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Tour015 - Italia : Sicilia |
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TOUR:

Noto ; Siracusa ; Ragusa ; Modica ; Ispica ; Agrigento ; Selinunte ; Mazara del Vallo ; Marsala ; Erice ; Trapani ; San Vito Lo Capo ; Scopello ;

 

DATA:

2007 -> Maggio  

GIORNI:

9  
MEZZO:
Aereo ; Auto ;  
ALLOGGIO: Agriturismo e B&B  
NOTE: Vista notturna della Valle dei Templi ; Vista panoramica da Erice ; Mare di San Vito lo Capo; Cibo  
Viaggio:  
Anno 2007. Mese di maggio. Basta uno sguardo ed è deciso. Sicilia. In linea teorica la fine di maggio è un ottimo periodo per il viaggio che stiamo per affrontare ma climaticamente parlando si è rivelato non proprio secondo le aspettative causa un pò di maltempo che impedirà agli amanti del mare e del sole di godere in pieno di questa che sarà una meta di felice scoperta fino adesso non presa in considerazione per quanto merita. Partenza da Roma Fiumicino con volo AirOne direzione Catania. Noleggio della "nostra" Fiat Punto Grigia e via pronti ad affrontare quelli che saranno i millecinquecento chilometri del buongusto e della buonavista.

Siracusa - Teatro dei Pupi

 

Noto (1). Dopo un passaggio veloce nel centro di Avola che non soddisfa i nostri occhi raggiungiamo Noto. Cittadina piccola ma accogliente dove prendiamo la nostra prima granita siciliana alla vista della splendida cattedrale. Giro in centro e poi via verso la zona di Modica dove un accogliente agriturismo (Agriturismo Il Granaio) ci attende per il pernottamento. Una gentile signora, che poi ci ha deliziato della sua cucina per il periodo che siamo stati loro ospiti, e suo figlio ci indicano la camera per la nostra permanenza. Da qui raggiungere Siracusa (2) è stato abbastanza veloce. Appena arrivati la pioggia a deciso di smettere e così abbiamo potuto visitare in sequenza Neapolis, con il parco archeologico e la Latomia del Paradiso al cui interno si trova l'Orecchio di Dionisio ovvero una grotta artificiale dalle straordinarie proprietà acustiche ed infine la grotta dei cordari ed il Teatro Greco ad oggi l'unico, insieme ad Atene, a fare rappresentazioni di teatro classico. Finita la nostra visita ci dirigiamo verso il centro città o meglio nell'isola di Ortigia, il cuore di Siracusa. Ai nostri occhi appaiono in sequenza: Piazza Duomo, Palazzo Municipale, Piazza Archimede e la Fonte Aretusa, una sorgente di acqua dolce che nell'antichità rappresentava la maggior riserva idrica della città.

Vista l'ora presto abbiamo deciso improvvisamente di salire su di una barchettina e farci un giro in mare lungo costa e nel canale interno. Il mare mosso a decisamente impaurito chi proprio marinaio non è. Abbiamo potuto vedere le varie grotte compresa quelli degli innammorati e quella dei cordari. Questa tappa non poteva non comprendere una visita al Piccolo Teatro dei Pupi dei fratelli Maugeri. Ore 18.00 inizio dello spettacolo. Carino tanto che si è deciso di acquistare il "prode Rolando" la marionetta che ci difenderà per il resto della vacanza! Cenetta eccoci, arriviamo.

Ragusa (3). Il giorno dopo decidiamo che è la volta di Ragusa. In realtà volevamo andare a vedere il castello di Donnafugata ma essendo chiuso ci sembrava inopportuno sfondare il portone ed allora ci siamo convinti che tornare sarebbe stato più opportuno. Dicevo, Ragusa. Ci dirigiamo prima in Ragusa Ibla, con il Duomo di San Giorgio ed il Giardino Ibleo, facciamo un giro e poi via a vedere la cattedrale in Ragusa Superiore. Strade strette ed in salita ottimo test per la frizione della nostra Punto. Era l'ora giusta sapete per cosa? Cioccolato! E sì, andiamo a Modica (4) e dopo un pasto veloce entriamo nella Antica Dolceria Rizza. Qua iniziamo ad assaggiare il cioccolato di Modica e dopo esserci fatti prendere in giro dalla commessa perchè decidavamo in simbiosi i soliti gusti passiamo alla fase acquisti. Usciamo soddisfatti e colmi di cioccolato e liquori al cioccolato. La città a mio modesto parere non è molto diversa da Ragusa. Entrambe hanno dalla guida questa definizione "ignorate dai turisti", escluso il cioccolato ovviamente. Visto che ancora abbiamo del tempo decidiamo di fare tappa alle Cave di Ispica.

