La notte delle lucciole I

Notti calienti - per tacer delle zanzare

Warning!!!

 

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Cara dama del mestolo,

di seguito al tuo essay Le mille e una notte, non posso tacere. Perdona, quindi, questa mia, ma il mio povero cliente, tale AG, domanda di fare chiarezza storica e disvelare… annosi, secolari, millenari… retroscena (cito Guccini, La fiera di San Lazzaro).

 

La dama del mestolo wrote:

 

>Notti magiche

 

Eh, no, no, no! Non ci siamo!!!

Calienti sono, le notti!

A 34 e 33 anni non puoi augurargli, poveri cristi, che siano magiche. Oddio, poi, vada come vada, magari è stato… magico! Ma innanzitutto la mia profonda partecipazione emotiva mi porta a precisare che se tu, nanny, speri che siano state magiche, io, evil, spero siano state… censura. -_-;

 

>Inseguendo André...

 

Ovvero: lo richiama furbescamente dalla porta della stanza, espressione indecifrabile. Rossa. Ma risoluta. “Ehm… li… li…” poi si dice ‘e che cavolo, sono o non sono un comandante?’, e spara “Li hai comprati… i… i…”

Annaspa, lui, mezzo cecato, e non solo dalla sorte, ma da una buona mezza giornata anche le orecchie ronzano per la troppa emozione: prima lei, la manina, gli occhioni, poi il suocero (eh, gli è scappato) che dà l’imprimatur – Je te la donne, nella traduzione francese, ma mi fa un po’ tristezza che una figlia sia una cosa, una res -. Poi, s’illumina: “Sì!!!” Occhio furbetto, lieve rossore, e tira fuori dalla tasca, modello fila di lecca-lecca multigusto, una scorta epocale (oh, fame atavica, per dirla con Guccini), da far impallidire Macho-man.

“Che cavolo fai? Metti via…”

Espressione contrita, la caduta delle speranze: “Ma come, pensavo di usarli…”

“Certo che sì, ma mica in corridoio, santa pace…”

“In camera?” azzarda, propositivo, le speranze che gloriosamente tornano.

“Mhhh… pensavo qualcosa di più romantico…”

Una vaga sensazione d’allarme s’impadronisce di lui: cosa c’è di più romantico – e comodo – di un bel letto morbido? Tutt’al più possiamo fare la conta se andare da me o da te, si dice…

“Hai già in mente qualcosa?” Azzarda.

Certo che ho in mente qualcosa, idiota! Ho fregato dalla scrivania di mio padre certi manuali e certe pubblicazioni altamente istruttive!!! So tutto sulle zone erogene, tutto… ora, devo solo sperimentare… ^^;

 

>Scherzi a parte, notte magica davvero quella delle lucciole, per André e Oscar...

 

Dillo ad una che qualche sera fa ha tentato di accoppare una lucciola senza riconoscerla. ^^;

 

>ci abbiamo ricamato e riso immaginando l'inimmaginabile (come, quante volte e per quanto

>tempo...)

 

Più che altro, come spiegavo nel fun corner, hai presente le zanzare d’estate? E le zanzare d’estate sul lungofiume? Ecco… -_-; Povero, povero cocco…

 

>Per noi quella notte è la perfezione e il miracolo, tenera e dolce, il canto d'amore di due trentenni

>innamoratissimi e imbranati che per la prima volta "escono insieme".

 

La pizza che hanno preso a Montmartre, mi fanno sapere, era ottima. Poi Oscar ha proposto un sushi, al grido di “La notte è ancora giovane”. Mentre lui, porello, letteralmente, friggeva.

 

>chissà da quanto rimugina, da quanto si rigira nella testa l'idea delle idee...

>"Stasera glielo dico..."

 

Eh, no, no… ;_; l’idea delle idee c’era, sì, ma suonava più come “Stasera, scoppiasse la Rivoluzione, me lo trombo!”. E così fu. -_-;

 

>Insomma tutto azzimato il buon padre che da anni ha smesso di volere un maschietto l'ha preso da

>parte mentre aspettavano che la figliola finisse la sua toeletta e finalmente ha benedetto la loro

>unione, ancora prima che lei potesse dire uno dei suoi famosissimi "André io..."

 

>E se è pur vero che si tratta di due adulti lui ha le sue fisse, pover'uomo...

