Bei Watch
Episodio 27 (boh?)
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“Bagnini
aglio olio e peperoncino” written by Miss
Souldsadistic and Ugucciona
Il potere della “pizza in compagnia”… concepita
tra un bagno al mare e una pizza alla siciliana (piacerebbe
molto al padrino!) la location è stata studiata nei MINIMI dettagli,
garantiamo!
Tira
vento forte sulla spiaggia dei beiwatch (arì daje). Il mare è increspato da
potenti cavalloni e pericolose correnti, mentre quasi tutti i bagnanti restano in spiaggia, consci del pericolo. In acqua, miss
Soulsadistic e la contessa Ugucciona si divertono a rischiare l’incolumità,
miss Soulsadistic – cavalcando una potente onda con la grazia di un delfino
birmano (vorrei dire un’aguglia,[1]
ma se non siete gente di mare mi tocca spigare che pesce è) - sperona modello
siluro la povera Ugucciona. E mentre loro sono gioiosamente prese ad affogarsi,
appare vicino alla baracca dei bagnini la causa del vento. Più che appare,
atterra. E’ la fata Nanny, decisa a trasformare gli istinti dei bravi bambini
da ormonali in culinari. Agita davanti ai bagnanti, meravigliati da come tanta
donna possa volare (e un bagnante, anzi, meglio, un bagnino è atterrito e
tremante, conoscendo da tempo la fatona… soprattutto il suo mestolino… di
ferro e basta, per lui!), il celebre mestolino tutto d’oro.
-
Cari bambini, non siete felici, vero, di corrervi dietro a vicenda….
(il nipote, terrorizzato, scuote vistosamente la testa) – e quindi vi farò
conoscere nuove gioie, la gioia per eccellenza. Faremo una gara di cucina, e chi
vincerà avrà in premio il mio mestolino d’oro!- Nanny sorride, socchiudendo
le palpebre “du chili ciascuna”.
Nonostante
i diversi caratteri, il caldo del sole e l’ostilità del vento che alza la
sabbia a quintali, tutti si candidano. Non solo il mestolo della fatona Nanny è
di oro puro, ma ha la capacità di essere attratto modello calamita dalla fronte
–risuonante a vuoto- di Otty. Questa seconda funzione, in particolare, attira
le brame di tutti. (anche se il bagnino numero due, motiva così la sua
partecipazione “Beh, sull’oro non si sputa! Ci posso pagare la…
disintossicazione e le nozze per mia sorella!”)
Tutti
si ingegnano per vincere il mestolo magico. Et voilà, a tavola!!
Girodel,
con grembiulino in peluche rosa, prepara la grattachecca. (soprattutto la
seconda parte del termine ^^;).
Il
cardinale, aiutato dalle sue Chierichette in fila, che si improvvisano (come per
altro fanno le Letterine) coreografie, si impegna nella preparazione della
marmellata di prugne varietà “cosce delle monache”.
La
bellissima Jeanne invece armeggia per cucinare gli “strozzapreti”, in
versione strozza-cardinali (sì, è una ragazza che mira in alto…).
Diane
cucina le “dita dei morti” [2]
con contorno di… erbe varie. Molti si interessano al contorno.
Rosalie
produce, senza troppe difficoltà, litri di vino Lacrima Christi, che poi
riciclerà come acqua santa nel Santuario della Piagnola.[3]
Il
compagno Bernard invece cucina uovo all’occhio di bue (con somma
soddisfazione, pure nu’ poco bastarda) e frattaglie.
La
Polignocca prepara gli spaghetti alla puttanesca, mentre la Du Barry cucina un
piatto tipico della Roma cinquecentesca: i “cazzetti d’Angelo”.
[4]
Che donna di cultura, altro che Polignocca!
La
piccola Charlotte, più dolce e tenera dell’omonima torta, decide di fare –
alla faccia di mammà - una cosa semplice e genuina: due broccoli saltati in
padella. Solo che, al momento di gettarli, pensa bene di salire su un muro e
saltare giù lei.
Alain,
da uomo raffinatamente elegante qual è, si impegna nel preparare fagioli con le
cotiche e coda alla vaccinara.
André,
sperando di riuscire finalmente a sedurre Oscar, prepara il piatto afrodisiaco
per eccellenza: champagne e ostriche!
Hans
è in panchina, pronto a fare la riserva come gambero svedese[5]
in caso di svuotamento della dispensa.
Poi
le tragedie.
Maria
“Pamela “ Antonietta si arrampica sull’ombrellone e grida schifata.
