Bei Watch
Episodio finale
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BEIwatch… ultimo
episodio!
Laddove,
dopo che il set è stato smantellato e il sogno di un’estate sembra volare via
con la stagione, succede un vero miracolo… e si spiega anche il
mistero che ha angustiato generazioni di tricologi e che ha fatto disperare
persino Cesare Ragazzi (“Ho in testa un’idea meravigliosa…” .
Nessuno, della produzione, avrebbe mai
dimenticato quell’anno. Erano andati a girare a gran risparmio, in un posto
selvaggio e commerciale ad un tempo, lontano da Los Angeles, e si erano trovati
bene.
Il 31 agosto era partito il charter che li
riavrebbe accompagnati negli States. Quasi tutti, perché molti avevano nuovi
ingaggi.
I produttori portavano con loro due valigie
sigillate, una con i dollari, l’altra con le mozzarelle di bufala… i famosi
euro, tanto promessi alle sceneggiatrici squattrinate… beh erano stati
usati…le mozzarelle dovevano pur essere incartate no?...
Alain voleva portarsi una bufala vera, poi lo
steward ha detto “O te o lei”, così ne aveva portato solo un pelo nel
tentativo di farla clonare negli States. Purtroppo per lui non si era accorto di
aver preso il pelo sbagliato... cosicché il costume in peluche di Maria
“Pamela” Antonietta venne clonato in quantità industriali e - purtroppo per
gli States ma per la gioia economica di Alain - il costume in peluche color
pulce è diventato un grande successo anche in America!!! Per lui si annuncia un
ritorno in grande stile nella sua immensa tenuta agrituristica in Florida, dove
dive stupende ritemprano le loro gambe senza difetti. Sa che la vita
sentimentale, per lui, sarà sempre dura: è difficile trovare una ragazza che
guardi oltre l’aspetto fisico… anche perché nel suo caso ci vuole molta
lungimiranza! Sul fronte lavorativo avrebbe girato il kolossal “Maciste contro
il Grande Fratello”[1]
dato che, dopo “Il Gladiatore”, pare che il peplum tiri molto. Gli
hanno garantito che gonfierà di botte Russel Crowe…
Diane, invece, è stata scritturata da Cucuzza
per “La vita in diretta”, ma si farà chiamare Luciana e girerà per le case
vip dicendo “Micheeeeleeee!”,[2]
ma per lei c’è dell’altro: se passerà la selezione avrà un futuro da
velina a "Striscia la Notizia". Un balletto idiota al giorno,
inquadrature inguinali con un costumino e via… meno male che Alain non lo
sa… per ora… altrimenti… altro che denunce di politici ad Antonio Ricci…
Alain non denuncia…fa la Rivoluzione!![3]
Anche MA resterà in Italia: scritturata da
"Verissimo" per tutte le puntate in cui si parla di re, regine, anche
i ricchi piangono, figliano, scop…
ehm… insomma, per la “cronaca rosa blasonata”.
Hans di tutti è il più ricercato… oltre che dal canile municipale e dal dobermann che vuole accoppiarsi, anche, incredibile a dirsi, dai produttori cinematografici! Infatti una produzione tedesca gli aveva offerto una parte nella nuova serie del "Commissario Rex"… al posto di Rex... ma lui, alla fine, consigliato da una saggia mestolata della fatona Nanny, si appresta a girare il prestigiosissimo “L’idiota“ tratto dal romanzo di Dostoevskij. Il produttore gliene aveva portato infatti una copia, invitandolo a leggerla. Lui l’ha leccata, e ha detto “mi piace”. Il produttore ha deciso di accontentarsi di fargli fare un corso perché smetta di camminare come un rampiteco delle Azzorre e impari l’andatura umana. Hans, però, è pronto a fare avanti e indietro con l’aereo per rivedere la sua amata Ia Ia Bimba dal bikini color pulce, e Ia Ia Bimba farà altrettanto. Spendono milioni in telefonate, si abbracciano di rincorsa all’aeroporto, come nei film di Hollywood. E’ nato un vero, grande amore… Lui, con la T-shirt attillata, andatura eretta e occhiali neri, sembra quasi un eroe vichingo… finché, appunto, non si leva gli occhiali e apre la bocca!
