Bei Watch

Episodi 7-8

 

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Premessa: Sonia: alla faccia del complicare il racconto!!!! Se ti prendoooooo!!! Va bene, ora tocca a me! Ugucciona all’assalto dei Bei Watch.

 

EPISODIO 7

“Gelosia tu si’na malatia”

(P. di Capri, R. Ikeda, Ugucciona)

Dove mentre sulla spiaggia ci si dedica a nuovi sport esaltanti, un alieno scende in spaggia e il suo arrivo scatena la sopita gelosia del giovane bagnino.

 

Nella assolata spiaggia dei bei watch inizia un’altra dura giornata di lavoro. La spiaggia è ancora semi deserta, sono le nove del mattino. Il giovane bagnino André si affaccia dalla torretta. Sbadiglia e stira i portentosi muscoli al sole. Gabbiane femmina, che volavano in gruppo lì vicino in cerca di pesce, alla visuale dei pettorali di André, sbalordite da cotale perfetta visione, perdono il controllo delle ali e precipitano in mare.

Anche l’ottusangolo Hans esce sulla torretta e prova ad imitare le azioni di André. Ma nel farlo apre la bocca e stronca in volo con un’alitata un altro gruppo di gabbiani femmina accorse lì alla vista del bagnino Grandier. Sulla torretta esce infine Alain. A questo punto però l’intera struttura della torretta comincia ad oscillare perché Alain, con il suo metro e novanta per 90 kg di tutta salute rischia di farla crollare. André urla “No!!!! Qui crolla tutto! Dobbiamo eliminare della zavorra. Subito!!” E così Otty fa il suo primo volo in acqua della giornata precipitando da una trentina di metri direttamente in mare sotto una spinta, pari a quella necessaria a far partire uno shuttle da Cape Canaveral, impressagli “amorevolmente” da un calcio di Alain. La torretta si stabilizza e i due bagnini possono ora cominciare la loro giornata di lavoro in santa pace, mentre il povero Otty cerca di fuggire da uno squalo che avendo sentito il suo odore “nordico” lo insegue per mangiarlo al grido di “Tonno Insuperabile! 170 g di bontà in olio di oliva!” .

 

Frattanto sulla spiaggia giungono le giovani Oscar e Maria “Pamela” Antonietta. Oscar indossa per l’occasione un bikini molto ridotto in pelle nera translucida. André, dopo averla vista corre a mettersi un asciugamano alla vita… per coprire l’evidente apprezzamento che una parte di lui ha dimostrato ampiamente alla vista del suddetto succinto e pelluto bikini… e si posiziona accanto al loro ombrellone chiuso.

E’ deciso ad aprirlo lui stesso.

Oscar avanza decisa sulla spiaggia scavalcando uno dopo l’altro, con perfetto slalom alla Deborah Compagnoni tutti gli altri ombrelloni… e le facce degli altri bagnanti…. che vengono riempite di sabbia al passaggio invece della leggiadra quanto imbranata amica in zoccoli olandesi che la segue. Il volto di Oscar, estremamente serio, passa alternativamente tra la piena luce e l’ombra degli ombrelloni. E’ ancora scossa da quello che è successo il giorno prima tra lei e il giovane André, che la guarda a sua volta con sguardo altrettanto serio e deciso. Entrambi ripensano a quanto è successo il giorno prima, su quella stessa spiaggia.

 

E infatti mò vi beccate il flashback. Nei telefilm americani c’è sempre il flashback una puntata sì e l’altra no!! E’ l’unico modo che hanno per risparmiare sugli stipendi degli attori… Pronti?… al mio flash… via!

 

Flashback:

Il giorno prima, durante una disfida tra Oscar e André armati di Liquidator e ghiaccioli, Oscar inciampa nella buca scavata dalla testa di Hans e finisce per terra. André, che era in rincorsa con un’intifada di ghiaccioli, non riesce a frenare e le cade addosso. (i ghiaccioli finiscono, un metro più in là, in testa ad Hans che, sorridendo, inizia a ripetere ”casa casa”).

Si guardano per un attimo, imbarazzati. Lui è addosso a lei e tutti li stanno guardando.

“Oscar, scusa io…” André cerca di alzarsi dalle curve di Oscar ma… il laccio dei suoi boxer si è impigliato nella zip dell’olimpionico di Oscar! Come si muove, la zip cala. Se si muove in senso opposto, è il suo costume ad essere pericolante.

“André, cosa vuoi fare adesso?” geme lei, bloccata sulla sabbia rovente.