Bisogna fare una piccola retrospettiva. Entusiasta e gasata (per gli ammiratori,
frizzante) come sempre quando c’è da vincere una gara, MA chiede di
procurarle “Les escargots”.
“Maria, tu sai cosa sono vero?” le aveva chiesto Oscar, che non si era mai fidata tanto delle doti intellettive di MA, e dopo la frequentazione di Otty figuriamoci.
“Ma
certo! Sono deliziose amenità che fanno tanto francese raffinato! E io le
voglio! Io devo vincere! Vedrai che carine… ci metto pure la glassa rosa!”
->Smile lezioso. Oscar si stringe nelle spalle e le procura queste benedette
escargots. Quando MA si trova davanti una teoria di lumache viscidose e senza
guscio, galleggianti nella loro bava, inizia a diventare color verde prato di
Georgie, puntini fucsia (come Georgie) iniziano a correre sul di lei viso,
sconvolto. Poi, ritornando padrona di sé, deglutisce, si fa coraggio e grida
“CHE ORRRRROREEEEEE!”, quindi si arrampica prima sulla sdraia e poi
sull’ombrellone, e piagnucola che era sicura si trattasse di una sorta di
architetture di zucchero filante.
Quindi
spetta ad Oscar che, tremante, si avvicina al tavolo della giuria. Vi posa,
pesantemente, una marmitta militare piena di frittata cipolle, tonno e fagioli.
Aggiunge delle barrette energetiche di sussistenza, avanzate dal Vietnam, e poi
il tocco personale… la Simmenthal… BRUCIATA!! Nonostante detesti cucinare,
ci aveva messo tale a tanto impegno per non bruciare la Simmenthal!! Si avvicina
la tavolo con gli occhi bassi, mortificata, arrabbiata, imbarazzata… di tutto
di più. Non solo per punire giustamente Hans con l’infallibile mestolo di
Nanny si è abbassata a cucinare, ma ha persino bruciato l’imbruciabile,
ignifuga Simmethal! Davanti a quel cilindro carbonizzato, la fatona Nanny si
intenerisce e decide di darle il premio di consolazione. Una cioccolata calda,
ma bella calda che sotto il sole d’agosto è il massimo (ma la dolce Nanny sa
che la cioccolata è il tallone d’Achille di quella ragazza tanto bella quanto
apparentemente senza debolezze… finché non l’ha pescata col mestolo nella
Nutella!).
Tira
fuori dalla gonna stile “tendone gran circo di Mosca” un delicato
grembiulino in seta bianca, con tanto di pettorina.
-
André - chiama, seccata, il nipote.
-
Sì, nonna…- dice André con gli occhi bassi, perché a questo punto
tutti nella spiaggia sanno del suo legame di parentela con la fatona Nanny,
tutti meno che Hans, il quale non capisce e si interroga ancora, da un po’ di
episodi, su cosa sia un mestolo.[6]
-
Porta ad Oscar questa cioccolatiera.- Lui, mogio, annuisce e si
appropinqua alla fatona per ricevere l’ingrato compito. La fatona Nanny,
intenerita, mostra ad Oscar il grembiule che funge da ulteriore premio di
consolazione dicendole queste accorate parole: - Figliola dolce, io non perderò
mai la speranza che tu un giorno possa entrare in una cucina indossando questo
grembiulino bianco!-
“BIANCO???
Ha detto BIANCOOO???” André rialza la testa e lancia uno sguardo allucinato
verso Oscar. La parola bianco ha su di lui un potere inimmaginabile. La punta
modello squalo di Spielberg, drizza la pinna[7]
e impugna la cioccolatiera. Ma prima, memore di aver letto il copione “Lady
Oscar. Episodi 1-37”, si infila quei… raffinati guantoni da boxe decorati a
stelle strisce, che il suo collega gli ha regalato. Sulla cioccolatiera, oltre
che la dovuta cioccolata, c’è anche la coppa di champagne altamente
afrodisiaca. Mentre André avanza con lo sguardo macho, le sceneggiatrici,
emerse dall’acqua come il pangolino del Circeo[8]
iniziano a ciondolare intorno ad André, chiedendo di dare loro un po’ di…
champagne e ostriche e, volendo, un po’ di se stesso… Una delle due, quella
che fa più guai di Pollon, cercando di agguantare lo champagne, fa ovviamente
scivolare la coppa afrodisiaca un tavolo più in là. André non se ne accorge,
preso com’è - modello squalo-con-pinna
- da Oscar, e continua la sua marcia con cioccolatiera in mano mentre i suoi
neuroni emettono solo un pensiero “Bianco! Bianco!”