Jeanne, invece, era stata contattata da Dario
Argento per una versione da Oscar (inteso come il premio, eh!) di
“Posseduta”, mentre Nicolas, ripresi i connotati umani, sarebbe stato un
novello Tarzan (per dare continuità ai loro lavori, i produttori pensarono di
dargli la voce di Massimo Rossi, come il Tarzan della Disney… anche se la
scuderia è diversa non fa nulla: basta che aumenta l’incasso! Eh, gli
americani so’ forti!).
Rosalie tornerà in Giappone dalla
Ikeda, per fare la becchina (piagni
che piagni, alla fine li seppellisce tutti!). In Giappone già tutti toccano
ferro quando passa lei. Probabilmente si porterà dietro l’amoruccio suo,
Bernard, perché un posto per fare il super eroe con il mantello non manca mai,
nella patria degli anime.
Sulla spiaggia ormai deserta, resta solo una
tenda... perché, pensavate che le sceneggiatrici potessero permettersi
l’albergo? Il silenzio, a cui non erano abituate, non concilia il sonno e alle
5 del mattino sono già tutte sveglie, a parte miss Soulsadistic che sta ancora
cercando di addormentarsi…
-
Ebbene, l’avventura è finita?- Sospira Cetty – Voi che farete?-
-
Io torno al mio lavoro.- Il giornalismo mi attende… devo ancora tromb…
intervistare qualche personaggio di Versailles no Bara…- l’Ugucciona si
scarta un cioccolatino.
-
Io… boh…- dice miss Sonia Soulsadistic, strisciando verso il suo
valigione perennemente pronto a nuovi spostamenti senza meta (detta così sembro
un personaggio di Leiji Mastumoto... che bello! Io erro ai confini dello spazio…).
Tutte fanno un sospiro e ripensano agli episodi trascorsi… l’arrivo del Padrino, Diane che si fuma l’anemone di mare, Jeanne che parla con Belzebù, la fata Nanny (Nanny, quando fa magie/ ‘piccola’ Nanny/ Nanny ha grande fantasia…),[4] il dobermann che voleva accoppiarsi con Otty, il Super Liquidator di Oscar, i Meganoidi… Frugando nel mega borsone Sonia tira fuori anche un pallone da calcio e subito si organizza una tonificante partita, che fa tanto italiano. Se ci fosse Salvatores… a "Mediterraneo" je famo un baffo!! “Almeno venisse l’ufo con Batistuta… ce ne andremmo tutte nello spazio!”, pensano, mentre giocano sulla spiaggia vuota. Sta albeggiando, il cielo è bianco… Possibile che i sogni finiscano con l’estate?
Intanto nell’aria, riecheggiano le note di una canzone:
“L’estate
sta finendo… e un anno se ne va… sto diventando grande… lo sai che non mi
va…”
D’un tratto… la tragedia? No, due voci!
Le sceneggiatrici lasciano da parte il pallone
e si accovacciano. Incredibile! Sono Oscar e André!
Dato che la lunga frequentazione di Otty ha
insegnato qualcosa, tutte si mettono a strisciare sulla sabbia facendo sporgere
solo occhi e orecchie.
-
E tu… perché non sei partita?-
-
Il mio Padrino non accetterebbe mai che sua figlia facesse un lavoro così…
disonorevole… Piuttosto, perché non sei partito tu? Al tuo amico fanno
affossare Russel Crowe, tu potevi schiacciare Tom Cruise…-
André non recepisce la battuta e continua
serio, guardando l’andare e venire delle onde. –Perché io preferisco un
altro tipo di vita… Qualcosa mi dice – (“mille
voci di fanciulle te lo dicono, solo che tu non lo sai”) – che la mia
strada è nella medicina…-
-
Oh, allora abbiamo il dottor
Grandier!- Oscar scherza, ma senza sarcasmo. Sembra quasi malinconica…
-
Oh, Santuzza!!! Figghia mia!-
replica André con lo stesso tono triste e giocoso.
