1941 - BARBAROSSA, STRATEGIA D'UNA GUERRA PERDUTA
I TRASPORTI E I MEZZI
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Non si può capire Barbarossa, il piano d’attacco all’Urss pianificato nel dicembre 1940 e messo in atto la notte del 21 giugno 1941, se non si capisce il lavoro dietro le quinte, un dietro che non è paragonabile coi “pochi” chilometri che impiegarono nel 1940 a circondare Francesi e Inglesi, fra Belgio e Francia, per poi impadronirsi di Parigi. Come già accennato, nulla sarebbe stato possibile senza la ferrovia, per quelle armate che di meccanizzato e corazzato avevano solo le punte. Si disse che gli italiani avevano fatto 1500 km a piedi: ma altrettanti e dieci volte di più ne fecero i tedeschi quando non era possibile sfruttare un passaggio. La ferrovia è rimasta per tutta la campagna il vettore principale di approvvigionamento per il fronte e gli alti e bassi del suo funzionamento coincidevano sugli alti e bassi della campagna. Alti e bassi che a partire dal 1942 erano sempre più condizionati dalla guerra partigiana scatenata nelle retrovie tedesche. Se ne accennerà successivamente. La rete stradale e ferroviaria della Russia europea era la peggiore d’Europa. Quella ferroviaria per di più aveva uno scartamento (la distanza fra i binari) più largo di quello Europeo, ma qui oltre alle questioni strategiche potevano valere anche considerazioni di costruzione, sottofondo inconsistente etc.con le conseguenze del caso. Le linee a doppio binario erano poche e i tronchi ferroviari univano poche città e, a raggera, la regione. La maggior parte delle linee era situata a Nord (collegamento primario Mosca-Leningrado poi Mosca-Smolensk Minsk-Brest Litovsk-Varsavia o Varsavia-Cracovia,-Lvov,/Lemberg/Leopoli- Tarnopol-Vinnitza-Odessa (Lvov e Stanyslaviv nella regione chiamata Galizia e Bucovina austriaca erano state polacche dal 1918 al 1939, mentre Tarnopol aveva cambiato nazionalità più volte e Lvov era raggiungibile anche da Vienna Via Budapest) o la Varsavia-Leningrado via Vilna poi la Transiberiana che si perdeva a Est e la Mosca-Sebastopoli (Crimea) via Kursk-Kharkov. Le strade, in genere non asfaltate, come le ferrovie avevano avuto un discreto sviluppo al tempo della prima grande guerra mondiale per le implicite ricadute strategiche, ma la ricomposizione post rivoluzionaria si trascinò a lungo anche in virtù di motivi. Le principali armate bolsceviche si spostavano infatti a cavallo e i tempi degli scontri si misuravano sul loro passo e sui loro tempi di riposo. Le strade russe diventeranno famose da subito per il fango che attanagliava qualsiasi mezzo. Dopo la caduta della Polonia, la DR (Deutsche Reichsbahn Ferrovie del Reich) fu chiamata ad attuare alcune clausole del Patto Molotov-Ribbentrop firmato nell'agosto del 1939. Gli scambi commerciali ora erano diretti sul confine del Bug ma l’interconnessione fra lo scartamento europeo 1,435 mm e russo zarista 1,528 impossibile. La Germania fu costretta a costruire due stazioni di conversione sul nuovo confine tedesco-sovietico. Una a Malaszevica (Brest-Litovsk**) e l'altra a Przemsyl sulla linea per Leopoli. Il 66% delle consegne richieste furono trasbordate attraverso questi due cantieri ferroviari. |
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Dal
discorso di Hitler del 3 ottobre 1941
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Naturalmente da qui partì anche l’operazione
Barbarossa. Con l’annessione di Estonia, Lettonia e Lituania, l'Unione
Sovietica aveva avviato un programma di conversione allo scartamento
sovietico di tutte le linee esistenti. Mentre alcune linee fondamentali
erano già state convertite (per lo più in Lituania e Lettonia) altre non
lo furono entro giugno ‘41 e questo favorì i tedeschi nell’attacco a
Leningrado (la ferrovia partiva da Varsavia, Byalistok, Grodno, Vilna, Pskow). Con la
penetrazione in profondità e verso la Crimea (Stalingrado) dal 1 gennaio
1942 il sistema ferroviario tedesco andò in crisi. L’inverno non era
certo un compagno adeguato e solo la collaborazione del personale civile
ferroviario degli stati occupati portò alla buona riuscita del piano.