Agrigento - Vista notturna Valle dei Templi

Ispica (5). Per la mia ignoranza più interessante delle cave è stato il Mulino ad acqua ancora funzionante. L'indomani mattina presto dopo una bella colazione ci dirigiamo verso Agrigento facendo prima tappa la dove eravamo stati ma poi tornati indietro ovvero al Castello di Donnafugata. Facciamo la visita guidata dell'interno e poi un giro nei tre parchi esterni che sono in stile inglese, francese ed ovviamente italiano. All'interno del parco anche un labiritno in muratura! Dopo la visita c'è la nostra prima piccola disavventura. Armati di TOM TOM (ovvero navigatore satellitare) ci dirigiamo per una deviazione che ci viene consigliata dalla voce che ci guida in una strada piccola, sterrata e per di più senza sbocchi. Ci guardiamo ed iniziamo prima a ridere e poi ad ingranare la retromarcia. Che ci volete fare c'est la vie!

Nel nostro percorso attraversiamo zone bellissime ed altre dove sinceramente non sosterei molto a lungo ma alla vista del primo tempio ci diciamo: Eccoci arrivati. Agrigento (6). Per la nostra visita era presente anche un agente atmosferico che ci accompagnerà anche in futuro ovvero il vento.

Arriviamo al nostro B&B immerso nella valle dei Templi, sistemiamo i bagagli in quella che dovrebbe essere una camera e poi ci dirigiamo verso l'ingresso per la visita. Tempio dopo tempio dal quello di Ercole a quello della Concordia a quello di Giunone ecc. ecc. L'atmfosfera è particolare e suggestiva. Da qui si vede poco sotto il mare e la città di Porto Empedocle, famosa per aver Camilleri ed il suo Montalbano e soprattutto per la casa dello scrittore Luigi Pirandello. Proprio questa sarà la visita successiva. Posta a ridosso del mare la casa è molto semplice e relativamente moderna. Al suo interno foto, mobili e scritti appartenuti appunto all'autore. Accanto un sentiero ci porta al luogo dove si trova il pino solitario che recentemente è stato tagliato e posto in orizzontale.

Come detto il B&B non era un granchè pulito (la mia compagna non lo sa ma all'interno ho trovato un piccolo animaletto che faceva piuttosto schifo e prontamente è stato "accompagnato" fuori). La collocazione però era a dir poco bellissima. Immersa nella valle dei Templi illuminati ad arte di notte rendeva giustizia a quel luogo. Vista che si poteva cogliere anche dalla nostra finestra di camera. La mattina seguente voi pensereste che ci saremmo svegliati con il canto del gallo o una radiosveglia! Niente di più sbagliato. A svegliarci è un pavone che ho scoperto poi fare il "piacione" con la mia compagna che a sua richiesta a pure fatto la ruota lo sfacciato! Fatta colazione con quello sfondo di arte piacevole siamo saliti nella nostra Punto direzione Selinunte, non prima di aver fatto la bravata di cogliere una ramo di Bouganville rischiando di essere squartato dalle loro grosse spine!

Marsala-Trapani - Saline

 

Selinunte (7). Anche se non ho guidato io, la guida è stata lo stesso ottima. Giungiamo a destinazione e scopriamo che possiamo spostarci all'interno della zona archeologica con la macchina e quindi riduciamo di molto le nostre fatiche. Visitiamo l'acropoli, la città antica, i templi. Finita la visita decidiamo di andare a pranzo al ristorante Pierrot e farci una bella mangiata di pesce. Ottima idea. Cibo buono e sottofondo musicale di due "menestrelli" che intonavano canzoni siciliane ad altre a seconda della zona di provenienza degli ospiti del ristorante.