Poi, silenzio… guardano l’orizzonte. Il cielo è perlaceo e il mare ne riflette il colore pallido e opalescente. Sospirano e non parlano.
-
Cavoli, bisogna fare qualcosa! – esclama l’Ugucciona sputacchiando
sabbia. - Questi due devono innamorarsi!!-.
-
Ferto
fe fafemo falfe fofa!!-
dice Cetty, che aveva frequentato meno di tutti l’Ottusangolo e non sapeva
tenere la testa sotto la sabbia senza mangiarne un chilo.
-
Che cavolo fai?-
-
Ho tirato fuori l’idea!- esclama, candida, miss Soulsadistic con una
torcia in mano. – Ne ho altre nel mega valigione. Andiamo!- (Monica raccoglie
le cornee e parte all’assalto)
Da sotto la sabbia, imitando i pesci dei
fondali marini, le sceneggiatrici iniziano ad accendere e spegnere le torce.
-
Effetto
lucciola.
Dovrebbe funzionare…-
- Mi sa che pure Osamu Dezaki ci aveva già
pensato…- dice Ugucciona…- ragazze... il copyright!-
- Ma che ci frega del copyright!!!- Rispondono
le ragazze in coro. - In amore e in guerra tutto è permesso no? E allora guerra
sia!!!-
Oscar e André si trovano circondati dal baluginare pigro e languido di presumibili lucciole.
-
Che meraviglia… non credevo che ci fossero, al mare…- esclama Oscar.
-
Nemmeno io! Vuoi che te ne prende una, Oscar?- come sei galante… ehi,
allontanati da Monica!!!
-
No, non serve André… sono tanto belle in libertà….-
Di nuovo silenzio. Le sceneggiatrici, con le vesciche alle mani a furia di accendere e spegnere le torce, si stanno disperando. Nessun alieno, nessun anemone marino può aiutarli…
D’un tratto… la tragedia? No, il
miracolo…
Oscar guarda André. Lo guarda con aria indecifrabile, quasi severa.
-
Che c’è?- chiede André
Lei non risponde.
-
E’ inutile che fai così… ormai…eh, conosco questo sguardo. Colpiscimi,
colpiscimi Oscar!-
Lei prende la rincorsa, sembra voglia
sfondargli la cassa toracica con una spallata invece… afferra la di lui spalla
e lo avvicina a sé. Lo bacia.
Le torce rimangono accese. Le sceneggiatrici
sgranano occhi a palla. Sono senza parole.
-
Oscar…- anche André è senza parole. Non si aspettava tanta foga.
Ergo, ricambia.
Lei anche. Prosegue questa permuta di baci
appassionati…
Aho’,
a sceneggiatrici… la produzione è “per tutti”, capito??? Ok, capito…
È una scena da film... ecco io non so come
vedono i film le persone... ma le nostre care sceneggiatrici… i film li vedono
spaparanzate sul divano, piedi all’aria, secchione di pop corn… e birra chi
vuole… ecco il divano non c’è… ma i poppy sìììì! Ed ecco che le 6 si
piazzano… sgronc sgronc… le emh
buste esplodono… sgronc sgronc…
Qualcuna si strozza pure…
-
Io ti amo André… quando ti fucilo con il Super Liquidator, quando ti
insulto, ti faccio aprire l’ombrellone dieci volte perché non sono
contenta… in realtà è l’unico modo che conosco per starti vicino… non so
esprimere quello che provo per te in altro modo…-
-
Ora un altro modo lo conosci…- dice André, maliziosamente, dandole un
altro bacio.
“Ahò,
a sceneggiatrici! Ripeto: per TUTTI!”
“Mmmmmmh,
va bbbene! Ci stavamo rifacendo di tutto quello di cui la Ikeda e Dezaki ci
hanno privato!”
Sgronc
sgronc… oh mi passi il sacchetto????