Se
ne accorge invece Girodel, che si trova ostriche e champagne sul tavolo, cadute
chissà come, e le assaggia. Un effetto fulminante mai visto!! Giro[9]
si piazza davanti ad André e agita il suo grembiulino di peluche rosa sulle
note di Nove settimane e mezzo. André sbianca, Oscar sta per diventare
trasparente per il doppio candeggio visivo e morale. Non solo ha attizzato il
bagnino al punto che lui, con pinna da squalo, sta avanzando fissandola, con una
cioccolatiera che le ricorda parecchie cosette, ma vedere anche Giro che si
profonde in quell’indecente spettacolo è troppo! E poi davanti al bagnino! E,
tra l’altro, la cosa le fa rabbia! Ma che vuole quel cespuglio imbalsamato
(nel senso che usa il balsamo) da André!? … e André che vuole da lei?… chi
salverà la situazione?
Tra
le dune è stato avvistato saltellare uno strano animale, non un pangolino del
Circeo, questa volta, né un banano del Niagara o una bavosa stolta del
Kilimangiaro ma… un animale stranissimo, risalente ad epoca cariatidea (ma
ricordato come un sogno anche dalle sceneggiatrici più giovani… almeno da
me…): il Golosastro! Quello che rubava le girelle!!!
L’animale
ha strane abitudini, animo dalla vecchia, primitiva mascolinità… e l’età
pure sta lì. Il Golosastro non può sopportare che sua fi… emh… che Oscar
mangi cioccolata. Poi semmai ingrassa e deve ricomprarle le divise da lavoro di
nuovo. E’ un animale dall’istinto paterno molto forte, triplice: padre,
padrone e Padrino che va saltellando a velocità fulminea (Bernard lo guarda
invidiosissimo: Ma come farà mai? E perché lui non ci riesce e ha sempre
bisogno di un lampadario gigante da cui ciondolare? Ovviamente, smarrito in tali
cogitazioni, Bernard dimentica di avvisare tutti dell’arrivo del Golosastro, e
in più gli si bruciano le frattaglie. Squalificato dalla gara. Rosalie scoppia
in lacrime, la bottiglia del Lacrima Christi tracima e anche lei viene
squalificata).
Il
Golosastro, saltando come un incrocio tra un coniglio nano e un elefante
sniffatore, stile ninja dei cartoni animati (come ‘na pulce, in pratica),
raggiunge Oscar, le strappa la cioccolata che ormai è sotto i di lei occhi e la
getta per terra, poi con una gomitata butta André contro Giro, il quale è
felicissimo (per un momento).
La
fatona Nanny, vedendo l’umiliazione della sua bagnante preferita, parte alla
carica per “mestolare” il Golosastro.
-
Disgraziatoooo! Infamone!! La cioccolata di Oscaruccia miaaaa!- grida, partendo
alla carica.
Inizia
a roteare minacciosamente il mestolo, mentre corre alzando nubi da macchina
insabbiata.
Ma
l’età c’è, il caldo anche… e la povera Nanny ha bisogno di bere. Così
si attacca al primo bicchiere che trova, non sapendo neppure qual è il
contenuto. “Buono!” pensa dopo il primo sorso. “Ottimo” pensa
all’ultima goccia.
Continua
la sua corsa verso l’infame Golosastro. Sta per mestolarlo in fronte
quand’ecco che… si sente come tanti, tanti anni prima…Non si era accorta
infatti di essersi scolata lo champagne altamente afrodisiaco che André aveva
preparato per Oscar, e che pure Giro aveva appena sorbito, riportando effetti
strepitosi. Inoltre, mentre le luccicano gli occhi e abbassa il mestolo, scopre
che il brutto infamone di Golosastro altri non è che…
-…
generale Jarjayes!! Voi!!- dice con voce sognante da film americano anni ’50.
“Papà!”
“Il Padrino!” pensano, sconvolti, Oscar e André.
-
Nanny… voi…- sguardo languido da pesce bollito che manco Otty…[10]
-
Generale…- lei fa una voce dolcemente ammiccante. – La pressione?–
[11]
-
Va benissimo, Nanny…- le cinge la vitona, lei fa ruotare il mestolo e
si alzano faticosamente verso il cielo, per raggiungere la villa abusiva che il
padrino si è fatto costruire sul versante opposto del Circeo. Eh, l’amore non
ha età!
-
Stramitico! Fichissimo! E’ il mio eroe!- Bernard contempla, infatuato,
l’allontanarsi di Nanny e del generale. – Ha ben tre identità: generale,
padrino e anche Golosastro!! Io fatico ad averne due! Quell’uomo è un mito!
