APPENDICE 4: CENNI AL DIARIO AMERICANO (1909) DI ANGELO
Il Diario (1909) è un manoscritto di circa cento pagine ora conservato dal figlio Salvatore. Scritto da Angelo Santagata (figlio di "Mannu") negli Stati Uniti tra il gennaio ed il dicembre 1909, è dedicato alla madre Eugenia Poggi:
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Moss-Point (USA) 1908
Angelo Santagata sulla "Adda"
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La vicenda si svolge tra la metà del 1908 e la fine del 1909.
Conseguita a Genova la licenza media e compiuti da poco 15 anni, Angelo, d’accordo con il (o per volere del) padre Emanuele, emigra negli Stati Uniti per fare una nuova esperienza di vita.
S’imbarca a Marsiglia sulla “Adda”, comandata dal padre stesso, alla fine di luglio del 1908. Nel viaggio che segue è impiegato come mozzo di coperta.
Dopo la traversata atlantica e gli scali cubani (Matanzas e L’Avana) approda, a fine novembre, nel paese di Moss-Point (Stato del Mississippi). Qui, vive per qualche anno (probabilmente un solo anno nell’accordo iniziale) affidato alla famiglia di Mr. Gerry Nye, macellaio di bordo ed amico del padre.
Per mantenersi lavora presso una segheria di Dantzler (o Danzler).
Il nome Dantzler (o Danzler) è citato nel diario con i due seguenti significati: località nella quale era situata la segheria oppure proprietario della stessa. Qui si rifornivano il padre ed altri comandanti di navi europee. La segheria, invece, è sempre detta “mulino” o “plena”.
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"Scrivo queste <<memorie>> non solo per avere un ricordo generale dell'anno 1909 (16° della mia vita) passato in America, ma per aver sempre sotto gli occhi, quando leggerò questo manoscritto, le fasi della mia nuova vita di lavoro e di studio insieme, per poter ricordare con quanti dolori e con quante lotte, vada ora conquistando la vittoria gloriosa.
La qual vittoria, unita alla speranza di tornare in patria, mi sprona a soffrire ed a lottare contro la mia volontà contro i miei più grandi desiderii.
Che io possa, tornando in patria, trovarmi capace di formare la mia e l'altrui contentezza! Ecco il mio voto! Moss-Point Punta del Muschio"
In questo libretto, che fu compagno del suo primo anno americano, Angelo racconta, settimana per settimana, in modo “colloquiale”, “mistico” ed a tratti “aulico”....
....la sua vita e il suo lavoro quotidiano non sempre regolare......
"Domenica XXXIIa 29 Agosto-5 settembre. Si ricomincia a lavorare; ma agosto finì nell'ozio ed i primi giorni si settembre si continua a dormire. Solamente giovedì alle 3 fui chiamato alla plena dove si fece vapore per fischiare l'appellodegli operai pel domani. Venerdì de ieri il lavoro procede regolare...."
....le vicende della famiglia lontana e la sua corrispondenza giornaliera....
Gli esempi seguenti si riferiscono al matrimonio (6 giugno 1909) tra Cristoforo Lupi ed Ezilda Poggi (primogenita di Sebastiano Poggi ed Adele Laura)....
“Domenica IXXa - 30 maggio-6 giugno 1909.... Oggi è il giorno dello statuto. Mentre scrivo Ezilda è sposa con Cristoluccio ed un bel giorno per <<Essi>> tutti è passato...”.
....ed al 19° anniversario di matrimonio dei suoi genitori (Emanuele Santagata ed Eugenia Poggi).
"Mi dimenticai di mandare gli auguri per il compleanno dei genitori, 8 maggio, giorno dopo l'arrivo dell'<<Adda>>. Gli risponderò in inglese"
....il suo amore “platonico” per Miss Giovanna Schrodar (cognata quindicenne di Mr.Gerry) con la quale, alla sera, conversava e leggeva in inglese accanto al fuoco del camino....
"E quando al mio appello Miss Giovanna uscì bella come mai l'avevo veduta, stendendomi la mano io, sulla porta della mia camera, gliela tesi, e la trassi con dolce violenza a me. In quello mi parve di veder lei chinarsi, non sono sicuro, mi balenò l'idea...; ma fuggii; solo stringendo forte quella bella mano delicata tra le mie, la portai alle labbra, la trattenni un poco [..... ] canti diffusi e riso allieteranno questa casa; mai più i miei occhi si fisseranno nelle tue pupille perchè tu le abbassi, umile verginella "Goodbye forever".
....i viaggi e l’attività del padre durante il 1908 ed il 1909 (questo fatto non è trascurabile, anche al di fuori dell’ambito familiare, essendo questo tipo di dati difficilmente reperibili altrove). Dei viaggi "inediti" della Adda si è parlato nel Capitolo 3 e nell'Appendice 3.
"Domenica XLIa 31Ottobre-7Novembre 1909: Babbo viene! una lettera provenienrte da Barbados mi arrivò finalmente, e lunedì seppi che egli è partito per Pascagoula. ma per ordini dei negozianti sarà rimandato a Mobile al suo arrivo in Horn Island".
.....le tristi partenze del padre:
"Poi babbo entrò nella sala. Non ne aveva varcata la soglia che mi gettai al suo collo e con una voce rotta dai singhiozzi "Babbo, babbo" dissi. E una fila interminabile di baci che mai avrebbe voluto finire, copersero il volto di quell'uomo, che sapeva sfidare la furia dell'onde, ma che in quel momento, suo malgrado appariva commosso".
....la presenza in America di altri velieri......
"Martedì sera arrivò lo ship italiano "Dora" della compagnia di Piaggio. La sera ritornai a Moss Point con il rimorchiatore "Victor". Volli andare a bordo della Dora che è ormeggiata a Moss-Point per scaricare la Zavorra. Sarà quindi portata a Danzler ed occuperà il posto che già avea l'Adda, ora tenuto da uno ship Norvegino".
· ....le sue “emozioni poetiche” vedendo l’Adda, “frammento di Patria” ed unica speranza di tornare in Italia, ripartire senza di lui il 3 Marzo 1909....
"Addio Adda, mia cara, che le furie di un oceano infido t'attendono. S'acquietino le onde, al tuo passare, solcherai bella, maestosa e veloce le acque; qual sole che ora tramonta ti troverà domani mattina lontano dalle coste dell'America. Ti saluti esso sempre lieto e brillante nelle sue aurore, ti trovi felice nella mia bella Genova. Andate compagni. E al primo fascio di luce che la Lanterna spanderà dal San Benigno su di voi. Salutatemi, o cari, quella Superba, salutatemi la mia patria lontana".
Il diario termina il giorno di S. Stefano del 1909, con il padre Emanuele e l’Adda in America....
.... ed è seguito da 13 pagine di “Libro Cassa”.
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