Sgronc
sgronc… che carini!!!
Shhhh!
Non potete masticare in silenzio…
Mmhhhscerto…gna
gnam…
-
Io… io ti voglio bene André…-
* *
* * ß
Sono le celeberrime luccioline ^______^
* * *
- Io
l’ho sempre saputo Oscar, l’ho sempre saputo…-
-
E adesso? Cosa faremo, che faremo??-
* *
*
* * * - Non c’è nessuna Riyoko Ikeda a fermarmi, nessun esigenza da eroe degli shojo… e ti dico le mie idee, che sono ben chiare…- sorridendo, le indica il pedalò. – Vieni con me… sarà un viaggio indimenticabile, solo per noi due… e questa volta né Circe né Ugucciona potranno giocarci uno scherzo. Nessuno dormirà, saremo sveglissimi…- * * *
Le sceneggiatrici assistono al miracolo,
basite.
* * *
Oscar e André si avviano verso il pedalò, sorridendo emozionati e commossi,
tenendosi per mano. Poi, anche se le loro torce sono scariche, intorno a loro si
accendono mille luci e... i capelli… miracolosamente iniziano a crescere…
lunghi…così lunghi che i vestiti diventano superflui… **
** ** **
** ** **
- Nooooo!…-dice
Ugucciona - Abbiamo perso l’unica occasione per vedere André senza costumino
azzurro!!!!-
-Pervertita!- rispondono altre ragazze in
coro. Ma non tutte…
Tre di loro a quel punto, gettano sconsolatamente, i FAMIGERATISSIMI
occhiali a raggi x, che erano riuscite a procurarsi la sera prima (sacrificando
quasi del tutto il loro misero stipendio) grazie a Vanna Marchi, che ormai
caduta in disgrazia, faceva la vu cumprà
sulla spiaggia. Un mito, questi occhiali, delle vendite per corrispondenza degli
anni 70… pubblicizzati anche su "Famiglia Cristiana"! Come
dimenticare la vignetta che faceva da slogan a questo “fantastico” gadget,
che prometteva visioni degne di una laparoscopia?? L’omuncolo protagonista
della vignetta, infatti, indossata tale bufala… ops… portentosi occhiali,
riusciva a vedere SOTTO i vestiti… una procace donnina. Roba che nemmeno
Superman o SuperJarjayes!!6
Ci erano
cascati tutti all’epoca!!... Tutti avevano puntualmente acquistato almeno due
paia di quella “meraviglia” e le sceneggiatrici pure... anche se in ritardo
di “qualche” anno (e vabbè… portate pazienza! Alcune erano iaie bimbe in quegli anni... altre non erano nemmeno nate!). Così,
quando la perfida e fetusissima Wanna, aveva loro proposto l’articolo
(l’occhio lungo del commerciante! Aveva captato subito i pensieri lussuriosi
delle tre malcapitate!)... le nostre eroine (chissà perché???) avevano subito
pensato ad André…
“Se
la Wanna dice che si può vedere attraverso i vestiti… figurati se noi… non
possiamo vedere attraverso un… costumino azzurro!!” avevano
pensato le ingenue ragazzotte…
E così…
-
Ma poi, in fondo... che importa? - pensano le tre scemeggiatrici,
osservando nuovamente il pedalò verso il quale Oscar e André si avvicinano,
tenendosi per mano…
Così quella splendida visione di gioia e
bellezza si allontana, come Adamo ed Eva nel paradiso terrestre, verso il
proprio orizzonte. ** ** **
E’ un miracolo? Una magia? Com’è
possibile una scena tanto meravigliosa quanto inspiegabile?
Le sceneggiatrici, insabbiate come sei bavose
di Capocotta, si alzano e fissano il cielo. Una luce azzurrina volteggia… si
avvicina smuovendo l’aria e strizza l’occhio al gruppo: è la fata Nanny. Il
miracolo è opera sua. Perché, anche se non lo dirà mai, i nipoti so’ piezz’e core! ^___-
Le sceneggiatrici, rimangono lì, sulla rena:
con i fotogrammi di quella scena stupenda, ancora fissati nei loro occhi... ma
anche un po’ di malinconia…
-
Beh... adesso è finita sul serio... Sono contenta… ma mi viene anche
da piangere!- esclama Cetty guardando l ‘orizzonte.