Mazara del Vallo (8). Dopo aver sistemato i bagagli nella tenuta che ci ospita (Tenute Montalto) decidiamo di fare un giro alla vicina Mazara. La città è piccola e molto meno caotica di quanto me l'avevano descritta. Sinceramente nulla ci colpisce in maniera particolare e siamo ben felici di esserci stati sfruttando solo quello scorcio di giornata. Non me ne vogliano gli abitanti di questa città, il mio o meglio nostro è un punto di vista del tutto soggettivo. Decidiamo comunque di restare a cena per poi rientrare al nostro Baglio che ci farà da nido per la notte (vista anche la scomoda notte precedente).

Marsala (9). L'indomani mattina decidiamo di andare a visitare le saline e l'isola di Mozia. Quello che ci si presenta al nostro arrivo è un paesaggio nuovo. Un lungo mare fatto di tante vasche che a Giugno saranno bianche di sale. Ogni tanto qualche mulino a vento e al centro dello "stagnone" l'isola di Mozia. Prendiamo il battello e ci dirigiamo verso l'isola e museo Whitaker dove sono custodite le vestigia della civiltà fenicia. Finito il nostro tour riprendiamo il mezzo di trasporto marittimo e arriviamo al Museo del sale che non è altro che un mulino nel quale vendono sale, proiettano un filmato sulle saline e fanno una dimostrazione sul funzionamento del mulino. Facciamo il ladruncoli rubando piccoli pezzetti di sale e usciamo fieri di aver risparmiato qualche centesimo di euro! Procediamo verso il centro di Marsala per fare un giro in città non prima di aver fatto una visita alla celebre "cantina Florio" ed assaggiato il vino liquoroso Marsala. All'inizio qualche disguido e ritardo ci fa temere il peggio ma alla fine è stata una lunga e piacevole carrellata di informazioni e profumi. Il finale è stato quello di assaporare alcuni tipi di vino e concordi ancora una volta sulla scelta i nostri due eroi decidono di fare acquisti.

Forse più curata, Marsala, è un centro cittadino abbastanza piccolo ma con negozi e vicolini accattivanti, tanto che eravamo quasi intenti a dare il nostro meglio nello shopping ma la voce della razionalità ha prevalso e quindi ci siamo comportati da bravi risparmiatori. I bei palazzi di questa città lasceranno spazio a qualcosa di veramente affascinante che tra poche ore e circa cinquanta chilometri andremo a visitare ovvero Erice.