Gli stati baltici e l’Ucraina furono quelli che schierarono più
ausiliari al fianco delle truppe della Wehrmacht.
Edgar Howell The Soviet Partisan
Movement (1941-1944) - USA - 1956 |
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Al
1/2/1942 si potevano considerare attive le seguenti linee: |
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per saperne di più - After a complex transition, their new rail heads were at various distances from the border in Soviet territory. The Germans considered that the 60-ton (freight capacity) truck columns could bridge approximately 400 km between rail heads and the advancing field armies. As the normal-gauge rail lines were constructed along the most important logistics routes into White Russia from Brest to Minsk, the Germans expected on 17 July to take off most of the 60-ton truck columns from the frontier to Minsk between 20 and 30 July 1941. The columns continued to run from the border in decreasing numbers until finally stopped on 5 August 1941. |
L'offensiva tedesca dell'estate del 1942 (operazione
Blau) verso il Caucaso, verso i pozzi petroliferi di Baku ha creato un
ulteriore problema per la DR mentre si avviavano i sabotaggi da parte
dei partigiani russi. Mentre molti chilometri di linee ferroviarie russe
era stato aggiunto (2 binari) o riconvertito, Gercke, capo del trasporto
dell'esercito tedesco, stimava che un battaglione di pionieri ferrovieri
poteva cambiare (riconvertire) una linea ad una velocità di 20 km al
giorno. Il controllo del traffico non poteva più essere rimandato alla
centrale della DR tutte le volte che si creava un collo di bottiglia o
una strozzatura. Venne quindi creata una direzione regionale a Rostov la
Feldeisenbahndirektion e la Feldeisenbahndirektion Nr. 5 a Kaukaskaya.
L’assalto a Mosca nel 1942, fallì soprattutto perché i tedeschi non
erano in grado di estendere le loro linee a scartamento normale a est di
Smolensk abbastanza velocemente. Mancò nell'invio di forniture militari
necessarie per la terza e ultima fase di assalto. Entro il 26 giugno 1941, la 7a Divisione Panzer era già 300 km dal vecchio confine dopo 5 giorni di guerra e il giorno successivo la 3a Panzer aveva raggiunto Glusa, 350 km. dentro la Russia. La letteratura storica non si è chiesta come i tedeschi potevano rifornire due divisioni panzer a quella distanza dalle teste ferroviarie in territorio polacco/tedesco. Colonne di camion, ovviamente. Prima del 26 aprile, la sezione trasporti aveva raccolto 25mila tonnellate (in capacità di carico utile vedi foto), di camion per il gruppo armate di centro e aliquote minori per i restanti due gruppi dell'esercito. I primi giorni non c’era altro da fare. |
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A quel punto, le linee ferroviarie erano completate fino a Minsk, e i tedeschi avrebbero potuto avvicinarsi Smolensk. Per avanzare su Mosca nel mese di agosto del 1941 i tedeschi dipendevano logisticamente dalla capacità e dalla posizione del sistema ferroviario che avevano costruito in quel momento. L'alto comando dell'esercito aveva infatti ammassato molti battaglioni di pionieri (genio), RAD, Todt, subito dietro l’esercito in campo per garantire la costruzione di linee ferroviarie a scartamento normale, stazioni e piazzali di smistamento. Nel Gruppo d'armate Nord, l'alto comando aveva inserito 18.219 uomini. I lavoratori avevano una organizzazione militare ed erano armati di armi leggere in misura tale da potersi difendere dal nemico che si trovava sbandato. Sono stati segnalati 84 scontri con truppe sovietiche sparse con 162 morti. Unità dei pionieri erano con le truppe avanzanti per stimare i lavori o le riparazioni. Dal 21 giugno al 1 luglio 1941 avevano raggiunto Baranovice, 210 km come diceva Gercke ad una media di 20 km al giorno nonostante i violenti combattimenti sulle linee a sud-est intorno alla sacca di Bialystok. Il 30 giugno 4 treni erano arrivati a Oranczyce, 85 km dentro l’URSS con circa 2.000 tonnellate di rifornimenti il giorno