“Non lo so… sto tentando…” lui si muove accorto, carponi, di poco sollevato dal corpo di Oscar, evitando di spogliare lei e di smutandarsi lui. Dopo goffi movimenti ha un ‘idea.

“Cosa… vuoi… provare…?…” Lei è atterrita da quell’incontro tanto ravvicinato.

“Oscar, se passo per giù ti apro la zip, quindi devo passare per su…” gatton gattoni risale il femmineo percorso sotto di lui.

“AHHH! Togli quella parte del tuo corpo dall’altezza della mia faccia!!” grida lei.

“Non posso, proprio adesso… Proprio non posso… Se mi alzo, il costume mi cala!!!” André è mortificato e imbarazzato. Rosso come Hans.

Allora arriva Alain, che tira fuori un coltello (non si sa come faccia, ma ha sempre un’arma da taglio con sé) e recide il laccio dei boxer di André, liberando la zip di Oscar.

 

Fine del flashback (intanto mi comunicano dalla regia che un certo Osamu Dezaki ha bussato al portone degli studios… non capisco cosa voglia… parla di copyright…)

 

I due giovani sono ora di fronte l’uno all’altra e si guardano gravemente. Maria “Pamela Anderson” Antonietta, il cui quoziente intellettivo è stato calcolato essere identico a quello di una bavosa stolta del Kilimangiaro non capisce il motivo di quello strano silenzio tra loro. E’ Oscar allora a parlare:

 

“André?”

“Sì?”

“In attesa di assumere il nuovo incarico vado nella villa di famiglia in Normandia. D’ora in avanti non dovrai più occuparti di me.”

“ Bene.”

“ E per quello che è accaduto l’altra sera non ce l’ho con te. Comunque preferisco dimenticare.”

 

Di nuovo silenzio tra i due. Maria allora alza timidamente la mano, come a scuola per rispondere alla maestra. “Oscar, scusa, non per farmi gli affari tuoi… ma noi stiamo al Circeo!! E chi ce l’ha la villa in Normandia? Io c’ho un monolocale in affitto a Monteverde nuovo!. E quale incarico, ma se stiamo in vacanza da una settimana, io mica ci voglio tornare tanto presto a casa!!!”

 

Oscar: “Scusa Maria…” Poi si rivolge verso la telecamera: “Ma chi diavolo le scrive ste fregnacce!”

 

André intanto apre l’ombrellone e mestamente torna verso la torretta d’avvistamento… Riuscirà mai il suo giovane e ardente cuore a conquistare l’algida protagonista?

 

Intanto dalla regia chiedono a gran voce l’arrivo dell’alieno… un momento di pazienza…

 

Oscar prende il sole leggiadramente spaparanzata sul lettino e André la osserva con il binocolo dalla torretta. Alain scuote la testa. “André, ma insomma, sono due ore che la guardi!” “No, tu non capisci, Alain, c’è gente che ama tutta una vita una persona senza che questa lo sappia mai…”

“Ma che dici? La conosci da ieri?” “Oh scusa Alain… ma sono questi dialoghi… ma chi c*-* li scrive?”

 

Maria Antonietta intanto rientra dal negozietto sulla spaggia indossando un terribile costume di peluche marrone scuro. Sembra un incrocio tra Napo Orso Capo e l’Orso Yoghi!

“E cosa sarebbe quello?” L’apostrofa l’amica Oscar, “Ma cara, non lo sai?, risponde Maria: “È l’ultimo grido! Quest’anno sarà l’anno dei costumi in peluche marrone scuro, il “color pulce”!!!”

“Oh, Dio! E quanto l’avresti pagato ‘sto topo morto del Tevere?”

“Cara, solo 250.000 £.”

Oscar allora si lascia sfuggire un gemito di dolore togliendogli dalle mani con forza il portafoglio. “Ma sei impazzita????? Abbiamo 4 milioni in tutto e ci devono bastare fino a fine mese!!! Che mangeremo se spendi tutti questi soldi in pochi giorni?

“Ma mangeremo brioches, cara, sono tanto buone…”, risponde Maria addentando una brioches alla crema.

 

La spiaggia si anima. I bei watch, per passare il tempo decidono di giocare una partitella a pallone. Otty viene naturalmente usato come pallone dagli aitanti giocatori. Mentre tutte le ragazze della spiaggia emettono gridolini di entusiasmo ad ogni gol segnato con lo strano, quanto rumoroso pallone (sembra lamentarsi ad ogni calcio... chissà perché?) dal giovane André, una figura si alza di scatto dal lettino.