- Non ci fare la Rosalie della situazione, eh… ti prego!!-
-
Già… Nessuno qui vuole fare la Rosalie… però siamo… sigh… un
po’… ma poco poco…- è la risposta corale delle altre sceneggiatrici, con
gli occhioni lucidi.
Così, Ugucciona, a nome di tutte, chiede spiegazioni… mentre Sonia si prepara a tirarle un calcio di punizione alla Batigol, per farle imparare che davanti a CERTE scene bisogna solo portare silenzio e rispetto (e pure 'na tanticchia di invidia per Oscar... sapete com’è…).
- Il Lego?? Che c’entra adesso il Lego??
Cetty, a quel punto, accenna un timido sì,
seguita a ruota dalle altre… che cominciano ad intuire.
Sonia aggiunge, fiera – Io in terza media ho
fatto Mazinga Z e Afrodite A, con il Lego. Ad Afrodite A avevo fatto anche le
tette a missile!- (e questo è vero!!! ^___^;;)
E, così, tutte insieme, nello sfondo di
quell’alba che non avrebbero mai più dimenticato corrono, ridendo e
tenendosi, per mano verso l’orrido Santuario, gridando:
“Alla
Bastigliaaaaaaaaaa!!!!!!!!!! E miriamo alla parte alta della fortezza!!! Abbasso
la Piagnola!!!”
Che strano spettacolo sarebbe apparso a chiunque: sei ragazze, delle età più svariate, lì sulla spiaggia a ridere e giocare… come bambine mai cresciute… Ma non è bello, rimanere sempre, in una piccola parte di noi, degli eterni bambini?
Se così non fosse, la fantasia e la voglia di sognare, giocare e divertirsi sparirebbero dalla nostra vita… Se non esistessero... non sarebbe mai nato... BEIWATCH!
©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©
“Ehi,
miss Soulsadistic, ancora qua sta?? Ancora non se ne va? Vogliamo fare notte, tu
e le altre sceneggiatrici?”
(… emh… io qui ci abito…^^;;)
“No,
VOGLIAMO FARE IL BAGNOOOO!” urlano, felici, all’unisono buttandosi vestite
nell’acqua mentre, in trasparenza, appaiono le immagini più divertenti e
toccanti della seria. In puro stile TF americano!
E ci sentiamo di affermare che L’EMOZIONE CONTINUA o, se preferite, NON FINISCE QUI!
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Back to the Fun Corner's Mainpage
[1] Cast. R. Crowe as Maciste, A. de Soisson as Fratellone. Regia: Morgants brothers (altro che quelli di Matrix!). S
[2] Come la Cortellesi nella sua mitica imitazione, a Mai dire Gol. S
[3] Non ricordate il famoso film “Santana perdona… Alain no”? F
[5] Ossia: André agguanta la lucciola e dalla sabbia sbuca la sceneggiatrice di turno. Oscar lo accusa di tradirla anche con gli insetti e se ne va, André viene consolato dalla sceneggiatrice e se ne innamora perdutamente. Vanno a vivere insieme seduta stante, ma prima… beh…”produzione per tutti”, quindi…^^;; S
6 E’ tutto vero! Ricordo ancora quella pubblicità... in mezzo a quella di oggetti anche più assurdi e ridicoli, ad esempio lo strafamoso spegni –sigaretta! Un pupazzetto, raffigurante un putto, che faceva… pipì. Riempivi d’acqua il putto... e lui... beh... spegneva la sigaretta... sigh! Come ricordo l’agghiacciante tagliando da compilare e spedire per ricevere a casa simili “bijoux”! M
7 Come Cetty... giustamente ha chiamato l’odioso fenomeno! ^_^ M