ANNA FRANK
Dal diario di Anna Frank

Mercoledì 8 luglio 1942
Nasconderci! Dove dovremmo nasconderci, in città, in campagna, in una casa, in una capanna, quando, come, dove …? Erano problemi ch'io non dovevo pormi, e che tuttavia continuamente riaffioravano. Margot ed io cominciammo a stipare l'indispensabile in una borsa da scuola. La prima cosa che ci ficcai dentro fu questo diario, poi arricciacapelli, fazzoletti, libri scolastici, un pettine, vecchie lettere; pensavo che bisognava nascondersi e cacciare nella borsa le cose più assurde. Ma non me ne rammarico, ci tengo di più ai ricordi che ai vestiti.

Una delle situazioni più frequenti e comuni che abbiamo trovato nelle testimonianze è l'abbandono della propria casa, o per fuggire e nascondersi o per essere deportati.
Dopo aver letto questa pagina del diario di Anna Frank ci siamo chiesti cosa possa significare fuggire verso l'ignoto, perdendo tutte le sicurezze che si hanno.
Le nostre riflessioni sono partite da una domanda:
che cosa metterei in valigia se mi trovassi in una situazione simile?

"Io mi porterei le cose a cui tengo di più, per esempio le fotografie, e poi un libro da leggere o magari come Anna un diario su cui scrivere …."
"Non credo che mi porterei dietro un diario, piuttosto della biancheria e dei vestiti e anche una radio per tenermi informato su quello che succede nel mondo, un orologio e delle coperte per affrontare le stagioni più fredde."
"Io metterei tutti i miei vestiti compresi i giubbotti, perché penso che soffrire il freddo sia una cosa terribile; poi il cellulare, il dentifricio, lo spazzolino, il sapone, lo shampoo e un pallone."
"Io avrei messo in valigia le cose più care: degli album di fotografie della mia famiglia e dei miei amici, come ricordo dei momenti passati con loro; dei CD e il lettore CD; un libro, il cellulare, dei vestiti."
"Se fossi in una situazione come quella di Anna penso che anch'io darei molta importanza ai ricordi: metterei in valigia il mio vecchio diario e alcune delle mie foto, poi metterei i libri più belli, dei dischi di musica e magari anche degli spartiti di canto, qualcosa che all'apparenza sembra inutile ma che in fondo per ognuno di noi ha molta importanza. In ogni caso penso che qualche vestito e qualche accessorio lo porterei."
"È difficile scegliere delle cose se non si sa cosa può accadere, quindi si dovrebbe dare spazio a cose molto importanti come del cibo e dei soldi, i documenti, il pallone da calcio, il necessario per lavarsi, foto per ricordare gli amici, il cellulare e dei vestiti."
"Mi porterei dietro dei coltelli e delle armi, vestiti, coperte e un ombrello, cibo e acqua. Mi porterei anche un kit di medicine e del sapone; naturalmente porterei anche dei soldi e un accendino."
"Sinceramente anche io come Anna porterei con me il mio diario segreto nel quale, quando mi sento in difficoltà o succede qualche evento particolare, sono abituata a scrivere tutto. Inoltre porterei alcune foto dei miei più cari amici e dei momenti più felici …… il cellulare per provare almeno a rimanere in contatto con qualcuno, dei fogli bianchi con delle matite per sfogarmi in disegni e roba del genere."
"Soldi e cibo prima di tutto, poi vestiti perché sono le cose fondamentali per vivere, poi un orologio per avere la cognizione del tempo, un diario, un quaderno, dei giochi per passare il tempo, dei libri, un palloni, un cuscino, poi un coltello sapendo di essere in pericolo…"
"……porterei qualche vestito; porterei anche scarpe e il profumo."

Cercare di rispondere a questa domanda è stato molto difficile, molte sono state le emozioni e i pensieri che si sovrapponevano: incertezza, incredulità, paura …..
Oggi per noi ragazzi tutto sembra importante e indispensabile e questo rende molto difficile decidere cosa lasciare e cosa portarsi dietro; fa paura il pensiero di non tornare, di non avere contatti con gli amici, ma anche abbandonare le cose care, i ricordi, così come gli oggetti della nostra quotidianità.