 

Sì, pare che il Grandier si sia trovato alquanto spiazzato – letteralmente, e non solo, non sapeva da che parte guardare – quando il battagliero suocero ha preso a spiegargli di api e fiori (omaggio al genio di Syd). Lui era pronto a giurare di essere ferrato in materia, e, d’altronde, la sua ardita metafora floreale, rose e lillà, a quanto pare Oscar, sia pure con un cronico ritardo di giusto quel paio d’anni di routine, l’aveva infine afferrata. Ora, lui, modestamente, sperava lei afferrasse anche qualcos’altro. #_# Cara nanny, ma ‘sti due poveri cocchi, li vogliamo far trombare o no? Vent’anni di fame atavica! Mettetevi nei loro panni, perdinci bacco! -_-; Adorate o no i vostri nipoti? YESSSS? E allora, augurate loro una sana, somma, enorme, solida trombata, e, soprattutto, ripetuta per saecula saeculorum!

 

>Versailles? Mmh meglio di no, non è più un posto frequentabile... Beh allora una bella passeggiata

>al chiaro di luna, al buio si sta così bene, sarà più facile dirsi e fare di tutto...

 

E dove lo porta, povero cristo? Con impareggiabile tempismo lo trascina al Bois de Boulogne, dove le peripatetiche esercitavano con particolare innalzamento del picco di frequentazione-contrattazione competitiva proprio la sera – quella era l’ora di punta. Ottima scelta, Oscar! Se volevi essere allusiva, più di così se more…

 

>Forse la cosa più dolce, che colpisce di più è lei, Oscar... per tanti anni così compassata e rigida e

>mai come in questa serata sprovveduta e iperventilata, che ripassa a memoria la parte della

>"principiante in amore."

 

Alla faccia della principiante: chiedere ‘li hai comprati’ mi pare un chiaro intento quantomeno maliardo. -_-; Come e poi volesse realizzare, non è dato saperlo.

 

>Avanti, chi è senza peccati scagli la prima pietra... è capitato a molte di ritrovarsi ad uscire con un

>amico, ex amico, molto amico e di camminargli al fianco in silenzio pregando, implorando "Ti

>prego ti prego fa' che dica qualcosa, che succeda qualcosa..."

 

Di tutto, di più!!!

 

>No cara, lui ha parlato nove puntate fa; anzi ha persino chiesto ufficialmente la tua mano in un

>momento in cui papà sembrava pronto a diseredarti, per cui la palla passa a te...

 

Mettiamo i puntini sulle i: il papi era chiaramente pronto a staccarle la zucca dal cranio.

E per il momento sapeva SOLO dei casini militari della figlia, non sapeva il resto: vale a dire AG, l’unico sfigato a cui Mrs. Ikeda non abbia riservato uno straccio di nobiltà! Perfino a Rosalie! Perfino a Bernard (tralasciando le indegne insinuazioni presentate in AltBK 4 da me medesima)! Solo lui! Chi poteva scegliere?

Claro che il papi è incacchiato: mica le ha detto “no Giro no party”, rinunciando con ciò ad accasarla, le ha solo detto “Troviamo qualcuno che vada bene”, poi, sottinteso, tutto come da copione, mi scodelli il nipote e io sono a posto. Ecco cosa aveva inteso il papi. E questa disgraziata, che ti fa? Mr. AG! L’unico sulla faccia della terra che il papi proprio non vorrebbe vedere…

Se all’epoca aveva tentato di defalcarle la zucca, figuriamoci dopo: un bello spezzatino di OFJ. Padre cannibale! ^^;

 

>Tocca a lei  trovare il tempo giusto, l'attimo in cui rompere il sigillo del silenzio

 

Eh, no, fa notare il Grandier sommamente soddisfatto: è stato l’attimo in cui, cecato com’ero, ha rotto al mio posto la bustina del preservativo e, intanto, spacchettava… me… #_#

 

> e finalmente parlare...

 

TUT TUT TUT… finalmente… trombareeee!

 

>Già ma quando, come?

 

°_°;;; Dobbiamo iniziare ab ovo? Ma no, no, no, cara nanny: ma la ragazza vive da anni in mezzo ai commilitoni, ha fatto l’accademia militare, come puoi pensare che non sappia non tanto quando, ma almeno che un’idea, sia pure vaga, sia pure da affinare, del come non ce l’abbia? Suvvia, nanny, un po’ di fiducia nella gioventù…

 

>Cammina, cammina, sembra di sentirle girare le rotelline nella sua testa, e meno male che la divisa

>è ben stretta per quanto batte forte il cuore, povera piccola (forse mi sto nannyzzando!!)

