Bei Watch
Episodi 5-6
Warning!!! The author is aware and has agreed to this fanfic being posted on this site. So, before downloading this file, remember public use or posting it on other's sites is not allowed, least of all without permission! Just think of the hard work authors and webmasters do, and, please, for common courtesy and respect towards them, remember not to steal from them.
L'autore è consapevole ed ha acconsentito a che la propria fanfic fosse pubblicata su questo sito. Dunque, prima di scaricare questi file, ricordate che non è consentito né il loro uso pubblico, né pubblicarli su di un altro sito, tanto più senza permesso! Pensate al lavoro che gli autori ed i webmaster fanno e, quindi, per cortesia e rispetto verso di loro, non rubate.
PRELUDIO AGLI EPISODI SUCCESSIVI
Gravi problemi rischiano di far saltare in aria la produzione. Mica siamo tutti americani!!
“E’ una tragedia..” geme Sonia Soulsadistic. “Lo sapevo, me lo dicevo da sola : fai scemenze, scrivi scemenze, sei scema!”
“Piantala! Sempre la tua cantilena...” due figure sono pronte a sfoderare i loro frustini. “Non ci credete? Ecco, adesso vi dirò com’è andata…”
… Sonia Soulsadistic è sbarcata negli Studios in cerca di fortuna. E’ alla sua prima esperienza importante nel campo. Quando si era recata negli Studios sperava un futuro migliore.
Invece, il giorno precedente, la doccia fredda.
“Questa puntate non bastano! Troppa coerenza narrativa!”
“Ma, scusi, non le va bene?”
“NO!” grida, da una nuvola di fumo, il produttore “Non è un pregio: sono finiti i tempi di Happy days. Già hai voluto concatenare due episodi, e questo non mi sta bene. A Baywatch non lo facciamo mai!
Ti dico quello che dovrà accadere, se non vuoi essere licenziata. Vogliamo questi requisiti: devono scendere gli alieni sulla spiaggia, e deve nascere un amore tra uno del cast e un’aliena. Poi deve apparire un fantasma. E devono entrare in scena gli altri personaggi. Voglio che un paralitico impari a camminare grazie ai bagnini, sennò non siamo in America. Politically correct ti dice niente? Se ci riesci, fai pure che resuscitino un morto, così strizziamo l’occhio all'audience cattolica! Quindi deve cadere un asteroide a Los Angeles, l’altro lo sistemiamo con Bruce Willis e tocca… ci deve essere una tempesta magnetica, poi deve apparire un dinosauro e ci serve almeno una puntata hot.”
“Ma... per l’hot si può fare… ma gli alieni? E l’asteroide…?”
“Shut up! O così o vai a lavare i vetri degli occhiali di Spielberg! I TF si fanno in un certo modo… Guarda Mulder cos’è riuscito a combinare, solo con un bacetto a Scully!! Questa è l’arte americana!”
“Ma io non sono d’accordo. Bisogna rivoltarsi alle regole dello star sistem… in fondo ho sempre desiderato pulire gli occhiali del grande Steven Spielberg. Niente alieni, niente asteroidi. Si può fare un Godzilla, ma bisognerà consultare il coprotagonista… non so se sarà d’accordo…” dice con aria professionale, pensando che anche Alain, pur di portare a casa la pagnotta, farebbe Marylin Monroe… ”Comunque provvederò ad una puntata retrospettiva e ad una puntata hot.”
EPISODIO5
“Do you remember?…” laddove vengono chiariti gli ambigui rapporti tra la bella Oscar, il bell’André e il… emh… e Hans. Perché André picchia Hans? Perché Hans guarda Oscar? Cosa lega Oscar e André? Ciò che era anticipato, verrà svelato in una retrospettiva con poca vis comica e tanta… emh… malinconia, nei limiti delle potenzialità di un TF.
André si avvicina all’ombrellone di Oscar. Le sorride. Sono le 14,00, il sole picchia, c’è pace…
“Oscar, ti ricordi di me?”
“E chi ti dimentica?” dice lei, con tono poco romantico.
André si sdraia al fianco di lei, socchiude gli occhi. Effetto alone davanti alla telecamera (cioè, Alain ci alita sopra: siamo una produzione economica, lui si presta a fare tutto) e si torna indietro di anni.