E’ Oscar, naturalmente, che vuole raggiungere i giocatori.

Maria la guarda: “Ma Oscar, dove vai? Il calcio è un gioco da uomini!”

“Appunto! Quindi gioco pure io!” e corre verso il campetto improvvisato. Oscar con un abile finta smarca Alain e si ritrova pallone al piede di fronte ad André, che vedendola così agguerrita inspiegabilmente sente l'impulso di dirle: “Conosco quello sguardo! Colpiscimi! Colpiscimi Oscar!”

“Aho! Contento tu…”

E Oscar spara un rigore da antologia direttamente sulla fronte del povero André stendendolo a terra. La palla-Otty finisce in rete: ”E’ gol!!!” Alla moviola su Stream intanto il gol viene mandato in onda una ventina di volte consecutive. Primo piano sul volto disfatto di Otty… del pallone cioè...

Mentre Oscar fa correndo il giro del campo a mo’ di areoplanino e qualche bagnante allupato le urla di togliersi la parte superiore del bikini in segno di vittoria, visto che non ha la maglietta, André si riprende dal colpo subito e le intima di rientrare in campo. “Oscar! La partita non è ancora finita!”

Il povero Otty tenta di fuggire dal campo quando viene riagguantato da Oscar. Ormai la sfida è solo tra Oscar e André. Mentre i due corrono sul campo e dall’altoparlante si odono le note della sigla di Holly e Benji non si accorgono che, tra lo stupore generale della spiaggia, dal cielo è sceso un… piccolo disco volante…

Un essere del tutto somigliante ad un uomo, ma molto, molto meglio di qualsiasi uomo, discende dal veivolo. E’ alto, bello da mozzare il fiato, ha biondi capelli lunghi, occhi verdi e un sorriso tale da sciogliere un iceberg del polo Nord in pochi secondi.

I due, ignari dell’accaduto contiunano a palleggiare. André lancia la palla-Otty verso Oscar. “Prendila!” le dice. Ma l’alieno si lancia nella mischia togliendo il pallone dai piedi e va a segnare a porta vuota. Oscar e André rimangono come scioccati dalla sorpresa. E’ Oscar la prima a riprendersi dallo stupore non appena riconosce l’alieno giocatore. “Gabriel! Gabriel siete voi?, oh Gabriel siete tornato... finalmente siete tornato!!!” E corre ad abbracciare calorosamente l’alieno. André, con sguardo sconcertato comprende allora qual è l’identità dell’alieno in campo: è Gabriel Batistuta!!!!

André rimane da solo sul campo, mentre Oscar porta subito l’alieno sotto il suo ombrellone. André la osserva con rabbia. Oscar è molto affettuosa con lui, sembra un’altra, lo riempe di mille attenzioni. Intanto Maria “Pamela” Antonietta, impietosita dalle condizioni in cui è ridotta la palla... ops... scusate... Otty, se lo stringe al costume peloso per consolarlo. Otty ne annusa l’odore… è come quello della sua mamma cagnolina morta anni prima in circostanze mai chiarite. Otty si commuove e latra uno “IA IA BIMBA”. Mentre Maria “Pamela” Antonietta trascina via Spank, cioè Otty, dal campo, un André visiblimente incaz*@* come una biscia si reca sulla torretta d’osservazione. Lì trova nuovamente Alain.

 

“Alain devo fare qualcosa! Quell’essere alieno mi sta portando via la MIA Oscar!”

“Eh, Eh... André… non si può avere tutto dalla vita... ne hai quante ne vuoi di donne su questa spiaggia…”

“Basta Alain! Ho un’idea! Adesso mi metto un costume da gran fico, prendo del vino e due coppe, ci metto del veleno e io e lei muoriamo, insieme, mentre io la terrò stretta fra le braccia fino all’ultimo. Sì!! Oscar! Ti convincerò che possiamo morire d’amore infinito!”

Mentre Alain comincia a comporre il numero dell’emergenza psichiatrica, André continua a guardare con rabbia e disperazione Oscar che spalma sensualmente la crema solare sulle spalle di Batigol. All’improvviso Alain ha un’illuminazione. Forse può risolvere la situazione evitando lo psichiatra ad André e eliminando il problema… alla radice.

“Senti, André… io avrei un’idea… da dove hai detto che viene quello lì?”

“Dallo spazio!”

“Quindi è un… extracomunitario!”

Negli occhi (bellissimi) di André balena ora il classico luccichio da personaggio cattivo di cartone animato giapponese quando il suddetto ha avuto una meravigliosa quanto malvagia idea…

 

André prende il telefono in mano. “Pronto, ufficio immigrazione?”