 

A lui gira qualcos’altro, e però lui pensa che la divisa non è abbastanza stretta per occultare e… trattenere. -_-; Povera stella…

 

>Beh alla fine dopo tanto pensare lei che fa? Se ne esce con un attacco banale, ridicolo...

>"La ferita alla testa ti fa male??"

>Ma ovvio che gli fa male...

>Nessuno si stupirebbe se lui sfottesse pure un pochino "Beh tesoro, sono stato centrato come un >piccione, vedi un po' tu..."

 

E, aggiungo, da un rastrello nodoso. Secondo me doveva restare stecchito e rintronato quantomeno come i nostri calciatori quando un moscerino li sfiora…

 

>Invece il nostro André non tradisce mai, nemmeno se avesse un palo conficcato in cuore tipo

>damphir... ed ecco servita la risposta di lui in surplace... "Solo un graffio..."

 

Chiariamoci: lui vuole andare al sodo. Dopo vent’anni, finalmente si tromba! Squillino le campane! Suonino le tromb.. ehm… meglio soprassedere… È chiaro che non vuole distrazioni tipo, nel bel mezzo di momenti topici, “Oh, scusa, ti ho dato una gomitata sulla ferita: appro, Pedro, la ferita ti fa male? Bevi qualcosa, vuoi bere qualcosa?”, modello Trio Marchesini-Solenghi-Lopez, che, poi, se la ragazza gli si distrae, roba che ci mette altri vent’anni a farle tornare la concentrazione...

 

>Poveri adulti teneri e innamorati, quante filastrocche canterellate nella mente per calmarsi,

 

Tipo l’ordine in cui far cadere giacca, camicia, che verso ha il preservativo, va messo sopra, sotto o in vece di, and so on…

Ricordiamo che nel manga pomiciano da tempo, eh, e infatti il povero Grandier va scervellandosi sul come convincere la pulzella a venire al dunque, dal momento che comincia ad avere qualche seria difficoltà a trattenersi – cosa che peraltro ha già chiaramente detto in almeno un altro punto del manga e ripeterà, giusto alla nostra, poco dopo. Il povero cocco ha le idee molto chiare. E ricordiamo i commenti della nostra, a posteriori (cito da ed. Granata): “sei entrato in me con tanto ardore”. Evidentemente il nostro aveva offerto una prestazione più che rispettabile, se no lei avrebbe detto “Eccheppalle, a che ora comincia la partita?”

Stando alla concretezza della problematica, potrei affermare che non sbagliava Camille quando, nel prosieguo di Avel Conlie, ahimé, inedito (;_; era troppo bello), crea il primo caso di eiaculazione precoce narrata in fanfic (scena bellissima, tra l’altro), dal momento che, sosteneva, a ragione, il nostro non si teneva, letteralmente e non solo, più e proviamo ad immaginarci come si sia sentito, povera stella, una volta arrivato… alla meta. Emozione! Tripudio! Gaudio! E… PLOP! Ecco cosa rischiava succedesse… -_-;

 

>Insomma lei, se lui glielo chiedesse "quella cosa" poi la farebbe anche lì, anche subito... La

>bambina di papà è cresciuta, anche se mamma non le ha detto nulla.

 

Fortuna che ci ha pensato la tata!!! Evvai, nanny, sei stata scoperta!!! In fondo, se hai avuto una figlia che ti ha prodotto un nipote – e che nipote!!! – qualcosa avrai combinato anche tu, no?

 

>Altro che letto, questa è la vera Oscar emancipata, scatenata, senza remore e senza freni...

 

CRACK! Queste sono le giunture del nostro Mr G che scricchiolano… Commento: why? Why me? Materasso, dove seiiiii???

 

>"Perché mi hai mentito per tanto tempo..."

>Ma cara cosa c'entra adesso?

 

Ecco, infatti, povero cocco: ma insomma, vuoi ricoprirlo di accuse o vuoi giustamente concludere?