Erice - Vista del Monte Cofano

Erice (10). Dal basso non si riesce a capire che in cima a quella sommità ci possa essere una cittadina. Tutto viene smentito dopo alcuni chilometri di salita in una strada stretta e piena di curve. Arrivati il panorama è a dir poco spettacolare. Qui, che siamo praticamente a nord ovest si riesce a vedere tutta la Sicilia occidentale come se fosse un immenso plastico. Sotto si vede Trapani ed in lontananza Marsala. Si sta facendo sera e dopo una breve visita al Castello di Venere e per il centro cittadino, dove possiamo ammirare la magnifica Chiesa Madre con il suo campanile isolato a bifore gotiche. Dopo la cultura e gli occhi adesso è ora di fare i gentili con il nostro pancino. Ci fermiamo nella mitica Particceria di Maria Grammatico, quella che ci dicono è la pasticceria più famosa di tutta la Sicilia. Facciamo acquisti ed al nostro ritorno a casa scopro, assaggiando i dolcetti, del perchè di tanta acclamazione. Prima di arrivare ci siamo informati su dove poter cenare e decidiamo sul noto ristorante La Pentolaccia, un ristorante raffinato situato all'interno di un ex monastero del XVI secolo. Cibo buono e prezzo onesto, bene così. Finita la cena ci godiamo ancora il panorama, questa volta notturno, con qualcosa dentro che ci dice che non sarebbe stata l'ultima volta che vedevamo quel paesaggio.
San Vito lo Capo (11). Il giorno successivo è quello che ci avrebbe portato nel nostro ultimo luogo di pernottamento nella punta nord-occidentale della Sicilia dove il mare corallino è definito come il "nostro" mar dei Caraibi. Io il mar dei Caraibi non l'ho visto ma un mare bello come questo nemmeno. Peccato che al nostro arrivo il vento non ci permetta di gustarci in pieno quel mare meraviglioso situato in una cornice come quella della Riserva dello Zingaro. Ma veniamo a noi. Appena iniziata la stagione estiva con i suoi blocchi stradali nel centro del paese, la nostra Punto è rimasta al di fuori in un parcheggio che fortunatamente ancora per qualche giorno rimane gratuito. Con piacevole sorpresa scopriamo che il B&B "Chiedi la Luna" da noi prenotato è pulito e grazioso e Valentina, la proprietaria, gentile ed alla mano, come diciamo noi toscani. Cuscus, è questa l'altra prerogativa della nostra permanenza visto che qui è il regno di questa pietanza ed ogni anno si svolge il Festival Internazionale del Cuscus. In generale cibo ottimo e prezzi contenuti, ottimo anche il dolce che ci gustiamo nella nostra passeggiata serale. Da visitare c'è solo la Chiesa di San Vito che assomiglia ad una fortezza. Il primo giorno si conclude qui, più o meno..... Al nostro risveglio la pioggia! Reputandoci sfortunati ma non pervinti prendiamo la nostra vettura grigia ormai considerata come il nostro quarto componente (il terzo è il prode Rolando) e ci dirigiamo verso Scopello (12). Prima visitiamo la Tonnara e poi il paese. La prima risulta interessante e leggiamo nella nostra inseparabile guida che è stata attiva fino ai primi anni 80. E' inutile che vi dica che anche qui il mare è qualcosa di meraviglioso. Il paese, situato sopra, è carino ma molto piccolo. Qui una borsa mal posta sotto all'impermiabile della mia compagna fa piovere alcuni "auguri" da parte delle persone che incontravamo convinte che la sotto ci fosse una pancia in dolce attesa e non una semplice borsa. All'inizio con comprendavamo tutti quei "auguri" ma poi al momento di pagare il nostro "pane cunzato" (pane condito della zona) allo sgranare degli occhi della commessa abbiamo intuito l'equivoco!

San Vito lo Capo - Spiaggia e Riserva dello Zingaro

Segesta (13). Il nostro percorso prevede una sosta a Segesta. La pioggia non ci abbandona ma noi eroici ci armiamo di impermiabile e andiamo a vedere il tempio dorico che risale al 430 a.C. sorprendentemente ben conservato. Visto il brutto tempo decidiamo per non andare a visitare il teatro in cima al monte ma ci dirigiamo verso la città di Trapani.

Trapani (14). Il centro è abbastanza raccolto e praticamente a ridosso del mare. Sorprendentemente risulta deserta anche se la pioggia a lasciato spazio ad un timido sole. Passeggiamo per il centro con vista delle molte chiese e dopo aver visitato anche il porto limitrofo decidiamo che la sosta doveva essere all'interno della Pasticceria Caffè del Corso, ottima idea. Ci gustiamo le prelibatezze del luogo, ci rilassiamo un poco e poi ripartiamo alla volta della nostra base: San Vito Lo Capo.

Giungiamo al nostro B&B e dopo una doccia di rito ci prepariamo per andare a cena, questa volta il cuscus decidiamo di mangiarlo in un altro ristorante in modo che la nostra idea in merito risulti essere più obbiettiva possibile. Centro. Anche questa volta è andata bene, meglio. Buono.

Ultimo giorno! Ci svegliamo di primo mattino ed il tempo non promette nulla di buono ed allora decidiamo di restare ancora un poco ad oziare. L'aereo ci attende di pomeriggio e Palermo non è così lontana. Quando usciamo però notiamo che il tempo sembra tirarci brutti scherzi perchè il sole decide che quello era il giorno ed il momento più oppurtuno per fare il suo dovere visto il periodo e la stagione estiva alle porte. Averlo saputo primo un bagno in quello splendido mare non ce lo saremmo di certo fatto scappare ma così è andata. Un passaggio in spiaggia ad osservare le mie "ananas giganti" (chiamo così le palme basse del posto) ed il limpido di quella che sembra una grande piscina e poi con il cuore in gola: Ciao Sicilia. L'aereo parte quasi puntuale dal suggestivo aeroporto "Falcone-Borsellino" di Punta Raisi a Palermo.

Notate bene, dentro di noi c'è davvero la convinzione che quello sia un arrivederci e non un addio, ma solo il futuro potrà risponde a questo.