dopo 3 treni a Baranovice. Il ritmo impressionante tenuto nella costruzione gli permise entro mezzogiorno del 5 luglio di raggiungere Minsk con 4 treni a 330 km dal vecchio confine Russo tedesco. Ciò permise loro di approntare una grande testa di ponte per le divisioni corazzate che raggiunsero Smolensk il 16. Entro un mese avrebbero dovuto essere a Mosca, così diceva il manuale della guerra lampo. Esaminando la situazione dei trasporti da metà luglio ai primi di agosto in termini di capacità di trasporto risultò chiaro al capo dei trasporti che il collo stava nelle città di Minsk e Molodecno. Delle 45.000 tonn di carico utile ne erano possibili in effetti solo 30 mila sui camion da 60 t. perché 1/3 era sempre in manutenzione. A metà luglio 1941 il servizio trasporti assicurò 14 treni e 6.300 tonnellate di rifornimenti ogni giorno per la base Minsk-Molodecno. Il generale furiere affermò che, in base alla situazione logistica del 15 luglio 1941, il Gruppo d'armate Centro potrebbe condurre l'offensiva su Mosca con 4 divisioni di panzer, tre di fanteria motorizzata, e dieci di fanteria, mantenendo il resto del gruppo di armate in combattimenti statici intorno a Smolensk. Se non era una limitazione questa !! | ||
**La città di Brest (in polacco Brześć Litewski in lituano Lietuvos Brasta, che significa pianure di Lituania) oggi in Bielorussia, con i suoi circa 300.000 abitanti (nel 2004) al confine con la Polonia, è conosciuta nella storia con il nome che aveva in epoca zarista, Brest Litovsk in ragione del trattato qui firmato il 3 marzo 1918 fra la Germania e la Russia bolscevica. La città sorge all'incontro fra il fiume Bug (fiume) e il Mukhavets ed è il capoluogo del Brest voblast. Brest è un importante nodo ferroviario sulla linea Berlino-Mosca ed è il luogo dove avvengono i cambi di binario per i treni fra il sistema di scartamento europeo e russo (cambio carrello sequenza odierna http://picasaweb.google.com/paolo656/MoscaBerlinoMonacoPeschiera# |
- Meanwhile, the Germans were fighting the battle of Smolensk and would take two more weeks to finish the job and another week to tidy up operationally. The Germans used this time to build up logistic stockpiles at the rail head in the center of White Russia (Bielorussia o Belarus) and regauge the main rail line from Minsk through Orsha into Smolensk. If the army group had been directed by Hitler and OKH at the end of July 1941 to continue operations toward Moscow as soon as possible, it would have eliminated remnants of Soviet forces in the great pocket just north of Smolensk and cleared the communications zone of Panzer Group Guderian to the south. Unhampered by Hitler's stubborn attempt to diffuse the combat strength of Army Group Center about the Russian countryside, and the battle between the Fuhrer and OKH (comando supremo esercito) over one decisive objective rather than many indecisive ones. Army Group Center would have entered a period of rest, rehabilitation, and stockpiling on approximately 5 August 1941. Regarding the logistical possibilities for an advance a little over a week later, on 13 August 1941, Army Group Center would receive almost double the number of trains daily it had received a month earher - approximately twenty-four trains rather than fourteen. With time to establish larger stockpiles, and with rail heads advanced to Orsha and Smolensk, Army Group Center obviously had the logistical system to support its advance on Moscow with its entire strength. | ||
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LA GUERRA
PARTIGIANA RUSSA Già dalla estate del ’41 si
andava formando nelle retrovie tedesche un movimento partigiano di
resistenza. Traeva origine dal fatto che molti soldati sovietici
tagliati fuori, non si arrendevano, ma si rifugiavano all'interno delle
foreste e delle paludi, per poi attaccare le retrovie nemiche. Non
ebbero molto successo in Ucraina, dove la popolazione era filotedesca,
né nei paesi baltici e neppure in Crimea, dove i Tartari simpatizzavano