 

>ora mi piazzo davanti a lui e a costo di picchiarlo lo costringo

 

Eh, no, aridaje, non lo picchiare!!!! Prima gli chiedi se ha male, poi lo picchi? Deciditi, santa donna…

 

>E dai André, dimmi che mi vuoi bene, così poi arrivo io alla grande con un bel "Anch'io!!!" e

>siamo a cavallo...

 

“Non esattamente, ma se è una metafora…” Questo è il pensiero del Grandier.

 

>"Come a cavallo... cara ma sei sicura di vederci bene tu???"

 

EVVAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!

Per la serie: due orbi e una capanna. Per tacer della nanny.

 

>No, invece... accantonate le tentazioni da floricultore, rose e lillà, ad André interessano solo le

>margherite che spera di poter vedere da vicino se solo lei volesse...

 

Anche qui si tratta di ardita metafora… e comunque erano i fiordalisi: “poi furono soltanto i fiordalisi, che videro, con gli occhi delle stelle, fremere al vento e ai baci la sua pelle”. De André ce l’aveva un po’ anche lui, buon nome non mente, con la metafora floreale. Vorrei citare gli straordinari “mille papaveri rossi” de La guerra di Piero, per non parlare del suggestivo falò di petali “tra le fiamme dei fiori” in Khora Khanè.

 

> "Io? Mentire a te? Ti giuro di no, potessi morire domani se non è vero..."

 

Le ultime parole famose: ecco spiegato il perché del triste finale… morale: Grandier, impara a tacere.

 

>Potrebbe essere fatta, invece lei diabolica persiste, a corto d'aria e di idee... Tenta con la tattica

>materna e affettuosa...

>Faccio il bel gesto, gli restituisco la sua libertà, anche l'anello se vuole...0__0

>"André tu non ci vedi, per cui io vado a Parigi con i miei uomini e tu torni a casa da nonnina..."

>Oh ma se per caso lui dicesse "Grazie cara, ero giusto un po' stanchino, ora giro sui tacchi e

>trotterello a la maison..."

 

Te lo meriteresti… -_-;

 

>Ti prego ti prego non dire di sì, potrei morire, non lasciarmi non andare via...

>Molto femminile, dire una cosa e sperare il contrario!

 

Eh….

 

>E nessuno osi dire mai più che Oscar non sa parlare d'amore, quando vuole la lingua le si scioglie

>che è un piacere, ha coniugato due volte il verbo amare in una frase, fantastica

 

Peccato abbia anche nominato Fersen… immaginati come ci resta, quel povero cocco: secco! Pensa che ormai è persa e non sente, giustamente, il resto della frase.

 

>"E' mai possibile che tu mi voglia ancora bene André?"

 

E giustamente il povero caro se l’è persa, la domanda topica, la mente azzerata dopo che lei ha nominato improvvidamente lo svedese.

 

>Che in poche parole vuol dire "Lo so che ho sbagliato tutto con te, lo so che mi ami da una vita e

>mi ami davvero. Se non è troppo tardi, non dire più niente... anzi no, abbracciami e dimmi che va

>tutto bene, che mi vuoi ancora bene, che abbiamo tempo, che questa notte durerà tutta la vita..."

 

Anche qui ardita metafora. Io, triviale per scelta, la vedo così. Per fortuna c’è la nostra nanny a dare il giusto tocco… alle trombate di luglio.

 

>Dal loro vero primo appuntamento, da quei due ragazzini con i lividi sul viso e le mani unite

>strette nell'erba, i pugni chiusi di Oscar e la braccia aperte di André.

 

Devo correggerti: il primo appuntamento se lo diedero al fiume, a 5 e 6 anni, e anche allora, come nei tentativi successivi, momenti ci restavano secchi. ^^;

 

>"Forse se chiudo gli occhi sarà più facile..."

 

Difficile dimenticare le zanzare, le peripatetiche, l’umidità greve del fiume…

 

>Stasera si improvvisa...

 

Questo lo credi tu, nanny, forse lo speri… LOL cosa ne sai di cosa combinano quei due, ché sono anni che vivono sotto lo stesso tetto… che convivono…

 

>Credo sia il caso di farvi le congratulazioni...

>Cento, mille di queste notti ragazzi.

 

E, soprattutto, spassatevela!!!

Laura, filantropica.

 

pubblicazione sul sito Little Corner ottobre 2006

 

 

Mail to laura_chan55@hotmail.com

 

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