 

In pochi minuti si presentano sulla spiaggia una ventina di emergumeni dell’ufficio immigrazione con tanto di dobermann al seguito che afferrano Batistuta e lo trascinano via davanti ad una Oscar in lacrime.

Dalla torretta André sorride visiblimente soddisfatto.

“Uno in meno! Oscar! A Roma quello lì è il Re (Leone) ma qui a BEI watch il Re sono IO!.

Prima o poi dovrai accorgerti di me! Io… sono un tipo molto... molto paziente… So aspettare… e prima o poi…”

E al tramonto una Oscar in lacrime guarda allontanarsi l’alieno Batigol… intanto, sulla spiaggia uno dei doberman fiutata la puzz… l’odore del povero Otty lo scambia per una femmina disponibile e lo insegue per tutta la spiaggia per potersi accoppiare…

Tutto è bene ciò che finisce bene…

Fine ep.7

 

 

EPISODIO 8

“Lacrime in spiaggia”

(di Ugucciona),

Dove per la prima volta il bagnino Grandier deve fare i conti con un salvataggio quasi impossibile… ma la bionda Oscar, stavolta, gli darà una mano…

 

Sulla splendente spiaggia dei BEI watch il tempo trascorre uguale a se stesso. Il bagnino Grandier è circondato dal consueto numero di fan che non gli dà tregua e lo inseguono dovunque… persino nello spogliatoio!. Ma lui, il sirenetto dell’anno, che dico del secolo, no, è troppo poco... del Milllennio mi sembra più adeguato, si aggira sulla spiaggia come un’anima in pena… la bionda Oscar come sempre non lo degna di uno sguardo. Alain, gigante buono, viene allegramente insabbiato da un gruppo di ragazzini entusiasti. E il povero Otty si scotta al sole come sempre… quando… un grido squarcia l’aria calda e umida della spiaggia.

 

“Aiuto!!!!!!!!! Non so nuotare!!!!!!!!”

 

I BEI watch si alzano all’imporovviso in perfetto sincronismo. I loro corpi spendono al sole tesi nello sforzo di giungere al bagnasciuga il più velocemente possibile. La scena al rallentatore intanto va in onda su tele+ una quarantina di volte…

 

Arrivati sul bagnasciuga tutti e tre i tre fichissimi (cioè 2+ Otty… che in effetti fichissimo non è…) inizano la conta… tocca ad André buttarsi. Applauso delle bagnanti presenti…e invidia delle stesse…

 

André con potenti bracciate si lancia al soccorso della povera sventurata. Quando arriva trova una ragazzina bionda e con gli occhi azzurri, gli occhi pieni di lacrime. “Come ti chiami?” “Rosalie”. “Rosalie, stai calma e appoggiati a me. Ti riporterò a riva” disse André afferrandola con le sue forti braccia…

Ma all’improvviso… il mare si agita… e André è improvvisamente in difficoltà… non riesce… non riesce a trascinarla via da lì… qualcosa… qualcosa lo sommerge… ma non è l’acqua salata del mare… sono le lacrime… le lacrime della povera demente che continua imperterrita a piangere scaricando sul povero André litri di lacrime in pochi minuti…

“Smettila! Smettila di piangere o affogheremo!! ” Urla André in evidente difficoltà. La corrente creata dal fiume di lacrime ha creato un forte vortice… nel quale il povero André sta finendo per essere risucchiato…

Dalla spiaggia intanto un gruppo di bagnanti si getta al salvataggio del bellissimo bagnino…”E’ la nostra occasione” pensano tutte all’unisono. “La respirazione bocca a bocca gliela faccio io! ” Urla una gettandosi in acqua. “E io il massaggio cardiaco su quel popò di pettorali!” Urla un’altra, altrettanto decisa. In breve tempo, in acqua ci sono almeno una ventina di ragazze che tentano di risalire la corrente di lacrime per giungere all’agognato bagnino. All’improvviso una figura nuota velocissima in perfetto stile farfalla superando tutte le avversarie perché… anche nel nuoto l’eleganza c’è. Raggiunge e supera il vortice afferrando il bagnino, esausto, e la piangente creatura, che stordisce con un colpo di karate. Lì porta con sé a riva… mentre le altre bagnanti annaspano cercando di riguadagnare la spiaggia.