apertamente con i Tedeschi. |
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Già dal maggio del 1942 queste formazioni furono in grado di molestare le truppe tedesche che operavano ai bordi dell’area. Attraverso il corridoio affluivano quadri militari, armi, pubblicazioni politiche patriottiche e defluivano malati, operai specializzati e generi alimentari di cui nella zona c’era un surplus. Più di 50 aeroporti partigiani erano stati costruiti durante l'autonomia. I partigiani hanno inflitto pesanti danni al nemico: hanno fatto irruzione in 948 comandi e guarnigioni, fatto saltare in aria 1.355 carri armati e veicoli blindati. Particolarmente ampia è stata l’Operazione "Rail War" per la massiccia distruzione delle comunicazioni ferroviarie del nemico: oltre 11.000 treni (forse carrozze) tedeschi deragliati. Nonostante le limitazioni le forze di sicurezza tedesche erano per lo più in grado di contenere le azioni offensive dei partigiani durante le prime fasi della campagna. Lo hanno fatto utilizzando un atteggiamento prevalentemente difensivo, che è stato concentrato lungo le principali linee di comunicazione e presso importanti installazioni come i depositi. Per contrastare i partigiani ad esempio veniva tagliata la vegetazione per 400 metri ai lati della ferrovia (ma non tutte le testimonianze la danno per pratica estesa vedi Gandini sotto). Una serie di fortini venivano costruiti ad intervalli regolari, con torri di avvistamento per permettere di osservare lunghi tratti di linea (ma nelle ore diurne). I treni spesso viaggiavano in convoglio e in vista l’uno dell’altro e portavano una scorta armata a bordo in caso di attacco. Un'altra tattica usata per proteggere la locomotiva era di porre un carro pieno di sabbia davanti ad essa per far esplodere qualsiasi mina sulla linea. Ma i partigiani spesso usavano l’innesco diretto da distanza. Per sfuggire ai metal detector magnetici quasi tutte le mine venivano collocate in cassette di legno (alla maniera italiana), e la loro costruzione era molto primitivo: consisteva in non più di un piccolo pacchetto di esplosivi con una spoletta di sicurezza. Occasionalmente sono state utilizzate anche mine magnetiche. Entro la fine del 1942, i partigiani controllavano il 30% del territorio occupato e per la fine del 1943 oltre 108.000 kmq (59%), di cui 37,8 mila kmq evacuati completamente dal nemico. Il corridoio rimase aperto fino a settembre ma la guerra partigiana continuò. | ||
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Il 1943 fu l’anno peggiore per le armate del Reich. Stazione ferroviaria Osipovichi, a sud di Orel. La scala delle distruzioni è stata così grande che tutto il traffico su quella linea ha dovuto essere sospeso per quasi 4 settimane. Le indagini hanno rivelato che una mina magnetica era stato attaccata, presumibilmente da un ferroviere locale, ad uno dei carri cisterna di un treno benzina. Quando la mina è saltata è andato a fuoco l’intero treno. Un treno fermo ai lati è saltato in aria e così via con tutto quello che c’era nelle vicinanze uomini e animali compresi. Infine, un quarto treno carico di "Tiger" ha subito la stessa sorte bruciando completamente. Per ripristinare la linea e sgombrare i rottami occorsero diversi giorni. Risultati non dissimili si avevano quando contro le locomotive veniva sparato un pezzo controcarro. I vari atti di sabotaggio sono stati commessi dal personale ferroviario russo che, per mancanza di manodopera tedesca, dovevano essere impiegati in gran numero per mantenere le ferrovie in funzione. Circa 110.000 ferrovieri russi sono stati utilizzati nel solo settore del Gruppo d'armate Centro. In una fase successiva, gli attentati erano spesso combinati con incursioni sui treni dei feriti. Un estratto dal report mensile del capo dei Trasporti, Gruppo d'armate Centro, per il periodo 1-31 agosto 1943, conteneva le seguenti informazioni: "Nonostante l'impiego di unità speciali di allarme per la protezione delle linee ferroviarie, l'attività partigiana