LABITOUR |
I MIEI VIAGGI
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Tour019 - Francia | | ||
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TOUR: |
Parigi (Paris) ; |
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DATA: |
2007 -> Dicembre | |
GIORNI: |
4 | |
MEZZO: |
Treno | |
ALLOGGIO: | Hotel ; Ospite ; | |
NOTE:
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Prima volta in cuccetta. |
Viaggio: | |
Anno
2007. Tutto si decide in poco tempo. Il costo degli aerei all'ultimo momento
è decisamente alto ed allora opto per il treno. Sicuramente più
scomodo ma tutto sommato una nuova esperienza. Partenza la sera del 25
da Firenze ed arrivo a Parigi Bercy alle 9.00 del 26 mattina. Riesco anche
a dormire per qualche ora. |
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Parigi
(Paris) (1). Ho pensato molto a questa città, con chi
sarei dovuto andare, cosa avrei trovato e se anche io sarei rimasto
deluso come alcuni o entusiasta come altri che prima di me sono stati
qui. Decido che deve essere solo mia, per adesso. |
Tour Eiffel - vista dalla Senna |
Pranzo
e poi via di nuovo alla scoperta di Parigi tra il quartiere Marais
fino al Pletzel dove si trova la sinagoga Guimard. Ora decido
che è la volta di qualcosa di più "turistico"
e mi dirigo verso Place de la Concorde, Jardin des Touileries,
Champs Elysées e l' Arc de Triomphe, quest'ultimo
eretto nel 1836 per celebrare la vittoria di Napoleone ad Austerlitz nel
1805 ed è forse il monumento che insieme alla Tour Eiffel,
mia prossima tappa, rappresenta agli occhi dei turisti, Parigi. La Tour
Eiffel, nella zona del Parc du Champ de Mars e Jardin du
Trocadéro, è meta di oltre sei milioni di turisti l'anno
che scelgono di salire fino alla cima. Io, non sono tra questi, almeno
per questa volta. |
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27 dicembre: Secondo giorno.
Fatto il ParisMuseumPass,
per soli due giorni, la mia prima entrata è il Musée
du Louvre. Salto la fila ed entro. Faccio un giro nell'ala Richielieu,
Sully e poi finalmente in quella Denon, dove si trovano tra gli altri
la Gioconda di Leonardo da Vinci e La Venere di Milo. Esco dalla Piramide
che dal 1989 è accesso al museo e famosa anche per il libro/film
Codice da Vinci. |
Musée d'Orsay - Vista dall'esterno |
Vista
l'ora tarda, una meta aperta di mio interesse è le Centre Georges
Pompidou. Una delle più famose architetture moderne progettata
da Rogers e Piano e aperta nel 1977. Le parti strutturali e le scale mobili
messe all'esterno ne fanno un'opera architettonica interessante anche
se personalmente non la trovo bella esteticamente. Ospita cinema, biblioteche
e tra le altre cose anche e soprattutto le Musée National d'Art
Moderne. All'interno di quest'ultimo di possono vedere opere di ogni
genere (di età successiva a quelle esposte al Musée d'Orsay).
Da opere che personalmente trovo assurde a quelle che mi colpiscono per
la loro bellezza come i quadri di Picasso, Matisse, Chagall ed altri.
Finita la mia visita mi dirigo verso l'hotel per una doccia e poi a casa
di Lucile e Guillaume. |
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Qui
conosco Melanie, Funny e Sinan. Ceniamo insieme e poi scalino dopo scalino
e bicchiere dopo bicchiere di vodka, arriviamo alle Sacré-Coeur.