Arrivata sulla spiaggia deposita i due sventurati sulla sabbia. La giovane Rosalie si riprende subito e getta le braccia al collo della sua salvatrice. “Grazie! Grazie!!!! Siete così buona… e così bella! Perché, perché Dio vi ha fatto nascere donna?” “Perché se fossi nata uomo avrei pure dovuto sopportare una piattola come te! Pussa via brutta bertuccia!” E la scansa. André intanto non riprende i sensi.

Allora Oscar avvicina le sue labbra a quelle di André esanime sulla sabbia… sono vicini… sempre più vicini.

 

… ci siamo… 70% di share! L’auditel è già impazzito…

 

quando Otty, disperato per le condizioni del padrone bagnino, si frappone tra i due e con una potente leccata sul viso risveglia André, che urla quando vede Otty a mò di Cokerino Spaniel con la lingua di fuori di fronte a lui. Oscar ride. E si alza per allontanarsi, continuando a ridere.

André la guarda allontanarsi. E pensa: Oh Oscar… hai messo a repentaglio la tua vita per me! Giuro che un giorno, se sarà necessario, darò la mia vita per te come tu sei stata capace per me oggi. E’ un impegno solenne quello che prendo con te Oscar. Un giorno, se il destino lo vorrà sacrificherò la mia vita per te, te lo giuro Oscar!

 

Una mezz'ora dopo, infatti André fece fronte al suo giuramento… Oscar dovette ricorrere infatti al suo aiuto. La sua vita era veramente in pericolo. In gravissimo pericolo. La bionda piattola si era infatti attaccata alle gambe della bellissima Oscar e ad ogni passo che lei cercava di muovere la sanguisuga piangente si attaccava sempre di più a lei…” Tu mi hai salvato, e io…verrò a vivere con te! Starò sempre con te, giorno… giorno e notte… farò qualsiasi cosa per te… per sempre… ti asciugerò persino il sangue dal volto se verrai ferita a morte… ti prego Oscar…”

 

Oscar, dopo aver toccato ferro, guardava disperata in direzione di André, che resosi conto dell’immane sciagura che poteva rappresentare per la sua amata portarsi in casa tale piagnola, si gettò tra le bagnanti facendosi largo a strattoni.

“André! André aiuto!!!” Urlò Oscar disperata mentre la piagnola si abbarbicava a lei come un’amanita falloide.

Raggiunse la sua amata. Ma il fungo (cioè Rosalie) si staccò all’improvviso da Oscar . Rosalie allora si trasformò in un… meganoide!!!!

Allora André chiamò a raccolta Otty, in vestitino fucsia e tettone conciato da Beauty e Alain, truccato da Reika ma con il foularino rosso al collo, e chiese che si lanciassero i componenti per formare il… Daitarn III!!!!

 

Ora sulla spiaggia si fronteggiavano Rosalie-Meganoide e André-Daitarn III.

La lotta fu senza esclusione di colpi… le lacrime rotanti di Rosalie colpirono senza scampo André, che lottò strenuamente… ma alla fine il bene trionfa sempre sul male e André disse:

 

“Adesso, con l’aiuto del sole vincerò! Attacco solare! Energia!!!”

 

La palla di fuoco dell’energia solare colpì in pieno il meganoide Rosalie, che venne spazzata via dalla spiaggia.

Fu ritrovata, qualche giorno dopo, alle isole Canarie, attaccata ad una boa, da una petroliera turca, che la scambiò per una nave di greenpeace pronta all’assalto e cominciò a bombardarla… fino alla sua definitiva scomparsa.

 

Oscar correva verso André… voleva abbracciare l’uomo che l’aveva salvata dall’immane pericolo… le loro due anime erano così vicine ormai che si potevano quasi toccare… ma… all’improvviso squillò il cellulare di Oscar. Oscar si fermò. “Papà? Che… che c’è?… sono al mare... con Antonietta… che significa devo tornare a casa subito?… ma io... io... va bene basta ho capito, non urlare!!Arrivo!” E invertì la direzione della corsa. André la vide allontanarsi via di corsa trascinando via con un braccio Antonietta che fece in tempo ad afferrare il pareo. André rimase a guardarle fuggire.

 

“Tornerai! Io sono sicuro che tornerai… e allora…”

 

Una mano battè sulla spalla di André...”Dai, non te la prendere! Stasera al bar offro io… ci sarebbero due tedesche che vorrebbero uscire con noi due…”

 

Fine ep.8

Il gioco continua, e passo la palla a Sonia o a chi altro voglia giocare, io vorrei però opzionare il personaggio di Jeanne. Ho già in mente qualcosina…

Ugucciona

 

 

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