Los Angeles.
Tre soggetti si trovano riuniti dal destino (molto americano) su una spiaggia.
Oscar François de Jarjayes è una splendida donna con dei grandi problemi nell’animo. Non riesce ad esprimere la sua femminilità, anche se chi la vede la giudica una bomba sexy. E’ bella, intelligente, profonda… ma nessun uomo è riuscito ad intenerire la corazza di forza che si è costruita sin dalla più tenera età. Colpa del cognome. Il padre, per facilitarle la vita, pregò l’impiegato dell’anagrafe, perché preponesse il de al cognome della sua ultimogenita. Era la notte di Natale, l’impiegato era ubriaco come uno zucchino, figuriamoci se sollevava opposizione o perplessità. Ora, avere Jarjayes come cognome non è una tragedia di per sé: l’impiegato affronta subito, a muso duro, la difficoltà di pronuncia. Ma se gli date il tempo di pensare, preponendo un de, ecco che iniziano: “Oscar François dde cheeee????” Oscar crebbe quindi scontrosa, con la forza sufficiente per affrontare ogni difficoltà burocratica. Inoltre Oscar è una donna che attrae ma non rassicura. Veste unisex, è chiara nel parlare, limpida nell’agire, decisa nel menar le mani, testarda nel perseguire i suoi obiettivi, imbranata ai fornelli, appassionata di sport estremi. Un giorno decise di partire per un coast to coast negli USA. A Los Angeles, per la prima, volta il suo cuore di donna aveva preso a palpitare più forte… vide un ragazzo dall’aria smarrita, elegante, anche se terribilmente paonazzo e sudato. Il suo nome era Hans. Nacque un’amicizia. A loro due, colpito al cuore dalla bellezza di Oscar, si avvicinò un prestante giovincello che faceva pratica da bagnino anche sulle spiagge americane: André (non chiedetemi che ci sta a fare, questa è una produzione americana per cui tutto è possibile!). Così, per corteggiare Oscar e farsi amico Hans, ebbe la bella idea di intavolare una conversazione. Sapendo che Hans era stato abbandonato in America dall’esercito gli disse: “Su, raccontaci un po’ delle tue avventure americane!”
Lui serissimo, iniziò a raccontare del primo chewin gum assaggiato: aveva fatto il palloncino, ma dentro la bocca e, non sapendo che fare, l’aveva ingoiato. E ne era fiero! André non poté esimersi dal ridere, Oscar gli dette dell’uomo senza cuore e voltò sui tacchi.
La rivide una sera, in spiaggia, come in un sogno. Portava un ridottissimo bikini bianco, decorato con roselline bianche. E piangeva.
“Cos’hai?” le chiese. “Ho ballato con lui al party… e non mi ha riconosciuta... perché ho messo il bikini…” singhiozzò. Poi, vergognandosi di quel momento di debolezza, scappò via e partì con il primo aereo. Si era mostrata ferita davanti ad un uomo, doveva fuggire…
Presente
“Sono passati tanti anni… possibile che tu gli voglia ancora bene?” Chiese André
“A chi?! A quel coso?? Si sta ancora chiedendo dove mi abbia vista?!”
EPISODIO HOT… (... tuso) 6
“Su di te” Laddove, in mancanza di una camicia, ci inventiamo qualcosa di hot con i costumi da bagno. Che, detto in sincerità, sono un sacco scomodi anche per chi fa sport!
Insomma, le speranze di André sembravano riaccendersi. Ogni tanto Oscar gli parlava e pur continuando ad apostrofarlo “uomo senza cuore” metteva in quelle parole una dolcezza, un’inconsapevole sensualità che il solo sentirla lo faceva stare bene. Preferiva, però, essere cauto.
Da quando Hans era stato pestato da Alain, l’ottusangolo aveva trovato divertente sprofondarsi con la faccia nella sabbia. “E’ una bella sensazione”, proclamava.
“Soprattutto vantaggiosa per l’umanità, se sprofondi te…” pensava, sarcastica,Oscar.
Maria Pamela Antonietta, invece, era entusiasta “Oh, Hans, potrebbe essere un nuovo gioco, la nuova moda dell’estate!” Cinguettava.