Generaleeeee!!!- lo insegue per un po’ lungo la spiaggia, stile Mayu con
l’Arcadia nella sigla finale di Capitan Harlock – Mi porti con lei, mi
insegni, mi firmi l’autografo!! La adorooooo!-
esclama lanciando baci verso l’aria.
(ormai Bernard ha coronato il suo sogno: tre identità. Mi ricorda un po’ Tadashi…)
Mentre
Giro è steso sulla sabbia, bruciato come le frattaglie di Bernard, causa doppio
pugno perforante (tecnica che André e Alain avevano imparato ai tempi
dell’esercito, consistente nello stordire in sintonia il malcapitato), Oscar
è triste e umiliata dalle circostanze: l’hanno fatta cucinare davanti a
tutti, ha ammesso la sua debolezza verso la cioccolata davanti a tutti, ma –
soprattutto- davanti a se stessa si è accorta che non le è dispiaciuto vedere
il bagnino attizzarsi!
“Mio
Dio, no!!!” urla nel profondo del suo cuore, e si tuffa in acqua per fare una
lunghissima nuotata nell’acqua fredda. Nuota che nuota, arriva fino a capo
Circeo, entra in un insenatura rocciosa e scala gli scogli, per sedersi a
pensare in un posto riparato e suggestivo, conosciuto come “la grotta delle
capre”, dove tutto è bellissimo e le capre non ci sono. Le viene quasi da
piangere quand’ecco…
…preceduto
da sbuffi di fatica, sul pattino rosso appare André. Si alza in piedi sul
pattino, le lancia un sorriso dolce, comprensivo e innamorato (e sempre nu’
poco attizzato, il che non guasta). Con agilità si avvicina a lei, le si siede
accanto. Il sole si approssima al tramonto e profonde la sua luce sul mare e
sulle rocce.
-
Oscar… ormai sapete tutti che sono il nipote della fatona. Mi spiace
di non avertelo detto subito. Senti… ti ho portato questa…- André le porge
una stecca di cioccolata nera, persino fresca di frigo bar!
-
André… ma allora sei un po’ fatato anche tu!! E’ la mia marca
preferita… la sottomarca del discount che il mio Padrino mi vieta, ma che è
più buona delle marche ufficiali. E poi io amo la cioccolata nera… Oh, ti
ringrazio André… Ma come hai fatto a capire?- è il suo tallone di Achille,
Oscar è felicissima sia per il gesto sia per la cioccolata.
-
Eh, l’hai detto tu: sono un po’ fatato!- dice, ridendo.
In realtà André voleva portarle una scatola di Mon cheri, con quel… fiocco rosso disegnato così carino… poi Alain l’aveva fermato e gli aveva consigliato di portarle quella cioccolata, intuendo benissimo i segreti di Oscar.
Eh…
a che servono gli amici? A massacrarci di scalate sugli scogli… a darci la
cioccolata che piace tanto alla nostra donna… a farci compagnia mentre, al
tramonto, mangiamo cioccolata sfiorandoci le mani,[12]
per non pensare a cosa sta succedendo nel villone californiano abusivo del
padrino.- meglio sorvolare, va’!!!
Fine ep 27!
Mail
to flydreamer150178@yahoo.it
and f.camelio@libero.it
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[1] E’ un pesce con le curve… sinuose e la grazia… seducente di un ago, da cui prende il nome. Se non ci sono tempeste viene spesso avvistato a riva della location di BW (Miss Soulsadistic, residente in loco).
[2]
Dolce siciliano.
[3]
Copyright Monica/Windeyes.
[4] Sebastiano vassalli, “La chimera”… vedete pure a pag. 176 ed. “I miti Mondadori”.
[5]
Copyright Miss Sonia Soulsadistic.
[6] Leggi “Cenerentolo” by Ugucciona.
[7] Intendetelo come vi pare: lui parte come squalo, ma lo sappiamo che siete allupate. E giù quei fiocchi rossi!!!
[8] Animale mitologico nato appunto sul Circeo, avvistato mentre si faceva fotografare arrampicato su un albero a picco sulla scogliera. Aveva le strane sembianze di miss Soulsadistic… ^^;
[9] Copyright Ugucciona.
[10] Si veda Nonita nella sezione Fanfic.
[11] Glielo chiede nel manga, quando si arrabbia. Ma sapete che un buon funzionamento della circolazione serve a moooolte cose…
[12] Stile primo episodio.