimo per il fronte caucasico, Stalingrado e i pozzi di petrolio ma non per Leningrado. Se la via artica aveva il vantaggio di essere più breve era peraltro molto vulnerabile sia sopra che sotto il mare. I tedeschi tenevano nei fiordi norvegesi sottomarini e in quello  di Trondheim e Narvik, ben protetti dagli attacchi aerei, stavano la corazzata « Tirpitz », due incrociatori pesanti, due incrociatori leggeri e numerose cacciatorpediniere. La paura inglese dei sottomarini tedeschi era ormai stata sperimentata e assorbita ma la flotta (tedesca) non si allontanava di tanto dai fiordi (ma quando lo faceva il viaggio riservava a volte una sgradita sorpresa). Al di là dell'Isola artica degli Orsi i trasporti, costretti ad avvicinarsi alla costa norvegese dalla barriera dei ghiacci alla deriva, si sarebbero trovati in condizioni estremamente precarie non potendo manovrare (avere ampie libertà di manovra) sia loro che la scorta. Il più grave disastro patito dai convogli artici fu proprio quello del luglio 1942 quando un convoglio, composto da 36 navi, scortate da inglesi e dalla corazzata statunitense Washington, entrò nella zona “minata”. Tutto si era svolto con regolarità, tanto che la scorta delle corazzate, ad un certo punto, aveva invertito la rotta per rientrare nei porti di partenza della Scozia. Inaspettatamente si fecero però sotto le corazzate tedesche che attirarono la piccola scorta rimasta e i sommergibili tedeschi come falchi fecero il resto. Fu un disastro: dei 36 piroscafi del convoglio se ne salvarono soltanto 13. Anche il convoglio di ritorno da Murmansk, però, fu attaccato e altre 16 navi finirono a picco. Gli inglesi tentarono in seguito di mettere fuori combattimento sia la « Tirpitz » che la « Gneisenau », ma la prima era in un fiordo inviolabile sinuoso e con pareti a strapiombo e la seconda andò incontro a una serie sfortunata che la tolse di mezzo a proposito. Quando nel 1942 gli attacchi aerei britannici avevano reso Brest poco sicura, la Gneisenau accompagnata dalla Scharnhorst, dall'incrociatore pesante Prinz Eugen e da uno schermo di copertura di cacciatorpedinieri e torpediniere tentò un'audace corsa verso la Germania, in un'operazione chiamata Operazione Cerberus, e conosciuta dai britannici come Channel Dash ("Corsa del canale", il Canale era davvero diventato il mare nostrum inglese). Uscì illesa dagli attacchi aerei ma andò a sbattere contro una mina che la immobilizzò a Kiel, dove nella notte del 26-27 febbraio 1942 venne gravemente danneggiata da un bombardamento che pose fine alla sua carriera operativa.   IL DESTINO DELLA GNEISENAU
   

http://www.fortress-scandinavia.dk/Stevns/Ramme_Stevns_fort_eng.htm

Nickel (città)

  Oggi Petsamo è una città dell'Oblast di Murmansk e continua l'estrazione del nichel che concorre alla produzione mondiale per non meno del 20%. La zona è ad alta concentrazione inquinante, come tutto il distretto. La Norvegia (a 7 km) proibisce il consumo di carne di renna. Le emissioni di zolfo sono pari a 5 volte quelle dell'intera Norvegia.

The entire city of Norilsk is contaminated; so much that since 2001, it has been a closed city to the visitors and citizens of Russia. However, pollution is highest in the 60 kilometers surrounding the mining company headquarters. The human life expectancy is at least 10 years below that averaged in other Russian cities. No trees are living within 48 kilometers. Norilsk è contaminato e se ne vieta l'accesso agli stranieri. L'aspettativa di vita qui è più bassa di 10 anni e nel raggio di diversi kilometri il terreno è inquinato e non crescono alberi.

Tra il 1970 e il 1990 la produzione mondiale di nichel ha registrato un continuo progresso, passando da 736.500 t nel 1974 a 995.700 nel 1990. Nel 1996 sono state prodotte 1.058.000 t di nichel, di cui 242.000 t nei Paesi ex sovietici, 193.000 t in Canada, dove sono stati scoperti nuovi giacimenti, 125.000 t nella Nuova Caledonia e 88.000 t in Indonesia. da sapere http://www.sapere.it/enciclopedia/n%C3%ACchel.html 

     

The road of  life  http://en.wikipedia.org/wiki/Road_of_Life

tutta la marina tedesca   http://www.bismarck-class.dk/index.html

Torna

  Se Sparta piange Atene non ride. Metà della città di Murmansk (distrutta per 2/3 durante la guerra), è base militare dei sottomarini atomici che tutt’ora, in disarmo, stanno inquinando l’ambiente. Un centinaio di sottomarini, alcuni dei quali equipaggiati proprio con testate nucleari e carichi di materiale radioattivo per la forza motrice, stanno diffondendo nell’aria un carico inquinante tale che i dati giornalieri dei livelli, diffusi via radio, sono stati sospesi per non spaventare ulteriormente la popolazione. La gente non sta all'aperto più di quanto non sia strettamente necessario e quando proprio non può farne a meno. Il freddo poi aiuta. Putin non intende affrontare la spesa dello smantellamento tutta in una volta.