Sotto il suo ombrellone, decorato con frange di rafia colorata, MA era una regina. Passava ore a giocare a carte, di tanto in tanto sprofondava - in sincronia con quel nobel di Hans - la faccia nella sabbia, e leggeva, leggeva…”Chi”, “Novella 2000”… Oscar sbuffava.
Un giorno non resistette più.
Un marmocchio sulla battigia aveva tra le mani uno strumento capace di destare in lei, che aveva il porto d’armi, istinti feroci: un Super Liquidator!!! Imbarazzata nell’approccio con il bimbo ciccioso e moccioso, alla fine - con fare sbrigativo- gli strappa l’arma e la carica. Al grido rivoluzionario di ”Un-due-tre… CA-SI-NO!” parte alla volta del bar , splendente di felicità, impugnando in stile Rambo il bazooka di plastica colorata. Vede André intento a controllare l’orizzonte e gli spara un mega spruzzo in pieno petto
“Ah, mi hai colpito al cuore…” André pronuncia la pessima battuta, ma intanto la insegue con il cestello del ghiaccio tra le mani. La spiaggia si anima. Alain scende dalla torretta d’avvistamento, Hans e MA tirano la testa fuori dalla sabbia, il bambino moccioso, in lacrime, va a vedere cosa ne è del suo Super Liquidator.
La battaglia infuria a colpi d’acqua fredda e ghiaccioli. Oscar e André sono due validi combattenti, c’è feeling, si vede… Tutti li guardano ammirati.
Allora, la tragedia. Oscar inciampa nella buca scavata dalla testa di Hans e finisce per terra. André, che era in rincorsa con un’intifada di ghiaccioli, non riesce a frenare e le cade addosso. (i ghiaccioli finiscono, un metro più in là, in testa ad Hans che, sorridendo, inizia a ripetere ”casa casa”… omaggio al mio prossimo datore di lavoro, Spielberg, al quale pulirò le lenti degli occhiali.)
Si guardano per un attimo, imbarazzati. Lui è addosso a lei e tutti li stanno guardando.
“Oscar, scusa io…” André cerca di alzarsi dalle curve di Oscar ma… il laccio dei suoi boxer si è impigliato nella zip dell’olimpionico di Oscar! Come si muove, la zip cala. Se si muove in senso opposto, è il suo costume ad essere pericolante.
“André, cosa vuoi fare adesso?” Geme lei, bloccata sulla sabbia rovente.
“Non lo so… sto tentando…” lui si muove accorto, carponi, di poco sollevato dal corpo di Oscar, evitando di spogliare lei e di smutandarsi lui. Dopo goffi movimenti ha un ‘idea.
“Cosa… vuoi… provare…?” Lei è atterrita da quell’incontro tanto ravvicinato.
“Oscar, se passo per giù ti apro la zip, quindi devo passare per su…” gatton gattoni risale il femmineo percorso sotto di lui.
“AHHH! Togli quella parte del tuo corpo dall’altezza della mia faccia!!”Grida lei.
“Non posso, proprio adesso… Proprio non posso… Se mi alzo, il costume mi cala!!!” André è mortificato e imbarazzato. Rosso come Hans.
Allora arriva Alain, che tira fuori un coltello (non si sa come faccia, ma ha sempre un’arma da taglio con sé) e recide il laccio dei boxer di André, liberando la zip di Oscar.
Tutta la spiaggia commenta. La mamma del moccioso proprietario del Liquidator ha coperto gli occhi al pargolo ciccioso. André corre in cabina a cambiarsi il costume, Alain giocherella fiero con la sua scimitarra portatile, mentre Oscar, rossa anche lei come Hans, ripara a nuoto oltre la seconda secca.
Tra Oscar e André sembra calato di nuovo il gelo… o forse sono solo i ghiaccioli ad aver raffreddato, temporaneamente, i loro rapporti? Lo vedremo nel prossimo episodio di BEI watch”… se la mia demenza continuerà.
Per accontentare gli Studios, probabilmente, nel prossimo episodio entreranno in gioco nuovi personaggi, con dei piccoli capitoli-riempitivi a parte. Che volete fa’, così narrano gli americani…
Io mi prenoto per far scendere in spiaggia Bernard e il cardinale. Ma vedremo... Ora che ho incasinato bene bene le altre sceneggiatrici, la palla passa a loro.
Mail
to
flydreamer150178@yahoo.it