GLI ZINGARI NEI LAGER NAZISTI
Un'altra testimonianza da "Sotto il cielo d'Europa" ci presenta Rom, lo zingaro con il carretto delle ceneri, un bambino zingaro internato e ucciso nel campo di Auschwitz. In realtà non si conosce il suo vero nome perché i nazisti chiamano così i nomadi appartenenti alla sua gente. La sua storia è raccontata da molti testimoni. È alto poco più di un metro e venti, occhi neri, carnagione olivastra, bocca e naso sottili ed espressione corrucciata. Gli zingari vengono spesso menati dai Kapo, che sono le guardie del campo di concentramento, anche senza nessun motivo o ragione. Rom non ha più i genitori e può contare solo sul nonno che lo protegge e ogni sera spera che il bambino torni vivo dal lavoro dei campi. Quando il nonno lo porta a dormire nel suo lettino lo prende in braccio e ogni giorno constata che Rom è sempre più leggero e magro. Quindi il nonno baratta le ultime cose di valore per della carne e delle patate. Le scorte però finiscono e i due devono guadagnarsi da mangiare lavorando molte ore al giorno. L'incarico di Rom è quello di trasportare le ceneri dei forni crematori sulle strade ghiacciate dal campo di concentramento e di sterminio ad Auschwitz-Birkenau. Un giorno una bambina viene trovata viva dentro una camera a gas dopo che le sostanze mortali sono fuoriuscite. Ora tutti la vogliono salvare e la affidano alla baracca di Rom che la protegge e la accudisce.

disegno di Federico T.
Gli zingari hanno rappresentato un numero consistente di vittime nei lager nazisti. Si calcola che circa 500.000 persone appartenenti ai diversi gruppi zingari abbiano perso la vita , parte nei campi di concentramento e sterminio, parte nelle esecuzioni di massa che avvenivano nei territori occupati. Gli zingari venivano considerati asociali e portavano sulla divisa il triangolo nero.
Cominciarono a venire internati nel 1938 a Buchenwald, in Turingia. Sempre nel 1938 altri zingari vennero deportati a Dachau e nell'anno seguente molte donne vennero internate a Ravensbruck.
Molti altri campi di concentramento ebbero baracche destinate agli zingari: Mauthausen, Chelmno, Laackenbach ….
Il campo per famiglie zingare di Auschwitz-Birkenau fu stato aperto tra la fine di febbraio e i primi di marzo del 1943; comprendeva trentadue baracche, due blocchi destinati a cucina e quattro edifici in muratura con i bagni e le latrine.
L'ordinanza di arresto e di deportazione degli zingari fu emessa il 16 dicembre 1942 da Himmler, e prevedeva il trasferimento immediato degli zingari nel lager di Auschwitz.
All'arrivo al campo, gli zingari non venivano sottoposti a selezione, come accadeva agli ebrei; venivano inviati nelle loro baracche con il necessario per i bisogni quotidiani, rasati a zero e registrati con un numero preceduto dalla lettera Z (Zigeuner, zingaro).
Fra il 1943 e il 1944 vi furono deportate 21.000 persone (uomini, donne e bambini), la maggior parte dei quali moriva in breve tempo a causa delle malattie, fame, esperimenti medici.
Dal racconto di Jerzay Ficowski, un testimone sopravvissuto:
" Il 1° agosto 1944, alle ore 20, i nazisti cominciarono l'azione di annientamento di tutta la popolazione zingara presente nel lager di Birkenau. La gente venne caricata su dei camion e portata alle camere a gas del crematorio 5. I camion, tre ore dopo passarono anche dall'ospedale per internati, per caricare anche gli ammalati, 50-60 zingari su ogni automezzo. Poco dopo la mezzanotte l'azione venne portata a termine. Per sterminare la popolazione zingara, furono sufficienti due forni crematori."