I CITTADINI
DELLA UE
L'Unione Europea ha conferito gradualmente ai cittadini dei 15 Stati membri una serie di diritti di cui possono chiedere la tutela ai giudici nazionali e alla Corte di giustizia della Comunità europea.

Tali diritti sono sanciti dal Trattato di Roma del 1957 ed ampliati con l'Atto unico del 1987, il Trattato di Maastricht del 1992, il Trattato di Amsterdam del 1997.

I principi su cui si basano questi trattati sono la libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti fondamentali.
Il cittadino europeo può:
 
AVERE
la residenza in ogni paese della UE allo stesso modo in cui può risiedere all'interno del proprio paese.
 
 
LAVORARE
in qualsiasi paese della UE. In tutti gli Stati vengono riconosciuti diplomi e titoli di studio.
 
 
VOTARE
per il Parlamento europeo anche se vive in un paese diverso dal proprio.
 
 
ESSERE
tutelato all'estero anche quando il proprio paese non è rappresentato.
 
 
RIVOLGERSI
al Mediatore europeo per far valere i propri diritti o per segnalare i casi di cattiva amministrazione delle istituzioni europee.
 
 
CIRCOLARE
liberamente negli stati della UE senza problemi di dogane e frontiere.
 
 
MIGLIORARE
le sue condizioni di vita e di lavoro. La Carta comunitaria stabilisce i diritti sociali fondamentali: libertà di associazione, formazione professionale, equa retribuzione, partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali, protezione della salute e della sicurezza sul lavoro, parità di trattamento tra uomini e donne, protezione dei bambini, delle persone anziane e dei portatori di handicap.