Qui osserviamo la basilica e Parigi dall'alto. Fanny si fa fotografare
da alcuni turisti che in cambio le regalano un cappello e tutti insieme
ci godiamo la serata. Successivamente a piedi facciamo un giro per Montmartre
e i miei amici mi illustrano tutto quello che vediamo compreso il bar
dove lavorava Amelie ne "Il favoloso mondo di Amelie". Raggiungiamo
Pigalle e le Moulin Rouge dove incontriamo alcuni amici
di Sinan che si uniscono a noi per la serata. Tra il bere ed il camminare
concludiamo tutti insieme la serata a casa di Lucile e Guillaume dove
rimarrò per la notte. |
Montmartre - Basilique de Sacrè-Coeur |
Visto
che sono in zona e che la sera precedente sono passato velocemente decido
di tornare al Panthéon ed entrare. Per prima cosa mi colpisce
l'enorme pendolo centrale, il Pendolo di Foucault. Osservo i dipindi delle
pareti e poi scendo a vedere le tombe di numerosi personaggi illustri
come Victor Hugo, Voltaire, Zola, Carnot e Marie Curie, la prima donna
ad essere messa qui, nel 1995 insieme al marito. Finita la visita, esco e mi dirigo alla fermata Laumière, a nord-est del centro per incontrare Vivien. Ci salutiamo e poi mi porta a vedere una chiesa ortodossa molto carina e nascosta al giro turistico, l'église Saint-Serge, che ci aprono per noi e mi viene spiegata la storia della chiesa. Soddisfatto della mia comprensione del francese, mi dirigo insieme a Vivien al Parc des Buttes-Chaumont dove dalla torre Belvedere si osserva Parigi e le Sacré-Coeur. Usciti dal parco mi porta in delle strade acciottolate molto caratteristiche piene di piante ed un giardino interno che in primavera ed estate dovrebbe dare il meglio di se visto il verde che c'era. Posso dire di aver visto una Parigi nascosta ai turisti. |
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E'
sera e devo andare a casa di Melanie dove insieme ad amici passiamo la
serata. Lei è convinta di essere la regina delle carte, ci divertiamo
e beviamo un poco. 29 dicembre. Quarto giorno. Questo è il mio ultimo giorno a Parigi. Decido di attraversare tutto il centro ed arrivare a La Défense. Questo è un moderno centro finanziario e governativo fatto di grattaceli e strutture moderne come le Grande Arche. Qui in confronto a quello che ci circonda sembra tutto piccolo ed in lontananza si può vedere l'Arc de Triomphe. Pranzo velocemente e dopo aver visitato, ma solo dall'esterno, l'Hotel des Invalides, mi dirigo verso la periferia nord di Parigi, Saint-Denis. Per prima cosa partecipo alla visita dello Stade de France, uno degli impanti sportivi più all'avanguardia in Europa. Visito la tribuna stampa e presidenziale, i centri direzionali, gli spogliatoi ed il campo con simulazione di ingresso in campo di due squadre. Unico imbarazzo è stato quando ci hanno chiesto come ci chiamavamo e da dove venivamo. Solo chi mi conosce sa il perchè! Il mio cognome non è molto amato dai francesi visti gli ultimi mondiali. |
La Défense - Place Grande Arche, Le Parvis |
Finita
la visita allo stadio adesso vado in centro di Saint-Denis a visitare
la Basilique de Saint-Denis, luogo di sepoltura di quasi tutti
i re e le regine di Francia. Torno in centro, recupero la valigia e mi trovo con Lucile e Guillaume per i saluti. Mangio qualcosa prima di partire, mi dirigo verso la stazione di Parigi Bercy e salgo sul treno che mi riporterà in Italia. Con me nello scompartimento una famiglia francese ed una ragazza, Elodie, con la quale mi trovo subito in sintonia e che renderà il mio ritorno più piacevole. Entrambi scendiamo a Firenze e qui si conclude la mia trasferta in terra francese. Cosa mi aspettavo? Forse nulla di più di quello che ho fatto e visto. Parigi non è solo per fughe d'amore ma anche una città da vivere e grazie alle persone con cui ho condiviso la mia esperienza è stato tutto più interessante. |
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Da segnalare: | |
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