è aumentato del 25 % nel mese di agosto 1943 e ha raggiunto un record di 1.392 casi rispetto ai 1.114 di luglio. La media giornaliera è pari a 45 attentati. In 364 casi i binari sono stati tagliati simultaneamente in più di dieci posti. Durante la notte dal 02/03 agosto ‘43 i partigiani cominciarono a mettere in atto un programma di distruzione su larga scala. Oltre a questo le defezioni: un intero distaccamento di sicurezza russo ausiliario di 600 uomini passò ai partigiani. Il 17 agosto 1943 questa forza ha attaccato la stazione ferroviaria Krulevshchizna. Usando mitragliatrici, mortai, cannoni anticarro che avevano portato con sé al momento del loro abbandono, i russi hanno causato notevoli danni: perdite tedesche 240 morti e 491 feriti. Complessivamente, l’attività partigiana di agosto 1943 provoca un danno a 266 locomotive e 1.373 vagoni ferroviari, ca. 160 chilometri di binari sono stati resi inutilizzabili. | ||
pericolo partigiani recita il cartello a fianco che un reparto di polizia del Reich sta installando BIELORUSSIA luoghi ed immagini di una guerra sanguinosa |
DEFIANCE I GIORNI DEL CORAGGIO - The Bielski Brothers di P. Duffy da google libri....In 1941, three brothers witnessed their parents and two other siblings being led away to their eventual murders. It was a grim scene that would, of course, be repeated endlessly throughout the war. Instead of running or giving in to despair, these brothers -- Tuvia, Zus, and Asael Bielski -- fought back, waging a guerrilla war of wits against the Nazis. By using their intimate knowledge of the dense forests surrounding the Belarusan towns of Novogrudek and Lida, the Bielskis evaded the Nazis and established a hidden base camp, then set about convincing other Jews to join their ranks. As more and more Jews arrived each day, a robust community began to emerge, a "Jerusalem in the woods." After two and a half years in the woods, in July 1944, the Bielskis learned that the Germans, overrun by the Red Army, were retreating back toward Berlin. More than one thousand Bielski Jews emerged -- alive -- on that final, triumphant exit from the woods. | ||
http://www.progettohumus.it/bielorussia.php?name=partigiani
http://www.progettohumus.it/bielorussia.php?name=parco |
Una scheda del film n. 65 è visibile al link http://digilander.libero.it/freetime1836/cinema/indicecinema.htm |
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MARIO GANDINI - LA CADUTA DI VARSAVIA - LONGANESI Anche troppa foresta, e magari poteva chiudersi da un momento all'altro sul taglio insignificante e stretto dove luccicavano le rotaie. Come il mar Rosso quando Mosè passò con gli ebrei; una spaccata stretta e diritta fra due muraglioni liquidi e verdastri, e in mezzo Mosè e gli ebrei che non dovevano sentirsi troppo sicuri. Qui i muraglioni erano di tronchi, di ombre, di foglie, di rami, ma gli alberi sparavano, l'ombra sparava, il treno correva su traversine di dinamite, il terrapieno catapultava via le locomotive a schiantare i primi tronchi della foresta. Era I'inferno qui. Carri bruciacchiati nell'acquitrino, locomotive sventrate a ruote in aria, respingenti che spuntavano come funghi di ruggine dall'erba, rotaie strappate e contorte. L'inferno.....Nella foresta il muschio ricopriva le cortecce, c'era ombra e umidità, e poi profumo di resina, di foglie e di radici marce. A noi che venivamo dalla steppa sembrava un profumo particolare, ma era il solito profumo di tutte le foreste e di tutti i ,boschi del mondo a primavera. Le cantoniere della ferrovia però sembravano fortini, avevano palizzate di tronchi tutto attorno, e dalle feritoie sbucavano le canne brunite delle armi. Foresta voleva dire partigiani, e c'erano palizzate e sentinelle anche all'ingresso dei ponti. Sulle rotaie passava la guerra, treni di cannoni e di carri Tigre andavano lentamente verso il fronte di Orel, e lunghi convogli di materiale contorto e bruciacchiato tornavano lentamente in Germania. |
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